DOMANDA
La mia ditta possiede un sito di eCommerce, dove utenti privati ed aziende acquistano prodotti di informatica.
Visto che questi per acquistare compilano un form, volevo gentilmente capire se è sufficiente:
- In caso di acquisto da parte di privato: aggiungere al form un campo “SDI” che contiene sempre 0000000 (7 zeri) e l’utente privato non si deve preoccupare più di niente se non di inserire tutti i suoi dati + il Codice Fiscale
- In caso di acquisto da parte di aziende: aggiungere al form un campo “SDI o PEC” che dovrà contenere o uno o l’altra, insieme a tutto il resto dei dati + Partita Iva
Secondo lei è sufficiente come impostazione?
Claudio Porta
RISPOSTA
Nella ipotesi di cessione a privati non è necessaria la indicazione del Codice Destinatario, che può essere preimpostato a 7 zeri. Tuttavia, considerato che le regole tecniche contenute nel provvedimento 89757 del 30 aprile 2018 del Direttore dell’Agenzia delle Entrate prevedono che nella ipotesi di cessioni a consumatori finali il cedente sia obbligato a consegnare “….direttamente al cliente consumatore finale una copia informatica o analogica della fattura elettronica, comunicando contestualmente che il documento è messo a sua disposizione dal SdI nell’area riservata del sito web dell’Agenzia delle entrate”, sarebbe il caso che nel form l’acquirente fornisse l’indirizzo di posta elettronica a cui poter inviare copia della fattura elettronica e che Lei inserisse nella fattura elettronica l’informativa richiesta dal provvedimento sopra citato.
Nel caso di cessioni ad aziende, in aggiunta ai dati anagrafici tradizionali, sarebbe il caso di rendere obbligatoria la indicazione dell’indirizzo di posta elettronica certificata ed eventuale la indicazione del Codice Destinatario. Infatti, nel caso in cui il Codice Destinatario fosse stato registrato all’Agenzia delle Entrate, la indicazione in fattura elettronica sarebbe superflua e il campo dovrebbe essere impostato con 7 zeri.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile inviare le proprie domande a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome