La guida

Durc Online: cos’è, a cosa serve e come usarlo

Approfondimento sul Durc – Documento unico di regolarità contributiva, che va richiesto online tramite i portali Inps o Inail. Tutte le informazioni per capire se si è tra i soggetti tenuti a richiederlo e a come svolgere la procedura di verifica di regolarità tramite i servizi digitali messi a disposizione dalla PA

Pubblicato il 08 Ott 2021

Nicoletta Pisanu

Giornalista professionista, redazione AgendaDigitale.eu

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Il Durc online è un certificato che va richiesto unicamente tramite portali Inps o Inail. Dal primo ottobre 2021 anche per accedere al Durc online, così come per gli altri servizi Inail online, è necessario avere SPID, CIE o CNS. Le precedenti credenziali personali infatti sono dismesse.

Il Documento unico di regolarità contributiva (in pdf) è indispensabile per le aziende che vogliono partecipare a gare d’appalto pubbliche o a lavori privati che richiedono la concessione edilizia o la DIA: dal 2015 per facilitare le procedure nell’ottica della dematerializzazione, la modalità di richiesta è unicamente in via telematica. Richiedere il Durc grazie alla modalità digitale è facile e, tramite la verifica di regolarità contributiva si ottiene l’esito in tempo reale. Ecco tutte le informazioni necessarie per approfondire la conoscenza di tale documento e capire come richiederlo.

Da precisare che, in seguito allo stato di emergenza causato dall’epidemia di coronavirus, i Durc  con scadenza compresa tra 31 gennaio e 31 luglio 2020 sono validi fino al 29 ottobre 2020. L’ultimo Durc online emesso è disponibile nell’area Consultazione.

Durc online, che cos’è e a cosa serve

Il Durc è il Documento Unico di Regolarità Contributiva, un certificato che attesta la regolarità del soggetto richiedente nei confronti di Inps, Inail o le casse edili nel caso di aziende che applichino i contratti dell’edilizia. Si tratta quindi di una dichiarazione di conformità riguardo a obblighi contrattuali come quelli contributivi e previdenziali.

Il documento è richiesto per poter lavorare con la pubblica amministrazione e anche in alcuni casi in ambito privato. Nello specifico è necessario avere il Durc per:

  • Partecipare alle gare e aggiudicarsi appalti pubblici
  • Per i subappalti nel settore pubblico
  • Per il rilascio delle attestazioni SOA
  • Per lavori in ambito privato sottoposti a concessione edilizia o a DIA
  • Per l’erogazione di sussidi e sovvenzioni.

Possono effettuare la verifica di regolarità le imprese, i lavoratori autonomi e, su loro delega, chiunque ne abbia interesse, ma anche gli enti aggiudicatori e le stazioni appaltanti, la SOA che ha il compito di verificare gli elementi di qualificazione di chi esegue lavori pubblici, le PA procedenti e concedenti, le banche e gli intermediari delegati dal soggetto titolare del credito.

La verifica di regolarità viene svolta nei confronti di coloro ai quali è richiesto il possesso del Durc, cioè il datore di lavoro, relativamente a tutti i rapporti di lavoro subordinato e autonomo.

Come richiedere il Durc online, Pdf (sito Inps o Inail)

Dal 1 luglio 2015 la verifica della regolarità contributiva può essere fatta unicamente in via digitale. L’esito è immediato, in tempo reale e apre due strade:

  • Se la verifica ha esito positivo viene generato il Durc online che sarà valido per 120 giorni dal momento in cui lo si richiede;
  • Se invece è negativa, gli enti trasmettono via Pec all’interessato la notifica a mettersi in regola entro massimo quindici giorni.

Due sono le modalità per procedere alla verifica di regolarità contributiva: tramite il sito Inps o il portale Inail. La verifica di regolarità contributiva viene svolta con una sola interrogazione che coinvolge gli archivi degli enti interessati (Inps, Inail e Casse edili). Si può procedere semplicemente inserendo il codice fiscale del soggetto su cui si intende svolgere il controllo (se non lo si conosce, ecco la guida per il calcolo codice fiscale online). In fase di accesso bisognerà registrare un indirizzo Pec, cui in seguito sarà notificato l’esito.

Al termine della verifica sarà prodotto un documento in Pdf, che riporterà pochi ma essenziali dati. Questi sono i dati del soggetto su cui si è fatta la verifica, cioè denominazione o ragione sociale, sede legale, codice fiscale, ma anche l’iscrizione a Inps, Inail o Casse. Sarà poi riportata la dichiarazione di regolarità vera e propria e l’importante numero identificativo, con anche la data di scadenza del documento.

Delega per Durc online

I soggetti interessati possono avvalersi di intermediari per svolgere la procedura di verifica al fine di ottenere il Durc online. In particolare, banche e intermediari finanziari necessitano della delega del soggetto titolare del credito: occorre un atto prodotto dal soggetto delegante che gli intermediari dovranno conservare. In questi casi, si può svolgere la procedura di richiesta del Durc solo tramite il portale Inps.

Anche i consulenti del lavoro possono svolgere la funzione di delegati intermediari dei soggetti interessati, e dunque condurre la procedura di verifica di regolarità ai fini di ottenere il Durc online.

Richiesta Durc online su sito Inps

Si può richiedere il Durc online tramite i servizi Inps Online, accedendo al sito dell’Istituto previdenziale. In questo caso, alla home page del portale Inps si clicca su Prestazioni e servizi, poi su Durc online. A questo punto si sceglie il profilo corrispondente, se utenti con Pin code o se Stazioni appaltanti o Soa.

Richiesta Durc online su sito Inail

Invece, nel caso del sito Inail, dalla home page si clicca su “Servizi per te” nel menù principale. A quel punto si seleziona “Datore di lavoro” e nel menù a tendina “Gestione azienda”. Comparirà una schermata con numerose caselle, relative ai servizi offerti dal portale. Tra queste anche “Durc online – Verifica la regolarità contributiva”. Cliccando sopra questa voce, si accede alla schermata di login.

Si può accedere tramite le proprie credenziali ma anche con quelle Inps, con la Carta nazionale dei servizi e con SPID.

Il servizio tramite Sup non più attivo

Dal 1 gennaio 2017 non è più possibile eseguire la verifica di regolarità contributiva e di conseguenza ottenere il Durc online tramite il portale Sup – Sportello unico previdenziale, portale che riunisce i servizi Inps, Inail e delle diverse Casse edili. Il servizio è stato chiuso il 31 dicembre 2016, è rimasta attiva solo una pagina in consultazione.

Sul sito dello Sportello unico previdenziale è specificato che la verifica della regolarità contributiva può ora essere effettuata solo tramite i siti Inps e Inail, come precedentemente illustrato. Da precisare che le SOA, le pubbliche amministrazioni e le amministrazioni procedenti e concedenti si servono delle credenziali di questo portale per accedere alle procedure tramite portali Inps e Inail.

Verifica di regolarità contributiva con esito negativo

Se l’esito della verifica è positivo, come precisato in precedenza viene rilasciato il Durc online con i dati necessari ad attestarne la validità. Tuttavia è possibile che la verifica di regolarità contributiva dia anche esito negativo. In questo caso, il documento risultante dalla procedura è reso disponibile entro trenta giorni dalla prima interrogazione ai soggetti che hanno svolto la procedura di richiesta.

In questo caso, il documento prodotto al termine della procedura di verifica riporta indicati tutti gli importi che risultano essere a debito e specifica anche i motivi di irregolarità riscontrati incrociando i dati degli archivi Inps, Inail e delle Casse edile.

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