DOMANDA
Ho una Srls che opera nel digital marketing. L’altra sera la cassiera al ristorante mi ha richiesto il codice univoco per la fattura. Io ho fornito Pec, nome della società, sede legale e partita Iva. Non ha potuto farmi la fattura, quindi mi ha rilasciato classico scontrino. Perché non mi ha fatto la fattura? Gli alberghi invece me l’hanno fatta senza codice univoco. In questo caso posso fare il codice univoco unicamente per le mie spese cioè i costi e continuare a fare le ricevute fiscali compilate a mano per I miei clienti?
Sharob Bari
RISPOSTA
Ciascun titolare di partita Iva può scegliere se ricevere le fatture elettroniche attraverso un canale telematico dedicato oppure tramite posta elettronica certificata.
Il canale telematico (a cui corrisponde il c.d. indirizzo telematico) può essere “predefinito” mediante, registrazione nel portale Fatture & Corrispettivi, ed in questo caso chi emette la fattura elettronica deve indicare nel campo codice destinatario 7 zeri e il Sistema di interscambio inoltrerà la fattura all’indirizzo telematico corrispondente alla partita IVA che ha effettuato la registrazione. Se il canale telematico non è “registrato” (quindi non è “predefinito”) nella fattura elettronica andrà indicato il codice destinatario, in quanto il sistema di interscambio non è in grado di associarlo alla partita IVA; sarà poi il titolare del canale telematico – cioè il provider con cui ha stipulato il contratto per la gestione del portale delle fatture elettroniche – che provvederà a metterle a Sua disposizione.
Se Lei non ha stipulato un contratto di gestione del portale fatturazione elettronica con un provider, le fatture elettroniche possono essere trasmesse e ricevute a mezzo posta elettronica certificata. In ogni caso le fatture elettroniche emesse e ricevute sono visibili nella sua area web Fatture & Corrispettivi, a cui è possibile accedere previa autenticazione e stipula di un accordo di servizio con l’Agenzia delle Entrate per la consultazione e/o conservazione delle fatture elettroniche, nonché di altri servizi.
Quindi la giustificazione che le hanno dato (di non poter emettere la fattura perché non ha fornito il codice destinatario) non è corretta.
Il codice destinatario identifica è il canale di ricezione delle fatture elettroniche. Per la trasmissione delle fatture elettroniche emesse può utilizzare i canali che ritiene opportuno (Pec, agenzia Entrate, provider, etc.). Lei potrà continuare a fare a mano ricevute fiscali sino al 31 dicembre prossimo solo se nell’anno 2018 ha avuto un volume d’affari non superiore a 400 mila Euro. In ogni caso, dal primo gennaio prossimo, i corrispettivi dovranno essere obbligatoriamente certificati o da fattura elettronica, o da “documento commerciale” emesso da appositi apparati chiamati “registratori Telematici” oppure generate con una app messa gratuitamente a disposizione dell’agenzia delle Entrate, e trasmessi quotidianamente all’Agenzia delle Entrate. (Vedi la guida dell’agenzia delle Entrate)
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile inviare le proprie domande a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome