DOMANDA
Abbiamo una piccola officina meccanica, ci siamo accorti che due fatture emesse a clienti privati in data 8 e 15 settembre 2022 sono state scartate per codice fiscale errato. Purtroppo non riusciamo a rintracciare le persone per farci dare quelli corretti. Come possiamo risolvere? Quali sono le eventuali conseguenze, salterebbero i numeri di protocollo 25 e 33? Non sappiamo proprio come risolvere.
RISPOSTA
Purtroppo non c’è modo di inviare una fattura col codice fiscale errato. Immagino che le fatture siano state contabilizzate e sia stata considerata a debito anche la relativa IVA. Se così fosse potrebbe annotare le fatture sui suoi registri e fare confluire imponibile ed IVA in dichiarazione annuale. Vi sarebbe una discrasia tra le fatture emesse quali risultano al SDI e le fatture da lei annotate, ma in caso di controllo lei potrebbe eccepire che, pur esistendo la violazione della omessa fatturazione, lei ha comunque adempiuto agli obblighi di registrazione e versamento. Tra l’altro il controllo formale del codice fiscale a monte non le risolverebbe il problema, perché il SDI controlla la esistenza del codice fiscale in anagrafe tributaria, non la sua coerenza col chi è indicato come destinatario della fattura. In alternativa, potrebbe registrare nel giorno della effettuazione della operazione un corrispettivo (art.22 DPR 633/1972). Nessuna delle due soluzioni proposte risolve formalmente il problema, ma quanto meno ogni eventuale contestazione diventerebbe di natura formale e potrebbero non essere applicate sanzioni.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome