Un credito d’imposta pensato per supportare aziende e professionisti negli investimenti pubblicitari nell’editoria tv, radio, stampa: è il bonus pubblicità. La misura è stata istituita tre anni fa, modifiche per il 2020 sono state apportate dal Decreto Rilancio. Vediamo in cosa consiste questa agevolazione.
Che cos’è il bonus pubblicità
Il bonus pubblicità è stato introdotto con il decreto numero 90 del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 maggio 2018. Consiste in un credito di imposta pari al 75% del valore incrementale degli investimenti in pubblicità che sono stati fatti. Per poterne usufruire però è necessario che il totale degli investimenti sia superiore di almeno l’1% rispetto all’importo degli stessi investimenti dell’anno precedente.
A chi spetta il bonus
Il credito viene corrisposto solo nel caso di investimenti pubblicitari fatti
- su televisioni e radio locali iscritte al ROC
- sui giornali locali e nazionali, cartacei o digitali, iscritti al tribunale di riferimento o al ROC (le testate, spiega la norma, per essere incluse devono essere provviste di un direttore).
Bonus pubblicità nel 2020
Tra le numerose tipologie di incentivo e agevolazioni previste o introdotte quest’anno (come bonus Pos, super ecobonus 110%, bonus mobili, bonus bici e bonus vacanze) rientra anche il bonus pubblicità. Tuttavia sono state apportate modifiche, valide solo per quest’anno, alle regole per ottenerlo: con il Decreto Rilancio infatti è stato stabilito che il credito d’imposta bonus pubblicità viene erogato al 50% del valore degli investimenti fatti nel 2020, senza che sia necessario l’incremento dell’1% rispetto alla somma investita in pubblicità l’anno scorso.
Inoltre, il credito di imposta è stato esteso anche agli investimenti in pubblicità sulle televisioni e le radio nazionali, purché non siano partecipate dallo Stato.
Bonus pubblicità come fare domanda
Per ottenere il credito di imposta bonus pubblicità, è necessario presentare la domanda unicamente in via telematica. Per farlo è necessario servirsi dei servizi online dell’Agenzia delle entrate, accedendo all’area riservata denominata “Servizi per”, successivamente cliccare su “comunicare”. Si può accedere con:
Il primo step è la presentazione (nell’anno per cui si chiede il bonus della comunicazione per l’accesso, che serve per prenotare i fondi. Vanno indicati i dati degli investimenti che, secondo previsione, si pensa di fare quell’anno. Di solito la comunicazione per l’accesso va presentata dal primo al 31 marzo, per quest’anno il periodo è slittato dal primo al 30 settembre. L’anno successivo alla presentazione della comunicazione per l’accesso (dal primo al 31 gennaio 2021 quindi) bisogna presentare una dichiarazione sostitutiva degli investimenti che si sono svolti nell’anno per cui si chiede il bonus. I moduli per la comunicazione telematica sono disponibili sul sito del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri oltre che su quello dell’Agenzia delle entrate.
Documenti necessari
Non è necessario allegare documenti alla domanda telematica. Tuttavia, per possibili controlli successivi, bisogna controllare:
- Fattura elettronica (o analogica)
- Eventuali contratti pubblicitari
- Attestato delle spese effettuate che sia rilasciato da soggetti autorizzati.
L’eventuale intermediario che si occupa per conto terzi della domanda telematica, deve conservare copia delle comunicazioni inviate e copia del documento d’identità del richiedente il bonus.