INPS ha messo online il 23 ottobre la piattaforma per presentare le domande di indennità covid-19 onnicomprensiva, con scadenza 13 novembre. Si tratta del bonus da 1000 euro con il decreto Agosto per lavoratori INPS stagionali, intermittenti, autonomi occasionali (senza partita Iva), venditori a domicilio, lavoratori dello spettacolo e a tempo determinato del turismo e degli stabilimenti termali.
Ricordiamo inoltre – anche se non c’entra Inps – che col decreto il Governo ha beneficiato anche professionisti di casse private che erano stati esclusi dal bonus mille euro previsto dal Decreto Rilancio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 128 del 19 maggio 2020.
È quanto risulta dal testo decreto Agosto approvato il 7 agosto salvo intese e pubblicato in Gazzetta Ufficiale (DL 14 agosto 2020, n. 104 Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia) e in vigore dal 15 agosto 2020.
SCARICA QUI IL DECRETO AGOSTO (PDF), Gazzetta Ufficiale 14-08-2020-n-104
Decreto Agosto, a chi spetta il bonus 1000 euro: professionisti
Per i professionisti, il decreto Agosto prevede un doppio binario.
- Chi ha già ricevuto i bonus precedenti, marzo e aprile (che erano di 600 euro), avrà in automatico il nuovo bonus, che vale per il mese di maggio.
- Chi non l’ha ancora ricevuto dovrà fare domanda entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto Agosto, quindi dal 15 agosto.
Probabilmente quasi tutti si troveranno nel primo caso, dove rientrano certo chi ha cassa privata, come avvocati, giornalisti (poiché mancava un decreto attuativo per l’erogazione), che hanno avuto i bonus 600 ma non hanno potuto avere quello mille di maggio per mancanza di un decreto attuativo. Il secondo caso riguarda in fondo solo chi non ne ha fatto richiesta pur avendo requisiti.
Il Governo stanzia 530 milioni per questa misura per i professionisti.
I requisiti del bonus 1000 sono diversi se è professionista gestione separata Inps o se è professionista di cassa privata.
Requisiti bonus INPS Gestione separata
Il bonus Inps 1.000 euro è riconosciuto già dal decreto Rilancio per il mese di maggio 2020 ai liberi professionisti titolari di partita IVA iscritti alla gestione separata Inps che:
- non siano titolari di pensione
- non siano iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie
- abbiano partita IVA attiva al 19 maggio 2020
- siano in grado di dimostrare la riduzione di almeno il 33% del reddito marzo aprile 2020 su marzo aprile 2019
L’importante novità introdotta dall’articolo 84, comma 2, del Decreto Rilancio per queste tipologie di lavoratori riguarda proprio quest’ultimo punto. Il reddito viene calcolato secondo il principio di cassa come differenza tra ricavi/compensi percepiti e i costi inerenti all’attività sostenuti, comprese le eventuali quote di ammortamento.
Il professionista, nella presentazione della domanda, dovrà autocertificare all’Inps o alla cassa privata il possesso dei requisiti. L’inps o l’ordine comunica all’Agenzia delle Entrate i dati identificativi dei soggetti che hanno presentato la domanda per l’opportuna verifica, a seguito della quale l’Agenzia restituisce gli esiti.
Requisiti bonus 1000 euro per professionisti con cassa privata
La vera novità del decreto Agosto riguarda però come detto i professionisti di cassa privata, come avvocati, giornalisti. Arriva per loro il bonus maggio ora, ma devono essere rispettate le seguenti condizioni:
- reddito professionale 2018 non superiore ai 35mila euro e attività che abbia subito limitazioni dai provvedimenti restrittivi;
- Se il reddito professionale 2018 è compreso fra i 35mila e i 50mila euro bisogna dimostrare una riduzione del reddito del 33% nel primo trimestre 2020 rispetto al 2019 o sospensione o cessazione dell’attività (entro il 31/5 con riferimento al bonus maggio).
Inoltre il richiedente:
- non deve essere titolare di pensione o di rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato;
- non deve aver ricevuto altra indennità COVID-19 o reddito di cittadinanza;
- non deve aver presentato istanza per bonus ad altra forma di previdenza obbligatoria;
Bonus mille per avvocati, giornalisti e altri professionisti con cassa privata, attesa finita
Ricordiamo che Decreto Rilancio escludeva i professionisti iscritti a casse private dal bonus di Euro 1000 per il mese di maggio. L’articolo 78, infatti, prevede il rifinanziamento del “Fondo di ultima istanza” e definiva le cause che, se presenti al momento di presentazione della domanda, impediscono al professionista iscritto di chiedere l’indennità:
- assenza di rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato
- non titolarità di pensione.
Venivano inoltre ampliati i tempi (da 30 a 60 giorni) per l’emanazione del decreto attuativo del Ministero del Lavoro, condizione peraltro necessaria per poter definire le condizioni effettive per la fruizione e il relativo importo per il mese di maggio. Adesso situazione sanata dal decreto Agosto.
Bonus 1000 euro per professionisti regime minimi e forfettario
Il 20 agosto una circolare dell’Agenzia delle Entrate chiarisce come determinare il calo di ricavi e compensi nel caso in cui il professionista segue un regime fiscale senza determinazione analitica dei costi di esercizio. E’ il caso del regime forfaittario o dei minimi.
La domanda è se per calcolare questo calo, che deve essere almeno del 33% per avere il bonus mille, si può seguire la semplificazione prevista da questi regimi, ossia applicando la percentuale forfettaria del 78 per cento sui compensi del bimestre.
L’Agenzia risponde di no: “la misurazione dello scostamento del reddito e l’attribuzione della nuova indennità prescinde dal regime contabile adottato dal professionista (sia esso regime ordinario o regime forfetario)”.
La nuova beffa del bonus 1000 negato ad alcuni professionisti, partite Iva
Molte partite Iva, professionisti stanno protestando (si vedano numerosi articoli sul Fatto Quotidiano) alla luce delle modalità previste con il decreto agosto, perché sono le stesse che hanno negato loro il bonus 1000 (e, prima, 600 euro). In particolare è per molti di loro escludente la regola di dimostrare un calo del 33% dei redditi (differenza tra ricavi e spese) tra secondo bimestre 2019 e secondo bimestre 2020 (per chi ha reddito tra 35mila e 50 mila euro annui, caso molto comune; sotto i 35 mila come detto c’è sempre il bonus e sopra 50mila mai).
Fanno notare che è un criterio incompatibile col fatto che le fatture sono pagate con mesi e mesi di ritardo. Ergo alcuni si sono trovati a marzo o aprile fatture pagate per lavori di mesi (o anni precedenti); e anche se sono stati fermi per quei due mesi, non hanno soddisfatto la quota del 33 per cento e quindi hanno perso il bonus.
Insomma, chi protesta chiedeva che il Governo si basasse non sul pagamento delle fatture ma sul fatto che a marzo e aprile non si è in effetti lavorato (non si è fatto fattura), per erogare il bonus.
Le categorie INPS beneficiate dall’indennità 1000 euro
La categorie che possono chiedere il bonus sono
- stagionali o lavoratori in somministrazione dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
- stagionali di settori diversi dal turismo e dagli stabilimenti termali;
- intermittenti;
- autonomi occasionali;
- incaricati di vendita a domicilio;
- lavoratori dello spettacolo con almeno sette contributi giornalieri nel 2019 e con un reddito derivante non superiore a 35.000 euro;
- lavoratori dello spettacolo con almeno 30 contributi giornalieri nel 2019 e con un reddito derivante non superiore a 50.000 euro;
- lavoratori a tempo determinato dei settori del turismo e degli stabilimenti termali.
Inps ricorda che chi ha già beneficiato di indennità Covid-19 e che rientrano nelle suddette categorie di lavoratori, anche a seguito di riesame con esito positivo, non devono presentare domanda per l’indennità onnicomprensiva, in quanto quest’ultima verrà erogata direttamente dall’INPS.
Requisiti bonus INPS onnicomprensivo per dipendenti stagionali turismo, stabilimenti termali, dello spettacolo
Il decreto Agosto prevede un bonus Inps 1000 Euro ai lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo danneggiati dall’emergenza epidemiologica da COVID-19
- non siano titolari di pensione
- non siano titolari di altro rapporto di lavoro dipendente
- non siano percettori di NASPI
- che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1°gennaio 2019 e il 17 marzo 2020
Lavoratori in somministrazione
Il bonus è riconosciuto anche a lavoratori in somministrazione impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nel settore del turismo e degli stabilimenti termali dotati degli stessi requisiti descritti nel presente paragrafo.
Lavoratori fondo pensioni dello spettacolo
Ai lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo che hanno i requisiti di cui all’articolo 38 del decreto legge del 17 marzo 2020 n. 18, convertito con modificazioni nelle legge 24 aprile 2020 n. 27 e successive modificazioni e integrazioni, è erogata una indennità onnicomprensiva pari a 1000 euro; la medesima indennità viene erogata per le predette mensilità anche ai lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo con almeno 7 contributi giornalieri versati nel 2019, cui deriva un reddito non superiore ai 35.000 euro.
Dipendenti a tempo determinato del settore del turismo e degli stabilimenti termali
Analogamente, si prevede il bonus mille per i dipendenti a tempo determinato nel settore turismo e stabilimenti balneari.
A queste condizioni:
- titolarità nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020 di uno o più contratti di lavoro a tempo determinato nel settore del turismo e degli stabilimenti termali, di durata complessiva pari ad almeno trenta giornate;
- titolarità nell’anno 2018 di uno o più contratti di lavoro a tempo determinato o stagionale nel medesimo settore di cui alla lettera a), di durata complessiva pari ad almeno trenta giornate;
- assenza di titolarità, al momento dell’entrata in vigore del presente decreto, di pensione e di rapporto di lavoro dipendente.
Indennità non cumulabili
Le indennità di questo capitolo non sono tra loro cumulabili e non sono cumulabili con l’indennità di cui all’articolo 44 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27 e successive modificazioni e integrazioni. Le suddette indennità sono cumulabili con l’assegno ordinario di invalidità di cui alla legge 12 giugno 1984, n. 222.
Codici Ateco turismo
Di seguito, come riportato nella circolare Inps numero 80, la tabella dei codici Ateco delle attività del settore turistico per le quali si può ottenere l’indennità:
TURISMO | |
CSC 70501 |
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CSC 50102 |
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CSC 70501 |
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CSC 70502 70709 |
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CSC 50102 | Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole (ATECO 56.10.12) |
CSC 70502 |
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CSC 70502 70709 |
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CSC 41601 70503 |
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CSC 70504 40405 40407 |
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70504 |
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CSC 70401 |
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CSC 40404 70705 |
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CSC 70708 |
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STABILIMENTI TERMALI | |
CSC 11807 | Stabilimenti termali (ATECO 96.04.20). |
CSC 70708 | Stabilimenti termali (ATECO 96.04.20). |
Bonus Inps mille euro per stagionali di settori diversi da turismo e spettacolo; dipendenti e autonomi
Il decreto Agosto prevede anche altre categorie aventi diritto del bonus 1000, purché sempre colpite dalla crisi causata dal covid-19. Si legge nel testo quanto segue:
- lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020 e che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo;
- lavoratori intermittenti, di cui agli articoli da 13 a 18 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020;
- lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che nel periodo compreso tra il 1°gennaio 2019 e il 29 febbraio 2020 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del codice civile e che non abbiano un contratto in essere alla data di entrata in vigore del presente decreto. Gli stessi, per tali contratti, devono essere già iscritti alla data del 17 marzo febbraio 2020 alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, con accredito nello stesso arco temporale di almeno un contributo mensile;
- incaricati alle vendite a domicilio di cui all’articolo 19 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, con reddito annuo 2019 derivante dalle medesime attività superiore ad euro 5.000 e titolari di partita IVA attiva e iscritti alla Gestione Separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, alla data del 17 marzo 2020 e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
Requisiti ulteriori
Questi lavoratori, alla data di presentazione della domanda, non devono essere in alcuna delle seguenti condizioni:
- titolari di altro contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, diverso dal contratto intermittente di cui agli articoli 13 e 18 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81;
- titolari di pensione.
Entro quando fare domanda per il bonus onnicomprensivo Inps
Il decreto Ristori (art. 15, comma 9, decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137), entrato in vigore il 29 ottobre 2020 fissa al 13 novembre i termini per richiedere il bonus onnicomprensivo.
Dal 14 novembre 2020, pertanto, non sarà più possibile inviare le domande.
L’INPS provvede al monitoraggio del rispetto del limite di spesa e comunica i risultati di tale attività al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell’economia e delle finanze. Qualora dal predetto monitoraggio emerga il verificarsi di scostamenti, anche in via prospettica, rispetto al predetto limite di spesa, non sono adottati altri provvedimenti concessori.
Ricordiamo invece che come detto sopra per i professionisti con cassa privata l’erogazione sarà o automatica (per chi ne ha già beneficiato con il Dl Rilancio) o andrà fatta entro 30 giorni.
Chi è stato escluso dal bonus del decreto Agosto
L’Inps con una circolare del 27 agosto ha chiarito alcuni aspetti del nuovo bonus mille. Per esempio, che sono esclusi i lavoratori di alcune categorie già beneficiari dei bonus marzo, aprile e maggio.
Sono:
- i liberi professionisti titolari di partita IVA (si intende quelli Inps, per quelli di cassa privata si veda sopra),
- i collaboratori coordinati e continuativi,
- i lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’AGO e
- i lavoratori del settore agricolo.
Quando sarà erogato bonus 1000 euro
Il bonus per il decreto Agosto viene erogato in queste settimane. I tempi di questi bonus sono sempre stati aleatori. Quello di marzo da 600 euro è stato erogato a ondate diverse in 30-60 giorni, perché l’Inps ha richiesto tempo per la gestione delle diverse domande. Comunque ora la platea è più ristretta e i tempi più efficienti. Secondo il decreto Rilancio l’erogazione del bonus 1000 euro era prevista per giugno, ma poi è slittata a luglio.
Il 19 giugno Inps ha reso disponibile il servizio online per presentare la domanda.
Come fare domanda per il bonus INPS 1000 euro di maggio
L’Inps ha rilasciato la nuova procedura aggiornata per la richiesta del bonus di Euro 1.000 per il mese di maggio. Sono tenuti a ripresentare la domanda i liberi professionisti con partita IVA e i partecipanti a studi associati / società semplice con partita IVA. Per gli altri aventi diritto, che avevano presentato la domanda per l’indennità del mese di marzo/aprile, se accolta, l’erogazione del bonus maggio sarà automatica.
Lo precisa l’INPS nel corso della procedura di richiesta. Dopo essere entrati nell’area riservata del sito INPS, occorre scegliere nella categoria “Prestazioni e servizi” quella denominata “Domande per prestazioni a sostegno del reddito” e scegliere “invio domanda”. Nella prima schermata appare il messaggio di benvenuto dell’inps che ci informa sulle tipologie di indennità che possono essere richieste tramite il servizio, sugli importi dei diversi bonus e sulla tipologia di soggetti obbligati alla ripresentazione della domanda.
Nella schermata successiva occorre comunicare i propri recapiti telefonici e l’indirizzo mail.
Nella schermata successiva occorrerà scegliere la richiesta di proprio interesse, nel nostro esempio quella del terzo box a partire dall’alto riservata ai liberi professionisti con partita IVA e quindi, dopo avere cliccato il tasto avanti, selezionare il tipo di indennità da richiedere e il tipo di qualifica (tra le scelte proposte dalla procedura).
Nella schermata successiva appaiono l’avviso riportante i requisiti per l’accesso al bonus INPS di maggio e l’informativa circa i divieti di cumulo dei diversi bonus.
Continuando con la procedura, occorre scegliere la modalità di pagamento scelta tra quelle proposte e completare le informazioni richieste per il corretto accredito del bonus.
Nella schermata successiva occorre confermare le dichiarazioni proposte dalla procedura, la cui sottoscrizione è obbligatoria per poter proseguire nella presentazione della domanda. Si consiglia di leggere attentamente il contenuto delle dichiarazioni da sottoscrivere prima di procedere.
Dopo avere selezionato tutte le dichiarazioni e cliccato il tasto avanti, appare il testo dell’informativa sulla protezione dei dati personali. Siamo quasi arrivati al termine della compilazione della domanda per ricevere l’indennità di 1.000 euro prevista dal Decreto Rilancio. Nella schermata successiva vengono riepilogati i dati personali e di contatto del richiedente il bonus così come il conto corrente sul quale l’INPS effettuerà l’accredito.
Dopo avere attentamente verificato che i dati inseriti siano corretti, per la presentazione della richiesta occorre cliccare sul tasto “conferma” così il sistema restituirà nella schermata successiva la conferma dell’invio e il protocollo assegnato alla domanda. Se, invece, si ha necessità di procedere con la variazione dei dati si può cliccare il tasto “indietro” fino al punto desiderato della procedura.
Restano confermate le istruzioni generali: dallo scorso 2 aprile l’INPS ha comunicato due differenti fasce orarie per la compilazione delle domande all’interno del sito dopo i pesanti disservizi causati da un numero troppo elevato di tentativi contemporanei di accesso. Per i patronati l’accesso sarà disponibile dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 16, mentre per i cittadini dalle ore 16 alle ore 8, con accesso libero il sabato e la domenica.
L’accesso al portale INPS potrà essere effettuato, in alternativa alle modalità tradizionali, anche mediante un PIN semplificato da richiedere al contact center INPS al numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) oppure 06164164 da rete mobile (a pagamento in base al piano tariffario del proprio gestore telefonico) oppure a questo indirizzo. Si ricorda che, come sempre, sarà determinante il fattore tempo considerato che nel Decreto viene specificato che l’inps agisce nel rispetto di limiti di spesa stabiliti dal Governo e che, qualora, nel corso del monitoraggio delle domande ricevute, emergano scostamenti anche prospettici rispetto ai limiti di spesa fissati, non saranno adottati altri provvedimenti concessori.
Bonus Inps onnicomprensivo, esito domande e ricorsi
Inps a fine ottobre ha pubblicato i primi esiti delle domande per il bonus 1000 euro onnicomprensivo. Per leggerli bisogno accedere al sito con le proprie credenziali, come Patronato o come cittadino, al servizio “Indennità 600/1000 euro” e selezionando la voce “Esiti”.
Si può contestare l’esito facendo ricorso di natura giudiziaria. In questo caso, il lavoratore o il Patronato possono proporre un’istanza di riesame amministrativo della domanda respinta.
I tempi per il ricorso sono entro 20 giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del messaggio ovvero dalla conoscenza della reiezione se successiva.
Addio bonus 600 euro
Il bonus 1000 euro aveva già sostituito con il Rilancio il bonus 600 euro (relativo a marzo e aprile che è stato erogato automaticamente a chi ne ha già beneficiato a marzo). L’Inps ha aggiornato le procedure per la richiesta, tra gli altri, anche del bonus 1.000 euro previsto dal Decreto Rilancio. Con la circolare numero 80 del 6 luglio 2020, Inps ha confermato i dettagli della misura. Alcune bozze del decreto Agosto.
Professionisti casse private, come fare domanda per il bonus 1000
Gli iscritti alle casse private (avvocati, giornalisti, ingegneri…) devono fare richiesta del bonus 1000 con i moduli online predisposti sui rispettivi siti degli istituti di previdenza obbligatoria, come già si faceva per il bonus 600 marzo e aprile.
Chi ha ottenuto quest’ultimo però, come già detto, non deve fare domanda ma otterrà in automatico quello mille, di maggio.
Bonus aggiuntivo da 500 euro, Lombardia e Veneto
Nel provvedimento di conversione è stato inoltre aggiunto l’articolo 44-bis che prevede un bonus Inps mensile aggiuntivo di 500 euro per un massimo di tre mesi per collaboratori coordinati e continuativi, titolari di rapporti di agenzia e rappresentanza commerciale, lavoratori autonomi e professionisti (compresi i titolari d’impresa) iscritti all’assicurazione generale obbligatoria e alle forme esclusive e sostitutive della medesima e alla gestione separata INPS che, alla data del 23/02/2020, svolgevano la propria attività e/o erano domiciliati e/o erano residenti nei Comuni della prima Zona Rossa individuati nell’allegato 1 del DPCM 01/03/2020 e cioè:
- in Regione Lombardia
- Bertonico;
- Casalpusterlengo
- Castelgerundo;
- Castiglione D’Adda
- Codogno
- Fombio
- Maleo
- San Fiorano
- Somaglia
- Terranova dei Passerini
- in Regione Veneto
- Vo’
Requisiti bonus INPS per agro-lavoratori autonomi
Per questa categoria di lavoratori il Decreto Rilancio all’articolo 82, comma 5, ribadisce solo il diritto al percepimento per il mese di aprile dell’indennità di 600 euro già erogata a marzo. Nulla è previsto in relazione al mese di maggio.