Un albo unico delle professioni basato su blockchain. E’ una possibilità concreta per i notai italiani, a dimostrazione di quando la tecnologia Blockchain rappresenti un’opportunità per la Pubblica Amministrazione, per evolvere sistemi e applicazioni finanziarie e di infrastrutture, che gestiscono informazioni sensibili, come nel caso di diversi servizi pubblici.
Blockchain, affidabilità e tutela dei dati
In contesti internazionali ed europei sono state sviluppate soluzioni che hanno mostrato come le applicazioni di questa tecnologia abbiano raggiunto standard di sicurezza soddisfacenti in termini di affidabilità e garanzia della tutela dei dati personali.
Oggi, anche in Italia, è necessario sviluppare progetti concreti e definiti capaci di cogliere le possibilità offerte dallo strumento Blockchain, mantenendo invariati i livelli di sicurezza e di garanzia per il cittadino come per l’impresa, che rappresentano un patrimonio determinante del nostro Paese.
Il progetto Notarchain
Il Notariato Italiano, come ben evidenziato nel corso dell’ultimo Congresso Nazionale svolto a Palermo, ha messo in campo una serie di progettualità sviluppate su tecnologia Blockchain, che nel complesso definisce l’ambito di Notarchain.
In questo perimetro, Notartel, la Società informatica del Notariato italiano, ha sviluppato un prototipo di permissioned Blockchain, presentato nel corso del convegno “Blockchain per la riprogettazione dei processi e la sicurezza delle transazioni nella PA” al ForumPA 2018.
E’ l’Albo Unico delle Professioni (AUP), uno strumento innovativo quanto semplice, pensato per uniformare i diversi database.
Il Registro sperimentale progettato da Notartel, infatti, realizza un sistema integrato che consente la condivisione di informazioni qualificate, come il ruolo di un iscritto a un albo professionale, garantendo la piena autonomia degli ordini di appartenenza per la gestione delle informazioni di loro competenza.
I vantaggi dell’Albo Unico delle Professioni
I vantaggi offerti da questa applicazione Blockchain sono evidenti. L’associazione dell’identità digitale con il ruolo professionale svolto dal singolo soggetto consente di avere una gestione semplificata e allo stesso tempo certificata, in funzione di un’identificazione associata al ruolo riconosciuto da ciascun ordine.
L’Albo Unico delle Professioni è infatti un sistema distribuito di gestione degli albi professionali sotto la completa gestione dei singoli ordini competenti. Il sistema sviluppato dalla società informatica del Notariato consente di gestire attributi qualificati, come previsto da SPID, e le credenziali per l’accesso a servizi telematici qualificati riservati ai professionisti. La modalità d’interrogazione è standardizzata e accessibile anche da applicazioni informatiche operanti in sistemi telematici; il sistema consente l’aggiornamento continuo della qualifica di ciascun soggetto.
Il registro è costituito da tanti nodi quanti sono gli enti preposti al rilascio delle iscrizioni e delle abilitazioni agli ordini professionali, gli unici soggetti abilitati alla scrittura. Chiunque sia interessato alla consultazione degli albi può registrarsi alla rete, con permessi di sola lettura.
Il progetto pilota dell’Albo Unico delle Professioni, aperto a tutti gli Ordini interessati, al momento è stato condiviso e ha riscontrato l’interesse, oltre che del Consiglio Nazionale del Notariato, dell’Ordine degli Avvocati e dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.