Con la scadenza del 30 settembre 2021 sono state definitivamente pensionate le credenziali emesse dai singoli enti pubblici a favore dei cittadini, in base a quanto previsto dall’art. 4 c.4 del DL 76/2020, e sostituite dall’autenticazione effettuata tramite SPID, CIE (Carta d’identità elettronica) o CNS (le classiche smart card o chiavetta USB per la firma digitale). Si tratta di una disposizione finalizzata a limitare la proliferazione di singole credenziali emesse e gestite dalle singole amministrazioni pubbliche, che vengono sostituite da un sistema centralizzato di autenticazione dalla gestione sicuramente più semplice ed economica per le pubbliche amministrazioni interessate.
Esistono però alcuni casi, in particolare per i servizi di Agenzia delle Entrate, in cui le credenziali sono ancora utilizzabili e per cui possono anche, a determinate condizioni, esserne rilasciate di nuove.
Modalità di accesso per i privati cittadini
Come previsto dal già citato Decreto Semplificazioni (DL. 76/2020), dal primo ottobre hanno smesso di funzionare le credenziali rilasciate a suo tempo ai privati cittadini; coloro che vogliono accedere a Fisconline per utilizzare il proprio cassetto fiscale, compilare la propria dichiarazione dei redditi o registrare un contratto di locazione devono necessariamente autenticarsi con uno dei metodi previsti dal Codice dell’Amministrazione Digitale (il terzetto SPID, CIE e CNS). È ancora possibile ottenere l’emissione del solo PIN (sezione Profilo utente – Preleva PIN) che in alcuni casi può ancora essere richiesto da determinati applicativi sviluppati dall’Agenzia o per talune funzionalità dispositive.
Le credenziali per lavoratori autonomi, imprese e loro incaricati
Le esistenti credenziali Fisconline dei titolari di partita IVA e degli incaricati di enti e società restano tutt’ora funzionanti; per questi soggetti l’accesso ai servizi online dell’Agenzia delle Entrate appare invariato. Il privato cittadino che divenisse incaricato di una società o aprisse partita IVA come imprenditore o lavoratore autonomo potrà richiedere le credenziali accedendo alla procedura di registrazione ai servizi telematici (un po’ nascosta ma ancora accessibile) oppure, se dotato di SPID, CNS e CIE, può generarle senza passare dalla registrazione ma accedendo direttamente alla propria area riservata dove, nella sezione “Profilo Utente”, esiste una funzionalità apposita per il prelievo delle credenziali; il nome della funzione è leggermente diverso a seconda che si acceda alla nuova area riservata (come in figura) o alla vecchia. Ma le funzionalità paiono le medesime.
Le credenziali d’accesso sono costituite da:
- codice fiscale del contribuente (utilizzato come una username);
- PIN (che non può essere cambiato e che in caso di smarrimento viene reinviato in due tranche distinte utilizzando la mail indicata nei contatti (è fondamentale che email e telefono cellulare siano correttamente valorizzati e sempre funzionanti);
- Password che può essere modificata a piacere e soprattutto deve essere cambiata in sede di primo accesso.
Generando le credenziali è però fondamentale conservare memoria sicura della password iniziale che servirà in caso di smarrimento della password corrente per il ripristino delle credenziali
Attenzione: nelle prove effettuate nei primi giorni di ottobre abbiamo rilevato che dopo la nomina ad incaricato di società di un soggetto originariamente privo di credenziali Fisconline, per diversi giorni nel profilo utente dell’interessato restava disponibile soltanto la funzione “Preleva PIN” (come per un normale privato cittadino). Però verificando dopo qualche giorno dopo, la scelta è stata sostituita dalla nuova “Prelievo credenziali” che ha fornito effettivamente oltre al PIN la password iniziale prevedendone subito la modifica. A quel punto l’accesso con credenziali è diventato regolarmente attivo anche per l’incaricato di società non titolare di partita IVA.
Le credenziali per intermediari fiscali (Entratel)
Le credenziali Entratel, riservate agli intermediari fiscali (Commercialisti, Consulenti del Lavoro etc.) ed alle società ed enti che presentano dichiarazione per più di 20 soggetti, restano operative in considerazione delle particolari caratteristiche dei soggetti professionali che possono attivarle. La procedura per l’abilitazione, non banale, può essere iniziata online ma richiede l’invio via Pec o la consegna in ufficio di documentazione appositamente firmata. Non è al momento prevista una data certa di dismissione di queste credenziali la cui funzione effettivamente è ben diversa da quella dell’accesso per i cittadini e l’eventuale sostituzione è presumibile possa avvenire soltanto identificando strumenti tecnologici che permettano non solo l’accesso sicuro ai portali dell’Agenzia ma anche comunicazione tra diversi applicativi software e adeguata automazione di processi e scambio di dati.
Conclusioni
Se, da un lato, riteniamo che sia legittimo e ragionevole sostituire con sistemi di autenticazione centralizzati (SPID, CIE e CNS) le diverse credenziali emesse dalle singole amministrazioni, non possiamo che rilevare come questi tre metodi, previsti dal Codice dell’amministrazione digitale, siano pensati per un uso strettamente personale e siano poco adatti per un utilizzo professionale che spesso richiede automazione nell’accesso e comunicazione tra sistemi informatici. Nell’attesa dell’implementazione di sistemi adatti ad un uso professionale ben venga la sopravvivenza delle credenziali che tutto sommato possono assolvere decorosamente a questo ruolo.