DOMANDA
Lavoro in un’azienda che emette mensilmente due fatture per due clienti diversi entrambi con lettera d’intento da quando sono in azienda non abbiamo mai inserito sia in precedenza sul cartaceo, sia con fattura elettronico la marca da bollo. Ora per la prima volta mi è apparsa nell’emettere una fattura a uno dei clienti la voce : “Su questa fattura, secondo noi, dovresti applicare il bollo (la somma degli importi con esenzioni IVA per le quali è richiesto il bollo è superiore a 77,47 euro). Clicca qui per farlo ora”. Ho segnalato la cosa alla consulente, dato che le fatture contabilmente le registra lei, e anche gli F24 emette e paga lei, pensando che ogni trimestre provvedesse al pagamento, anche se non inserito in fattura, mi è stato risposto laconicamente: lo dovete inserire voi, senza confermare il pagamento o meno di anni di fatture emesse in questo regime. Qualora non abbia mai assolto questo onere, si può pagare in ritardo di anni? Io da oggi inizio ad inserire il bollo virtuale, ma mi preoccupa il passato.
Imma Filadoro
RISPOSTA
La fattura emessa nei confronti di soggetti che si avvalgono dell’acquisto senza applicazione dell’IVA ai sensi dell’articolo 8, comma 2, lettera c) del DPR 633/1972, sono da assoggettare a bollo se di importo superiore a € 77,47. Per quanto riguarda gli acquisti effettuati con l’utilizzo del c.d. plafond (fisso o mobile, pari alle cessioni alla esportazione effettuate nell’anno solare o nei 12 mesi precedenti) il Ministero delle Finanze si è espresso con la circolare 415755 dell’1/8/1973 ed ha così affermato; “Poiché non sembra che si possa stabilire all’atto della emissione delle fatture rilasciate all’esportatore abituale quali di queste attengono all’esportazione …. si è dell’avviso che le fatture e i simili documenti rilasciati ad un esportatore abituale senza addebito di I.V.A. e senza l’espressa indicazione che trattasi di merci destinate all’esportazione, debbano essere assoggettate al tributo di bollo di cui all’art. 19 della tariffa allegata al D.P.R. n. 642”. Quindi, salvo che Lei non sia in grado di indicare in fattura che la cessione riguarda merci fisicamente destinate alle esportazione (circostanza che non mi sembra realizzabile), le fatture andranno assoggettate all’imposta di bollo. Per quanto riguarda la eventuale possibilità di ravvedimento, è necessario ponderare la probabilità che ciò venga accertato (perchè potrebbe emergere solo in caso di accessi diretti o di controlli incrociati, non penso da controlli automatizzati, quanto meno nel periodo ante fatturazione elettronica) ed il connesso onere economico, ma questa è una valutazione che io non sono in grado di effettuare.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome