Esperto risponde

Acconti, quando e come emettere la fattura a saldo

Nel caso di fatture per acconti, la procedura è differente rispetto a quella per la fatturazione differita: ecco le differenze

Pubblicato il 06 Ago 2021

Salvatore De Benedictis

dottore commercialista

regime forfettario

DOMANDA

Ho emesso una fattura di acconto per 20.000 euro all’inizio del mese. Durante lo stesso mese ho consegnato alcuni pezzi ed emesso relativo DDT: la fattura che andrò ad emettere a fronte di questo ddt è di gran lunga inferiore all’importo fatturato, nel senso che decurtando l’acconto avrò un valore negativo. Come fare considerando che non è una fattura a saldo?

Annamaria Tarantino

RISPOSTA

Se lei ha emesso una fattura di acconto per 20.000 euro, ha certificato operazioni effettuate ai fini IVA per pari importo, a norma dell’articolo 6 del DPR 633/1972. Pertanto, Lei non avrebbe motivo di emettere una ulteriore fattura se non nella ipotesi in cui l’importo delle consegne eccedesse i 20.000 euro di acconto già fatturati. Infatti, quando Lei emette la fattura di acconto per merce da consegnare, la procedura è inversa rispetto a quella della fatturazione differita, in quanto sarà sul DDT emesso di volta in volta per la consegna dei beni che Lei dovrà annotare gli estremi della fattura emessa, oltre alle indicazioni necessarie per raccordare la fattura col DTT. Nel caso da Lei segnalato, avendo fatturato un importo maggiore delle cessioni effettivamente avvenute, dovrà emettere una nota di credito, il cui importo sarà la risultante della somma algebrica tra l’acconto ricevuto (col segno negativo) e le consegne effettuate (col segno positivo).

Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu

Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome

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