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Commercialisti, il futuro è con l’AI: come cambia il lavoro



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L’intelligenza artificiale cambierà il modo di lavorare dei commercialisti: un’indagine di Alavie e Associazione Nazionale Commercialisti rivela in che modo e come si sta diffondendo la tecnologia negli studi professionali

Pubblicato il 26 set 2024

Silvia Testi

Responsabile marketing e comunicazione Alavie



intelligenza artificiale e lavoro (1)

Negli ultimi anni, la digitalizzazione ha trasformato radicalmente il lavoro dei commercialisti, imponendosi come un trend essenziale per migliorare l’efficienza e la competitività degli studi professionali. Strumenti come il cloud computing e la firma elettronica sono ormai indispensabili nelle operazioni quotidiane.

In questo contesto l’intelligenza artificiale svolgerà un ruolo decisivo nel determinare lo sviluppo negli anni a venire: vediamo come sta rivoluzionando il lavoro dei commercialisti e il loro ruolo, sempre più strategico nel contesto normativo, anche alla luce dell’entrata in vigore dell’AI Act dell’Unione Europea.

AI e commercialisti, i dati

Secondo i dati raccolti da Alavie e dall’Associazione Nazionale Commercialisti, gli studi dei commercialisti stanno progressivamente adottando strumenti digitali che stanno cambiando il modo in cui operano. La digitalizzazione è infatti percepita come una componente essenziale per migliorare l’efficienza: il 92% dei commercialisti la reputa una leva per semplificare e snellire l’operatività o parte della soluzione.

L’intelligenza artificiale rappresenta una delle frontiere più promettenti. La fiducia in questa tecnologia è ampia, con il 73% degli intervistati che la ritiene utile per migliorare l’efficacia complessiva della propria attività.

Di seguito i principali ambiti per cui i Commercialisti percepiscono vantaggi di applicarla in studio:

  • Ottimizzazione dei Tempi e delle Risorse (79%): L’AI consente di automatizzare processi ripetitivi e a basso valore aggiunto, liberando tempo prezioso per attività più strategiche.
  • Ricerca di Informazioni in Tempo Reale (79%): Gli strumenti di AI possono analizzare grandi volumi di dati, fornendo insights e analisi dettagliate in modo rapido ed efficiente.
  • Pianificazione delle Attività in Scadenza (48%): L’intelligenza artificiale può aiutare a monitorare le scadenze e pianificare le attività, riducendo il rischio di errori e migliorando la puntualità nelle consegne.
  • Gestione Integrata dei Processi Coinvolgendo Clienti e Fornitori (35%): Favorisce una visione d’insieme delle operazioni, ottimizzando la collaborazione e il flusso di informazioni tra le parti coinvolte.
  • Gestione della Compliance Normativa (35%): L’AI può supportare nella verifica della conformità alle normative, migliorando la gestione del rischio e ottimizzando i tempi.
  • Supporto nelle Decisioni (22%): Attraverso l’analisi dei dati, l’AI fornisce strumenti di supporto alle decisioni, potenziando la qualità e la tempestività delle scelte strategiche.
Immagine che contiene testo, schermata, Diagramma, diagrammaDescrizione generata automaticamente

L’impatto dell’IA negli Studi Professionali – Commercialisti ed Esperti contabili

Fonte: Indagine Professionisti e Futuro – ALAVIE 2024

Adozione e prospettive future

Attualmente, il 12% degli studi ha già implementato soluzioni basate su intelligenza artificiale, mentre il 35% intende farlo nei prossimi 12-24 mesi. Un trend positivo, sottolineato dal fatto che, alla domanda “quali tecnologie prevedi di adottare nei prossimi due anni”, i commercialisti hanno assegnato il punteggio più alto all’intelligenza artificiale, seguita dagli strumenti digitali per la gestione dell’antiriciclaggio. Questo indica un chiaro orientamento verso la digitalizzazione e la volontà di sfruttare le potenzialità offerte dalle innovazioni digitali a favore dell’efficienza e della competitività.

Tuttavia, un aspetto cruciale che emerge con l’adozione dell’intelligenza artificiale in ambito fiscale e nel mondo dei professionisti in generale, è relativo alla responsabilità nella gestione dei dati, poiché l’affidabilità delle informazioni influenza direttamente la qualità delle decisioni. È essenziale che il fattore umano rimanga centrale. L’intelligenza artificiale non va considerata come un sostituto del filtro umano, ma un utile supporto per migliorare la gestione dello studio.

Come cambia il ruolo dei commercialisti con l’AI

Per sfruttare appieno le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale, è fondamentale che i commercialisti investano in formazione mirata. Comprendere i limiti e le potenzialità delle nuove tecnologie è essenziale per utilizzarle in modo efficace e responsabile. La formazione deve concentrarsi su come utilizzare l’AI per ottenere insights, accelerare le decisioni e migliorare l’efficienza operativa, ma anche comprendere i rischi associati e le misure necessarie per mitigare tali rischi.

Questa trasformazione rappresenta un’opportunità per generare valore attraverso una consulenza più mirata e personalizzata. Un uso esteso dell’Intelligenza Artificiale può consentire ai commercialisti di offrire nuovi servizi e di accelerare le decisioni aziendali. L’AI può dunque essere anche una leva per il business.

Gli studi professionali verso l’implementazione dell’AI Act

L’AI Act dell’Unione Europea, entrato in vigore il primo agosto 2024, stabilisce un quadro normativo per garantire l’uso etico e sicuro delle tecnologie di intelligenza artificiale. Questo regolamento richiede alle imprese di implementare modelli organizzativi specifici per garantire la conformità alle nuove normative. In questo contesto, i commercialisti possono svolgere un ruolo cruciale nel supportare i clienti nella complessa gestione del panorama normativo dell’AI.

  • Valutazione dei rischi: i commercialisti possono aiutare le imprese a valutare i rischi associati all’adozione di tecnologie AI, identificando le aree critiche che richiedono maggiore attenzione per garantire la conformità normativa.
  • Sviluppo di policy interne: con la loro esperienza nella gestione delle normative fiscali e aziendali, i commercialisti possono collaborare con le imprese per sviluppare policy interne che riflettano i requisiti del regolamento AI Act. Questo include l’adozione di procedure per garantire la trasparenza, la sicurezza dei dati e la protezione della privacy.
  • Formazione e aggiornamento del personale: l’AI Act richiede una cultura aziendale orientata all’etica e alla responsabilità. I commercialisti possono quindi organizzare sessioni di formazione per il personale aziendale, garantendo che tutti i membri del team siano consapevoli delle nuove regole e sappiano come applicarle nella pratica quotidiana.
  • Monitoraggio e reporting: implementare meccanismi di monitoraggio e reporting che permettano alle imprese di dimostrare la conformità alle normative. I commercialisti possono supportare la creazione di report dettagliati che evidenziano le misure adottate per rispettare il regolamento.

Aggiornamento delle regole interne

L’AI Act esprime la necessità di aggiornare le regole interne delle aziende per includere principi di trasparenza e responsabilità. I commercialisti possono assistere le imprese in questo processo attraverso:

  • Revisione delle procedure esistenti: analizzare le attuali procedure aziendali e identificare aree in cui sono necessari aggiornamenti per soddisfare i nuovi requisiti normativi.
  • Integrazione di standard etici: assicurare che le aziende integrino standard etici nelle loro pratiche quotidiane, promuovendo un utilizzo responsabile delle tecnologie di intelligenza artificiale.
  • Consulenza strategica: fornire consulenza strategica su come utilizzare l’intelligenza artificiale per migliorare i processi aziendali, mantenendo al contempo un elevato livello di conformità e integrità.

Conclusioni

L’evoluzione digitale degli studi dei commercialisti rappresenta una trasformazione profonda e l’intelligenza artificiale offre ai professionisti strumenti per migliorare l’efficienza e ottimizzare le operazioni, ma porta con sé anche nuove sfide normative.

In questo scenario in continua evoluzione e con l’entrata in vigore dell’AI Act, i commercialisti hanno l’opportunità di assumere sempre più un ruolo fondamentale di consulenti strategici. Supportando le imprese nella creazione di modelli organizzativi conformi e nell’aggiornamento delle regole interne, garantendo che l’adozione dell’AI avvenga in modo etico e responsabile, promuovendo al contempo l’innovazione e l’efficienza.

Il futuro del settore professionale si preannuncia dinamico e ricco di opportunità, a patto che i professionisti sappiano integrare la tecnologia con una solida strategia di compliance e formazione continua.

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