DOMANDA
Sono il responsabile della manutenzione di Arjo Italia SpA, multinazionale svedese che si occupa di medical device dedicati alla movimentazione dei pazienti.
Vorrei chiederle se i Comuni hanno facoltà di decidere la soglia oltre la quale il CIG è obbligatorio per fatturare.
Leone Bandiera
RISPOSTA
La indicazione del CIG, previsto nel campo 2.1.2.7 del tracciato xml della fattura elettronica, non è un adempimento posto da norme tributarie, ma da norme con finalità di contrasto alla corruzione.
Infatti la indicazione del CIG è obbligatoria per la tracciabilità dei pagamenti, disciplinata da:
- l’articolo 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136 come modificato dalla legge n. 217/2010 di conversione del decreto legge n. 187/2010;
- l’articolo 6 della stessa legge n. 136/2010 in tema di sanzioni;
- l’articolo 6 del suddetto decreto legge n. 187/2010 convertito con legge n. 217/2010 che contiene la disciplina transitoria e alcune norme interpretative e di attuazione del predetto articolo 3.
Come chiarito al punto 2.4 della “Determinazione n. 4 del 7 luglio 2011 dell’Anac, recante: Linee guida sulla tracciabilità dei flussi finanziari ai sensi dell’articolo 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136, “…l’applicazione della legge n. 136/2010 ai contratti di appalto e a quelli di concessione prescinde dall’esperimento di una gara per l’affidamento degli stessi; in altri termini si ribadisce che non rileva né l’importo del contratto né la procedura di affidamento utilizzata”.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile inviare le proprie domande a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome