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Fattura con data errata, come non rischiare sanzioni

L’emissione di una fattura con data errata ed il suo storno con nota di credito non sono sanzionabili: ecco cosa dice la normativa

Pubblicato il 28 Mar 2023

Salvatore De Benedictis

dottore commercialista

fatturazione elettronica

DOMANDA

Nel compilare una fattura ho sbagliato la data ho messo 10 marzo 2022 anziché 10 marzo 2023. Ho provveduto a emettere nota di credito sempre con data 10 marzo 2022 e ho quindi emesso la fattura con data corretta. Devo però procedere con il versamento delle sanzioni oppure attendo che l’Agenzia delle Entrate mi richieda spiegazioni e quindi ritengo di poter dimostrare anche con il bonifico che si è trattato solo di un errore di data.

RISPOSTA

Non c’è dubbio che sia stato commesso un errore, ma gli errori che rilevano ai fini sanzionatori sono quelli che – sia pure astrattamente – sono quelli che “incidono sulla determinazione della base imponibile, dell’imposta e sul versamento del tributo”. Nel suo caso Lei ha commesso un banale errore che non era suscettibile di incidere sulla determinazione dell’imponibile dovuto o sull’imposta, quindi, a mio avviso, sempre che Lei abbia emesso la fattura corretta entro i termini previsti dall’articolo 21, comma 4, del DPR 633/1972, l’errore non dovrebbe essere sanzionabile a norma dell’articolo 6, comma 5-bis, del decreto legislativo 472/1997 (“Non sono inoltre punibili le violazioni che non arrecano pregiudizio all’esercizio delle azioni di controllo e non incidono sulla determinazione della base imponibile, dell’imposta e sul versamento del tributo”).

Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu

Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome

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