DOMANDA
Vorrei sapere se per le prestazioni odontoiatriche gratuite effettuate a intimi amici o parenti, al fine di giustificare il materiale utilizzato, è possibile emettere una fattura con la dicitura delle prestazioni ma con importo zero.
RISPOSTA
La sua domanda va analizzata sotto il duplice aspetto dell’IVA e delle Imposte sul reddito. Ai fini IVA, nella sostanza, le prestazioni gratuite non hanno alcun riflesso, considerato che le sue prestazioni sono esenti ai sensi dell’articolo 10, comma 1, n.18 del DPR 633/1972, per cui Lei ha un pro-rata di indeducibilità dell’IVA acquisti pari al 100%. Ciò vuol dire che Lei in quanto professionista resta inciso dall’IVA esattamente come se fosse un privato, salvo che, qualora si avvalesse di un regime non forfettario, potrebbe considerare l’IVA non detratta come un costo. Tale linea sembra coerente anche col disposto dell’articolo 3, comma 3, del DPR 633/1972, secondo cui “Le prestazioni indicate nei commi primo e secondo sempreche’ l’imposta afferente agli acquisti di beni e servizi relativi alla loro esecuzione sia detraibile, costituiscono per ogni operazione di valore superiore ad euro cinquanta prestazioni di servizi …” Ai fini delle imposte sul reddito non esiste una disposizione analoga, ma Lei dovrà neutralizzare il costo dei beni e servizi utilizzati per le prestazioni gratuite considerandoli come costi non deducibili. Ciò in quanto si tratterebbe di costi che non hanno alcuna inerenza e relazione rispetto ai ricavi realizzati.
Teoricamente Lei potrebbe emettere una fattura con importo zero, ma raggiungerebbe lo stesso risultato considerando indeducibili i costi relativi ai materiali e alle prestazioni utilizzati per le operazioni gratuite.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome