DOMANDA
Ho da poco aperto partita Iva. In data 26 maggio ho emesso una fattura (la numero 3) per un colloquio psicologico ad una paziente. In data 7 giugno lei ha fatto un bonifico però pagandomi in totale 4 sedute. È possibile fare una fattura delle restanti 3 sedute datata 7 giugno? In data 8 giugno però ho emesso un’altra fattura (la numero 4) per cui quella del 7 giugno sarebbe la fattura numero 5. Si può non seguire la progressione? Perché verrebbero così invertite.
Martina Nicoli
RISPOSTA
La data con cui deve essere emessa la fattura è quella in cui Lei ha ricevuto il pagamento, e quando le transazioni avvengono a mezzo sistema bancario questa data potrebbe essere leggermente diversa da quella in cui la sua cliente ha effettuato il pagamento. Quindi potrebbe anche essere accaduto che la data in cui la sua banca ha contabilizzato l’operazione sia l’8/6, e questa dovrebbe essere la data della fattura. Se così non fosse, potrebbe emettere la fattura con data 7 giugno e con numero 1/A, ossia utilizzando un’altra numerazione (quindi un secondo registro sezionale IVA), ed in questo caso la condotta sarebbe formalmente e sostanzialmente corretta. Se Lei emettesse la fattura con data 8/6 avendola incassata il 7, o se lei emettesse la fattura con data 7/6 e con progressivo 5 (quindi successivo a quello di una fattura emessa in data successiva) avrebbe commesso una infrazione formale, che a mio avviso non dovrebbe essere sanzionabile, perché in ogni caso la fattura sarebbe stata emessa entro i 12 giorni previsti dall’articolo 21 del DPR 633/1972. Purtroppo non mi risultano precedenti orientamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome