DOMANDA
La mia amministrazione ha subito un cambio di partita Iva lasciando invariato il codice univoco. Ad oggi un nostro creditore ci comunica l’impossibilità di stornare le fatture con le note di credito in quanto quest’ultime sono intestate alla vecchia partita IVA (ma comunque ricevute sulla stesso codice univoco). Le chiedo pertanto la veridicità di quanto sopra affermato.
RISPOSTA
Codice Destinatario e la Partita IVA sono cose diverse ed assolvono a compiti diversi. Il Codice Destinatario non è un codice “personale”, ma il codice del canale telematico accreditato con SDI tramite il quale si ricevono le fatture elettroniche; ovviamente il codice è uguale per tutti i soggetti che si avvalgono dello stesso canale (ossia dello stesso intermediario). Per cui se Lei avesse tre società che si avvalgono tutte dello stesso intermediario avrebbe un codice identico per tutte e tre le società. La Partita IVA è l’identificativo del contribuente, quindi se cambia occorrerebbe capire le ragioni per cui ciò è accaduto, per esempio potrebbe essere a causa del conferimento di una ditta individuale in una società, per effetto di una fusione, scissione o altro. Per quanto riguarda invece la possibilità di emettere una nota di credito ad una partita IVA cessata, l’Agenzia Entrate ha risposto con la FAQ 17 del 27/11/2018 affermando che “Nel caso in cui la fattura elettronica riporti un numero di partita IVA cessata ovvero un codice fiscale di un soggetto deceduto ma entrambi esistenti in Anagrafe Tributaria, il SdI non scarta la fattura e la stessa sarà correttamente emessa ai fini fiscali: in tali situazioni l’Agenzia delle entrate potrà eventualmente effettuare controlli successivi per riscontrare la veridicità dell’operazione”.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome