DOMANDA
Ho erroneamente inviato una fattura con data 17/04/2023 in data successiva poiché nel riprendere la fattura precedente, ho scordato di modificare la data. Mi chiedevo a questo punto se è sufficiente inviare una nota di credito con data odierna e conseguente fattura corretta con data odierna. È possibile che l’agenzia delle entrate, in fase di controlli, sanzioni questa cosa sulla base della sola data della fattura? Perché in quel caso, eviterei l’invio di nota di credito e fattura con data corretta, facendo direttamente il ravvedimento operoso.
RISPOSTA
Penso che il rimedio adeguato sia emettere la nota di credito con la stessa data della fattura errata (17/04/2023), altrimenti presso il SdI risulteranno gli elementi per la liquidazione IVA di aprile errata. Nella nota di credito dovrà spiegare le ragioni della emissione e indicare nel blocco 2.1.6 (DatiFattureCollegate) gli estremi del documento che si intende neutralizzare. Non ritengo che la fattispecie sia sanzionabile perché non è stata commessa alcuna violazione rilevante ai sensi dell’articolo 6, comma 5-bis, del decreto legislativo 472/1997.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu. Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome