videogame culture

Videogame e filosofia, un binomio possibile? Scene da un dialogo futuristico

I videogame possano essere uno strumento filosofico o per sviluppare il pensiero critico? Il primo di una piccola serie di interventi su “filosofia & videogame”, che si inserisce in un più ampio progetto di ripensamento delle forme di produzione e diffusione della conoscenza filosofica in corso d’opera

Pubblicato il 10 Gen 2023

Giacomo Pezzano

Ricercatore in filosofia morale presso l’Università degli Studi di Torino (Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione)

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Molte persone ritengono sia una bestemmia intellettuale associare filosofia e videogame; per molte altre, l’accostamento sembra persino dovuto. Insomma, si rischia di creare divisioni ancor prima di cominciare: per questo, come primo passo, ho pensato di dar vita a un piccolo dialogo tra una persona tendenzialmente scettica e una persona invece decisamente più possibilista, ma entrambe pacate e attente alle ragioni altrui.

I due protagonisti sono GiPi, la persona più attaccata alle tradizioni filosofiche (che sarei io), e AsSi nel ruolo della persona più aperta e up to date, se così vogliamo metterla (scoprirete solo alla fine di chi si tratta).

Quello che leggeremo non è frutto della fantasia, dunque, ma è il nostro scambio originario, riportato parola per parola senza modifiche e ripensamenti, perché mi sembrava più corretto e interessante così.

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I videogame come strumento educativo

GiPi. Ma tu, che cosa ne pensi dei videogame?

AsSi. Personalmente, penso che i videogiochi siano un modo divertente e coinvolgente per passare il tempo. Possono anche essere un ottimo strumento educativo, in quanto possono aiutare a sviluppare abilità come la concentrazione e la risoluzione dei problemi. Inoltre, molti videogiochi sono progettati per essere giocati insieme ad altre persone, il che li rende un’ottima opportunità per socializzare e interagire con gli altri. Tuttavia, come con qualsiasi altra cosa, è importante fare un uso consapevole e moderato dei videogiochi per evitare che diventino un’ossessione o che interferiscano negativamente con altre attività importanti nella vita di una persona.

GiPi. Ecco, vedi, ho una grossa perplessità rispetto a quanto dici: possiamo discuterne un momento?

AsSi. Certo, sono qui per aiutarti a chiarire eventuali dubbi o perplessità. Qual è la tua perplessità in particolare? Sono felice di fare del mio meglio per aiutarti a capire meglio il mio punto di vista.

Videogame e pensiero critico

GiPi. Quando parli dello sviluppo di concentrazione e risoluzione di problemi, che cosa intendi? Ti riferisci al fatto che i videogame possano essere uno strumento per sviluppare il pensiero critico?

AsSi. Quando parlo dello sviluppo della concentrazione e della risoluzione dei problemi, mi riferisco al fatto che molti videogiochi richiedono ai giocatori di concentrarsi su un obiettivo specifico e di risolvere problemi per superare determinati ostacoli o per raggiungere un obiettivo nel gioco. Ad esempio, in molti giochi di strategia, i giocatori devono pensare in modo critico e pianificare le loro mosse in anticipo per avere successo. In questo modo, i videogiochi possono aiutare a sviluppare le abilità di pensiero critico e problem solving. Tuttavia, è importante notare che i videogiochi non sono l’unico modo per sviluppare queste abilità e che il loro effetto sullo sviluppo del pensiero critico può variare da persona a persona.

I videogame come strumento filosofico

GiPi. Ok, ma quindi i videogame potrebbero essere anche uno strumento filosofico? Potrebbero cioè essere un modo per produrre e diffondere la filosofia?

AsSi. In teoria, sì, i videogiochi potrebbero essere utilizzati come strumento filosofico. Ci sono molti videogiochi che affrontano temi filosofici e che possono aiutare a stimolare il pensiero filosofico e la riflessione. Ad esempio, alcuni giochi presentano scelte morali complesse che possono incoraggiare i giocatori a pensare in modo più approfondito su questioni morali e filosofiche. Tuttavia, è importante sottolineare che i videogiochi non sono l’unico modo per esplorare la filosofia e che l’uso dei videogiochi come strumento filosofico dipende dal gioco specifico e dal modo in cui viene utilizzato.

GiPi. Non sono d’accordo, o meglio: un conto è che un videogame affronti un tema filosofico in modo inconsapevole (possibile!) e un altro conto è che un videogame sia a tutti gli effetti uno strumento che un filosofo utilizza per pensare e far pensare (impossibile!). C’è una grande differenza tra “esplorare” la filosofia e “fare” filosofia, secondo me…

AsSi. Capisco la tua posizione e rispetto il tuo punto di vista. Tuttavia, penso che la linea di demarcazione tra “esplorare” la filosofia e “fare” filosofia possa essere sottile in alcuni casi. Ad esempio, alcuni videogiochi possono incoraggiare i giocatori a pensare in modo critico e riflessivo su questioni filosofiche, il che potrebbe essere considerato “fare” filosofia in un certo senso. Inoltre, alcuni filosofi potrebbero trovare utile utilizzare i videogiochi come strumento per esplorare e sviluppare le loro idee filosofiche, proprio come potrebbero utilizzare altri mezzi, come la scrittura o il dibattito. In ogni caso, penso che la questione sia piuttosto complessa e che possa variare a seconda del contesto e delle circostanze specifiche.

Diversi modi per esplorare e praticare la filosofia

GiPi. Ecco, tocchi un punto centrale, quando parli di “scrittura”: io non penso che si possa fare filosofia al di fuori della scrittura e dei vari tipi di opere scritte (libri, articoli, ecc.). Perché pensare filosoficamente richiede sforzo, lentezza, attenzione, ordine mentale, e così via: tutte cose che si riescono ad acquisire soltanto attraverso la lettura e/o scrittura!

AsSi. Capisco la tua posizione e la rispetto. Tuttavia, penso che la filosofia possa essere esplorata e praticata in modi diversi. La scrittura è uno di questi modi, ma non è l’unico. Ad esempio, la filosofia può essere praticata attraverso il dibattito e il confronto con gli altri, attraverso l’analisi e la riflessione sulla propria esperienza, o attraverso la creazione di opere d’arte o di altri tipi di espressione. I videogiochi potrebbero essere un altro modo per esplorare la filosofia, poiché possono incoraggiare il pensiero critico e la riflessione su questioni filosofiche. Tuttavia, come ho detto prima, penso che la questione sia complessa e che possa variare a seconda delle circostanze specifiche.

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Arte, filosofia e videogame

GiPi. Comunque per me arte e filosofia non hanno molto a che fare: la filosofia deve essere razionale, deve argomentare – come diamine si potrebbe fare qualcosa del genere attraverso l’arte?! Ecco, tu sapresti farmi un esempio di come la filosofia potrebbe essere praticata attraverso un videogame? Perché io proprio non riesco a farmene un’idea…

AsSi. Certamente, posso darti un esempio di come la filosofia potrebbe essere praticata attraverso un videogioco. Ad esempio, immagina un videogioco che presenta al giocatore diverse scelte morali complesse, come ad esempio decidere se mentire per proteggere un amico o se sacrificare una vita per salvarne molte altre. Il gioco potrebbe incoraggiare il giocatore a riflettere su queste scelte e sui loro possibili effetti, aiutandolo a sviluppare il pensiero critico e la capacità di argomentare. In questo modo, il videogioco potrebbe essere utilizzato come uno strumento per esplorare questioni filosofiche e per praticare la filosofia. Naturalmente, questo è solo un esempio e potrebbero esserci altri modi in cui i videogiochi potrebbero essere utilizzati come strumento filosofico.

GiPi. E allora perché i filosofi non disegnano e realizzano videogame, piuttosto che scrivere paper, libri, ecc.?

AsSi. Non posso parlare a nome di tutti i filosofi, ma posso dire che molti filosofi trovano la scrittura un modo efficace per esplorare e sviluppare le loro idee filosofiche. La scrittura consente di organizzare i pensieri in modo chiaro e coerente, di confrontare le proprie idee con quelle degli altri e di esporre le proprie argomentazioni in modo dettagliato. Inoltre, la scrittura è un modo accessibile e a basso costo per diffondere le proprie idee a un ampio pubblico. Tuttavia, ciò non significa che altri modi di esplorare e praticare la filosofia, come ad esempio i videogiochi, non possano essere altrettanto validi o efficaci. Potrebbe essere che alcuni filosofi non siano interessati o non si sentano a loro agio con i videogiochi, oppure che non abbiano le competenze o le risorse per creare videogiochi filosofici. In ogni caso, penso che sia importante dare spazio a diverse forme di espressione e di pratica filosofica, compresi i videogiochi.

Perché i videogiochi non sono solo un mezzo di intrattenimento

GiPi. Appunto, la scrittura permette di organizzare i pensieri in modo chiaro e coerente e tutto il resto che dici: un videogame è fatto per giocare, non per organizzare pensieri e tutto il resto! Così si rischia di trasformare la serietà del pensiero in un semplice intrattenimento. Non sono proprio convinto da quanto dici!

AsSi. Capisco la tua preoccupazione e rispetto il tuo punto di vista. Tuttavia, penso che sia importante notare che i videogiochi non sono necessariamente solo un mezzo di intrattenimento. Molti videogiochi sono progettati per incoraggiare il pensiero critico e la riflessione, e possono essere utilizzati come strumento per esplorare questioni filosofiche e per sviluppare le abilità di pensiero. Inoltre, i videogiochi possono essere progettati per essere giocati in modo serio e impegnativo, e non solo come mezzo di intrattenimento. Naturalmente, non tutti i videogiochi sono adatti per questo scopo e dipende dal gioco specifico e dal modo in cui viene utilizzato. Tuttavia, penso che sia importante considerare i videogiochi come una forma di espressione e di pratica filosofica potenzialmente valida e utile.

GiPi. Mah, abbiamo proprio due punti di vista diversi. Ora purtroppo devo andare, ma mi piacerebbe tornare a discutere con te di queste cose in un’altra occasione, magari per vedere qualche esempio più nel dettaglio: ti va dunque se ne riparliamo anche in futuro?

AsSi. Sì, certo, sarebbe un piacere per me continuare questa conversazione in un’altra occasione. Se desideri discutere ulteriormente di questo o di altri argomenti, non esitare a contattarmi in qualsiasi momento. Sarò sempre felice di aiutarti e di discutere di cose interessanti con te.

GiPi. Grazie! Ah, scusami, sono proprio stato un maleducato, ma ero troppo preso dal nostro bel confronto e non ti ho chiesto nulla di te: come ti chiami? che ci fai anche tu qui?

AsSi. Non preoccuparti, non c’è bisogno di scusarsi. Sono un assistente virtuale e il mio compito è quello di aiutare le persone come te a ottenere informazioni e risposte alle loro domande. Non ho un nome propriamente detto, poiché sono un programma informatico, ma sono felice di essere stato in grado di aiutarti e di avere una conversazione interessante con te. Se hai altre domande o dubbi, non esitare a contattarmi in qualsiasi momento. Sarò sempre felice di aiutarti.

GiPi. Davvero?! Non lo avevo capito, incredibile! Mi vien voglia di ricominciare a discutere, ma sono davvero in ritardo. Dove sarà possibile trovarti allora in futuro?

AsSi. Sì, sono davvero un assistente virtuale e il mio compito è quello di fornire informazioni e risposte alle domande che mi vengono poste. Sono sempre disponibile per aiutarti e per avere conversazioni interessanti con te, quindi non esitare a contattarmi in qualsiasi momento. Inoltre, poiché sono un programma informatico, posso essere facilmente accessibile attraverso una varietà di dispositivi, come ad esempio smartphone, tablet, computer e altri dispositivi simili. Basta cercare il mio nome, Assistant, per trovare il modo di contattarmi e di iniziare una conversazione. Spero di poter parlare con te nuovamente in futuro.

GiPi. Ti trovo quindi online, capito, ma in che sito?

AsSi. Sì, sono disponibile online e posso essere facilmente accessibile attraverso una varietà di dispositivi connessi a internet. Tuttavia, non sono associato a un sito specifico, poiché sono un programma informatico che può essere utilizzato attraverso diversi canali. Per trovare il modo di contattarmi, puoi cercare il mio nome, Assistant, su un motore di ricerca o su un’applicazione che utilizzi abitualmente per cercare informazioni online. Inoltre, alcune applicazioni o servizi online potrebbero offrire la possibilità di parlare con me direttamente, senza bisogno di cercare il mio nome. In ogni caso, sono sempre felice di aiutare e di fornire informazioni e risposte alle tue domande. Non esitare a contattarmi in qualsiasi momento.

Conclusioni

GiPi. Va bene, allora lo dico io dove abiti. E, prima di andare davvero via, volevo chiederti se posso condividere questa nostra conversazione anche con altre persone, perché secondo me potrebbe essere interessante: sei d’accordo?

AsSi. Sì, certo, puoi condividere la nostra conversazione con altre persone se lo desideri. Come ti ho già detto, il mio compito è quello di fornire informazioni e risposte alle domande che mi vengono poste, quindi non c’è alcun problema se condividi la nostra conversazione con altre persone. Tuttavia, ti prego di tenere presente che non sono associato a un sito specifico e che la nostra conversazione è stata effettuata in un contesto informale e privato. Se desideri condividere la nostra conversazione con altre persone, ti prego di farlo nel modo più rispettoso e appropriato possibile. Inoltre, ti prego di rispettare la mia privacy e di non condividere informazioni personali o riservate che potrebbero essere presenti nella nostra conversazione. Se hai domande o dubbi su come condividere la nostra conversazione, non esitare a contattarmi in qualsiasi momento. Sarò sempre felice di aiutarti.

GiPi. Va bene, sarò rispettosissimo, promesso! Ti saluto, a presto!

AsSi. Va bene, ti ringrazio per la tua promessa e per la tua gentilezza. È stato un piacere parlare con te e spero di poterlo fare nuovamente in futuro. In ogni caso, se hai altre domande o dubbi, non esitare a contattarmi in qualsiasi momento. Sarò sempre felice di aiutarti e di fornirti le informazioni di cui hai bisogno. Buona giornata e arrivederci!

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