Il Decreto Aiuti approvato il 2 maggio 2022 dal Governo prevede stanziamenti per 14 miliardi di euro indirizzati in interventi a favore dei cittadini e delle imprese. L’obiettivo è contrastare gli effetti negativi della crisi in Ucraina, oltre a contenere le conseguenze del rincaro delle materie prime energetiche che ha portato al caro bollette. In quest’ottica il Governo ha varato misure come il potenziamento del bonus luce e gas e l’introduzione del bonus 200 euro (bonus 200 euro lavoratori dipendenti, bonus 200 euro pensionati e bonus 200 euro autonomi). Ma altrettante sono le novità a sostegno delle imprese.
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Decreto aiuti, il Fondo di sostegno delle attività danneggiate dalla crisi in Ucraina
Il Governo con il Decreto aiuti ha lanciato un fondo da duecento milioni di euro destinati alle aziende che hanno risentito degli impatti economici dovuti alla guerra in Ucraina. L’iniziativa consentirà di ottenere contributi a fondo perduto fino a 400.000 euro, a due condizioni:
- almeno il 20% del fatturato incluso negli ultimi due bilanci già depositati fa riferimento a operazioni con l’Ucraina, la Russia o la Bielorussia
- Nell’ultimo trimestre si è registrato un calo almeno del 30% del proprio fatturato rispetto allo stesso periodo del 2019.
Investimenti strategici, arriva il fast track
Per favorire l’avvio di investimenti importanti, di livello strategico per il Paese, per un valore totale superiore ai 50 milioni di euro, è stato proposto un “fast track”, un binario veloce, che consente di rendere più rapido e semplice l’iter amministrativo per adottare tali investimenti.
Decreto aiuti, la misura per attrarre investimenti dall’estero
Sempre nell’ottica di favorire gli investimenti, ma in questo caso provenienti dall’estero, sono stati stanziati 5 milioni di euro destinati a:
- favorire gli investimenti dall’estero
- aiutare il reshoring (cioè il ricollocamento delle aziende) in Italia e in Europa.
Si prevedono anche nuovi sportelli per supportare gli investitori che provengono dall’estero, al fine di rendere più semplice la burocrazia necessaria.
Rifinanziato il Fondo Ipcei
Sempre nell’ottica di supportare gli investimenti e le aziende, è stato predisposto il rifinanziamento del Fondo Ipcei con:
- 200 milioni di euro nel 2023
- 150 milioni di euro nel 2024
Lo scopo è il sostegno alle aziende che operano in Italia negli ambiti delle batterie, cloud, Salute, microelettronica e idrogeno.
Decreto Aiuti, novità Transizione 4.0
Il Decreto aiuti porta novità anche per il piano Transizione 4.0. In particolare, l’aliquota del credito d’imposta per i beni strumentali immateriali 4.0 aumenta dall’attuale 20% al 50% fino al 31 dicembre 2022 o fino al 30 giugno 2023 nel caso sia stato versato un acconto almeno del 20% del valore dei beni acquistati.
Cresce anche l’aliquota del credito di imposta per la formazione 4.0:
- dal 50% al 70% per le piccole imprese
- dal 40% al 50% per le medie imprese.