DOMANDA
Buongiorno Dottore,
vorrei un chiarimento sul quesito del 28 gennaio 2022:
– l’errore contestato dalla Guardia di Finanza consiste nell’avere apposto la marca alla centesima pagina, anziché alla 101ma? Nel caso specifico: fermo restando la numerazione da 2018/1 a 2018/45 e poi da 2019/1 a 2019/80, l’apposizione corretta della marca avrebbe dovuto essere alla pagina 2018/1 e poi alla pagina 2019/56: è corretto? Infine: che data devono avere le marche da bollo da apporre, tenuto conto che il registro è stampato nei termini se entro tre mesi dal termine di presentazione della Dichiarazione dei Redditi? È corretto che la marca da bollo abbia data anteriore al suddetto termine (es. 28/2/2020 per i registri del 2019) e non data anteriore all’inizio dell’anno d’imposta? La ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti.
Rossella Trasarti
RISPOSTA
Il quesito a cui lei fa riferimento poneva la questione se la marca avesse durata annuale ovvero ultrannuale, quindi – salva la precisazione infra riportata – è corretto ciò che Lei afferma, ossia che la marca va apposta sulla prima delle 100 pagine utilizzate e poi sulla 101esima (ossia alla pagina 2019/55, che sarebbe la 101esima pagina, non alla 2019/56). Le marche da bollo devono avere data coerente con i termini di stampa dei libri, perché l’obbligo di applicazione della marca sorge con la “nascita” del registro, quindi la marca può benissimo avere data precedente al termine finale di stampa, ma non può avere data successiva, perché se così fosse certificherebbe che l’imposta è stata assolta tardivamente. Ricordo che la contestazione di eventuali irregolarità sul bollo non inficia la correttezza della tenuta delle scritture contabili.
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Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome