DOMANDA
Sono un giovane avvocato, rientro nel regime fiscale forfettario e, pertanto, non sono obbligato ad emettere fattura elettronica. Premesso ciò, per poter fruire del contributo a fondo perduto per noi professionisti e titolari di P.Iva, pare che si debba procedere alla compilazione telematica della relativa domanda sul portale dell’Agenzia delle Entrate, al fine di comprovare l’effettiva diminuzione di fatturato pari almeno al 30% tra l’anno 2019 e il 2020. In che modo potrei produrre tale prova, non avendo emesso alcuna fattura elettronica? Inoltre, essendo iscritto alla Cassa Forense da meno di un anno, la nostra coordinatrice ci ha riferito che relativamente all’anno scorso, saremmo stati esonerati -essendo stato il primo anno di iscrizione all’Ordine degli Avvocati- dall’allegare alla Cassa di Previdenza la nostra Dichiarazione dei redditi, quest’ultima, infatti, dovrà essere allegata per quest’anno in corso. Come dovrei procedere?
Giuseppe Fontana
RISPOSTA
I soggetti al regime forfettario, non obbligati alla emissione delle fatture in formato elettronico, devono considerare ai fini del conteggi per il calcolo del contributo previsto dal Decreto Sostegni, l’importo delle fatture emesse per ciascuno dei due anni, 2019 (rigo LM2 di Unico 2020) e il corrispondente dato relativo all’anno 2020, da indicare in Unico 2021. Avendo lei iniziato l’attività successivamente al primo gennaio 2020, e non disponendo quindi della base di calcolo per effettuare il raffronto tra i due anni, il contributo spettante è di 1.000 euro, come previsto dall’articolo 1, comma 6, del D.L. 41/2021.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome