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Decreto Aiuti ter, come funziona il credito di imposta luce per le imprese

Con il Decreto Aiuti ter che ha ottenuto il via libera con il Consiglio dei ministri del 16 ottobre 2022 è stato ampliato il credito di imposta per aiutare le imprese a far fronte ai costi della luce, includendo le realtà di piccole dimensioni: ecco le aliquote

Pubblicato il 16 Set 2022

Nicoletta Pisanu

Giornalista professionista, redazione AgendaDigitale.eu

credito imposta luce

Il Decreto Aiuti ter approvato all’unanimità dal Consiglio dei ministri il 16 settembre 2022 prevede misure a sostegno delle aziende e delle famiglie per circa 14 miliardi di euro. Si tratta del terzo provvedimento di supporto contro caro energia e al reddito da inizio anno dopo il primo Decreto Aiuti e il Decreto Aiuti bis. Una novità particolarmente rilevante che interessa le imprese è il credito di imposta luce rafforzato: ecco di cosa si tratta.

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Decreto Aiuti ter, cos’è il credito di imposta luce

Il Decreto Aiuti ter amplia il credito di imposta per l’elettricità includendo anche le piccole imprese per il quarto trimestre 2022. Come comunicato dal Mise, con questa approvazione è stata accolta “la proposta del ministro Giancarlo Giorgetti per concentrare tutte le risorse su ottobre e novembre per un ristoro immediato e più consistente sul caro energia”.

Il ministro Giorgetti come riportato da SkyTg24 ha dichiarato: “Sono soddisfatto per le misure del decreto Aiuti: concentrare le risorse in due mesi e aver allargato la platea dei beneficiari anche ai piccolissimi, compresi artigiani e le piccole attività, è positivo e le percentuali degli sconti effettivi sono molto significativi. Di fatto si tratta di un beneficio sui costi energetici del 30-40% e non sulla differenza. Positive anche le misure che prevedono prestiti garantiti a tassi molto agevolati per pagare le bollette”.

Credito di imposta luce per le imprese, le aliquote

Le aliquote del credito di imposta luce rafforzato sono:

  • 40% per le imprese energivore
  • 30% per imprese piccole che usano energia con potenza a partire dai 4,5 kW

Il Mise ha sottolineato che quindi i vantaggi riguarderanno anche le attività non classificate come energivore.

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