La tecnologia

Blockchain, come applicarla e vantaggi per immobiliare e Sanità

Analizziamo l’impiego della blockchain in due settori, immobiliare e sanitario, per capire l’innovazione che può portare nei relativi processi

Pubblicato il 03 Set 2020

Luca Sanna

Avvocato, Studium Cives

blockchain IoT

La blockchain ha innumerevoli vantaggi. Utilizzando la blockchain sarà infatti possibile immaginarci l’applicazione in un database centralizzato come è quello relativo alla conservazione della pubblicità immobiliare rappresentato dal libro degli immobili, comunemente chiamato conservatoria.

Allo stesso modo, utilizzare le informazioni mediche dei pazienti facendo affidamento ad un sistema non modificabile e condiviso, consentirebbe agli operatori sanitari di condividere le patologie e le cure di ogni singolo utente in maniera sicura e rapida, migliorare il servizio sanitario, con la possibilità di avere sempre il controllo sui dati clinici, anche storici di un paziente, in modo di somministrare la migliore cura. Utile approfondire le applicazioni della tecnologia blockchain in questi due ambiti.

Blockchain per il settore immobiliare

La Conservatoria dei Registri Immobiliari, denominata ora Ufficio di Pubblicità Immobiliare, è presente in Italia negli uffici provinciali. Le sue funzioni principali sono:

  • la conservazione, la pubblicazione e la consultazione di tutti gli atti e le scritture che individuano il trasferimento di diritti reali;
  • l’iscrizione di ipoteche, di gravami e pregiudizievoli, di servitù attive e passive, di privilegi agrari e speciali, dandone evidenza pubblica.

Le operazioni di aggiornamento dei registri si chiamano formalità e si distinguono in trascrizioni, iscrizioni, annotazioni (art. 2679 cod. civ.). L’art. 2663 c.c. stabilisce che: “La trascrizione deve essere fatta presso ciascun ufficio dei registri immobiliari nella cui circoscrizione sono situati i beni”. Ciò significa che chi vuol trascrivere gli atti notarili di acquisto di un immobile ed eventuali ipoteche h la necessità di recarsi alla Conservatoria dei Registri Immobiliari del luogo nel quale si trova l’immobile stesso. La pubblicità immobiliare deve avvenire entro e non oltre il trentesimo giorno dalla stipula dell’atto, a pena di nullità dell’atto stesso. Deve essere inoltre effettuata presso l’ufficio competente per territorio, a pena di nullità. La pubblicità immobiliare garantisce la certezza degli scambi commerciali rendendoli efficaci nei confronti dei terzi. Essa agevola il trasferimento dei beni immobiliari permettendo di verificare e conoscere “l’assetto proprietario” degli stessi.

In tutti i libri di diritto privato, sin dal primo anno di università, la pubblicità immobiliare è sempre stata connessa con l’esempio di scuola della “doppia alienazione”: se l’immobile viene venduto due volte, ai fini della certezza del diritto il titolare dell’immobile, legittimo proprietario, sarà il soggetto che per primo è stato trascritto all’interno del libro mastro degli immobili, e non il primo soggetto che cronologicamente ha sottoscritto il contratto. A garanzia di questo sistema vigilano alcuni operatori qualificati (i notai) e gli uffici centrali dello Stato. Senza voler scendere nella dottrina giuridica e nelle conseguenze civilistiche della doppia alienazione, tale nefasto effetto di un database centralizzato in un sistema che prevede delle tempistiche tecniche di registrazione dell’atto notarile è ben noto.

Nella tecnologia blockchain tale fenomeno è stato chiamato double spending: un bene fungibile come la moneta permette al possessore di utilizzare più volte la stessa banconota per fare più operazioni. Qualora si tratti di moneta digitale – un mondo duplicabile per ontologia – questo fenomeno poteva essere esasperato. Sicché la problematica del Double Spending, sostanzialmente la capacità di impedire che una moneta potesse essere usata due volte dalla stessa persona – è stata risolata dando una identificazione alla moneta. La crittografia utilizzata dai bitcoin e quindi in generale le diverse declinazioni della blockchain, consente di fornire una specifica identità al dato, con uno specifico codice ID, un suo nome e cognome e una sua storia. Ad ogni passaggio proprietario il dato, o la moneta, acquisiscono informazioni, che vengono registrate, ma il primo proprietario non dispone più di quel dato, seppur si sia tenuta una traccia del suo utilizzo.

È quello che già accade attraverso il principio della continuità delle trascrizioni nel sistema immobiliare: l’art. 2650 del c.c. stabilisce che, nei casi in cui un atto di acquisto è soggetto a trascrizione, le successive trascrizioni o iscrizioni a carico dell’acquirente non producono effetto, se non è stato trascritto l’atto anteriore di acquisto. Ebbene in un sistema tradizionale la fiducia in tutti gli operatori è riposta nelle autorità centrali, le quali potrebbero smarrire le informazioni, a causa di una guerra, di un incendio oppure a causa di un attacco hacker, ora che gli archivi sono stati informatizzati. Quindi il primo grande beneficio dell’utilizzo di un passaggio dai Ledger tradizionali alla blockchain è data dal fatto che i Libri Mastro potrebbero numerosi e accessibili a tutti.

Il secondo beneficio attiene al fatto che tutti potrebbero effettuare una compravendita immobiliare attraverso l’utilizzo di contratti digitali, più precisamente smart contract, che certificano il passaggio proprietario, le cui informazioni potrebbero sempre essere controllate da operatori qualificati (i notai digitali per esempio). La blockchain garantirebbe la sua incorruttibilità, proteggerebbe il dato da possibili violazioni e lo esporrebbe in modo trasparente a tutti gli operatori che partecipano, velocizzando l’individuazione di errori.

L’utilità della blockchain in Sanità

Utilizzando la tecnologia blockchain, le informazioni cliniche potrebbero essere condivise per verificare la veridicità di alcuni dati al fine di evitare l’odierna proliferazione di falsi invalidi e di erogazioni non corrette di prestazioni sanitarie e assistenziali.

Anche in un periodo di emergenza come la pandemia di coronavirus che stiamo affrontando, sapere in modo condiviso e veloce quali pazienti hanno o meno i sintomi, permetterebbe il coordinamento intelligente delle operazioni di controllo, di verifica e successivamente un intervento mirato ai fini del contenimento e della cura della patologia.

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