I processi di revisione dei controlli interni – audit – presentano diversi punti critici che potrebbero beneficiare dell’implementazione di modelli di apprendimento automatico e deep learning, nonché di tecnologie di registro distribuito. Vediamo quali sono i problemi principali e quali sarebbero i benefici apportati dall’intelligenza artificiale e dalla blockchain (e le sfide tecnologiche da superare).
I punti deboli dei processi di audit
La funzione di audit interno di molte organizzazioni, soprattutto presso aziende e governi pubblici, è gigantesca e non sempre efficiente.
Gli audit implicano infatti un processo di lavoro altamente manuale, in quanto comportano la riesamina di un ampio corpus di dati non strutturati nell’identificazione di rischi e controlli. Di conseguenza, molti hanno suggerito l’opportunità di utilizzare l’intelligenza artificiale per migliorarne il processo.
Di fatto, il processo degli audit interni presenta parecchi punti deboli, che vanno dalla parzialità delle selezioni di audit a metodi non sempre efficaci di formazione del personale fino all’esecuzione di attività ad alta intensità di lavoro manuale, volte ad individuare rischi e controlli che si nascondono all’interno di montagne di report di tutta l’organizzazione.
Innanzitutto, il corpus documentale dei controlli oggetto di revisione viene generalmente campionato, data la grande mole di documenti da analizzare manualmente, il che genera delle approssimazioni inevitabili. Il processo dipende poi da decisioni umane non misurabili: i rischi non sono spesso identificati come dovrebbero e i controlli non sempre vengono adeguatamente associati ai rischi identificati.
Il trasferimento della conoscenza è in genere reso difficile dalla mole di lavoro corrente, il che porta, nella conduzione dei lavori, ad una forte dipendenza dai membri chiave e meglio formati del personale.
Alcuni processi sono più controllati di altri, ma se gli unici rischi affrontati nell’audit sono quelli di carattere finanziario, altri fattori critici, come quello tecnologico, rischiano di essere trascurati.
Migliori pratiche di audit con l’intelligenza artificiale
Di certo, l’Artificial Intelligence (AI) può consentire un’analisi efficace di intere popolazioni di dati e permette di identificare con rapidità, all’interno di report voluminosi, valori anomali ed eccezioni.
Ad esempio, l’apprendimento automatico può essere utilizzato per codificare automaticamente le voci contabili. Creando modelli sofisticati basati sull’apprendimento automatico, i revisori possono anche migliorare il rilevamento di eventuali frodi.
L’audit potrebbe essere ulteriormente trasformato anche dal deep learning, una forma di intelligenza artificiale in grado di analizzare dati non strutturati come e-mail, post sui social media e file audio di teleconferenza. Un esempio di come l’AI possa essere applicato nelle attività di verifica degli audit è la revisione dei contratti. Gli strumenti di machine learning consentono all’uomo di analizzare un numero di contratti maggiore in un lasso di tempo molto più breve di quanto sia possibile fare con una revisione manuale tradizionale.
In un recente progetto pilota, gli strumenti AI si sono rivelati in grado di estrarre accuratamente le informazioni dai contratti di affitto utilizzando criteri preselezionati – con un livello di precisione più alto di quanto sia in grado di fare il revisore medio. Consentendo agli auditor di lavorare meglio e in modo più intelligente, AI li aiuterà ad ottimizzare il loro tempo, consentendo loro di usare il giudizio umano per analizzare un insieme più ristretto e complesso di dati e documenti. Consentirà inoltre di affrontare meglio queste tematiche nei comitati di revisione e nei consigli di amministrazione, aggiungendo valore al processo di audit. Nel complesso, l’intelligenza artificiale potrebbe contribuire a garantire audit di qualità migliore.
Audit e blockchain: i vantaggi
Anche la tecnologia blockchain ha il potenziale per portare cambiamenti fondamentali alle attività di audit. La pratica di revisione contemporanea richiede, come detto, un ampio lavoro manuale spesso afflitto dalla duplicazione di attività e sforzi. Di solito, il processo di audit vede i revisori ricevere e analizzare svariati documenti in formato elettronico e manuale e devono quindi investire tempi significativi nell’analisi e interpretazione dei dati, con un sacrificio chiaro in termini di efficienza ed economicità. Mentre la revisione tradizionale richiede la spunta e il test delle transazioni e dei saldi sui registri contabili delle imprese alla fine del periodo di riferimento, le blockchain garantiscono la registrazione immutabile delle transazioni, quasi immediatamente.
Questa disponibilità istantanea di informazioni sulle transazioni facilita lo sviluppo di un sistema di controllo continuo e consente ai revisori di ottenere i dati in tempo reale e in un formato coerente. Ciò implica inoltre, per i revisori, una transizione significativa da un esercizio periodico o annuale ad un problema continuo. Monitorare ciò che accade in tempo reale piuttosto che testare (in modo selettivo e campionario) e riconciliare ciò che è accaduto è un sostanziale allontanamento dalle tecniche di revisione contemporanee.
Grazie alla sua tecnologia di registro distribuito, la tecnologia blockchain elimina la necessità di inserire le informazioni contabili in più database e potenzialmente elimina la necessità per gli auditor di riconciliare registri disparati, consentendo di risparmiare considerevoli quantità di tempo e di ridurre considerevolmente il rischio di errore umano.
Non è pensabile al momento che, in un prossimo futuro, la riconciliazione dei dati contabili venga completamente automatizzata attraverso la tecnologia blockchain, in quanto sarà pur sempre richiesta una certa esperienza professionale degli auditor nel valutare l’accuratezza di transazioni contabili complesse.
Tuttavia, è ragionevole ritenere che la disponibilità in tempo reale dei dati contabili offra immensi benefici per la loro riconciliazione.
I vantaggi degli audit continui, del monitoraggio in tempo reale e della riconciliazione dei dati contabili meno intensiva nel tempo, possono essere realizzati solo se diverse blockchain utilizzate nelle attività dei clienti vengono collegate fra loro.
Il futuro della revisione basata sull’interoperabilità blockchain
Se da un lato, visti i processi eccessivamente laboriosi, dispendiosi e complessi attualmente utilizzati dai revisori per la riconciliazione dei dati contabili, la tecnologia blockchain potrebbe permettere una riconciliazione più efficiente dei dati contabili, dall’altro tale tecnologia non è esente da difetti. Alcuni dei problemi che la tecnologia blockchain affronta oggi sono legati all’interoperabilità. Le blockchain, infatti, non parlano la stessa lingua. Diversi tipi di blockchain utilizzano infatti diversi modelli di consenso e differenti schemi di transazione.
D’altra parte, le Big Four della revisione contabile mondiale hanno già sottolineato che dovranno confrontarsi con clienti che utilizzano diversi tipi di blockchain, ma il problema di come i dati contabili delle aziende clienti saranno riconciliati dai revisori, se tali dati fossero distribuiti su più blockchain diverse, non è ancora stato affrontato.
In teoria, una soluzione potrebbe essere una rete che porti blockchain indipendenti in armonia interoperabile. In altre parole, ciò che è necessario per sfruttare efficacemente la tecnologia blockchain per rendere più efficiente la riconciliazione contabile è una rete interoperabile che consenta la riconciliazione delle informazioni contabili codificate su più blockchain indipendenti.
Il concetto teorico di interoperabilità blockchain implica, nel caso di una transazione, che una parte paghi con Ether sulla catena Ethereum e l’altra parte riceva Bitcoin sulla relativa blockchain senza che una terza parte funga da “intermediario”. In sostanza, l’interoperabilità blockchain rende comunicanti fra loro architetture diverse, come Ethereum e Bitcoin.
Certamente, in futuro avremo bisogno di reti interoperabili blockchain, perché queste possono aprire un mondo in cui le risorse vengono facilmente spostate da una rete blockchain all’altra. Questo, inoltre, sbloccherebbe completamente i vantaggi di rete della tecnologia blockchain.
Si ritiene quindi che la tecnologia multi-catena che consente a diverse blockchain indipendenti di connettersi e diventare parte di un ecosistema blockchain più grande possa effettivamente aiutare gli auditor a fare uso di tali benefici. Queste tecnologie multi-catena, come Cosmos e Polkadot, in grado di collegare blockchain indipendenti per sviluppare una rete decentralizzata, rendono ogni blockchain una micro-componente di un sistema più grande.
Benché permangano ancora molte sfide legali e tecnologiche da risolvere in merito all’utilizzo delle tecnologie multi-catena, prima che l’interoperabilità blockchain sia pronta per essere incorporata nei sistemi di registrazione, le società di revisione dovrebbero rimanere al passo con gli attuali sviluppi nell’ecosistema blockchain.