DOMANDA
Il giorno 02 gennaio 2023 ho creato e inviato alla PA due fatture elettroniche con il numero 001/2022 e 002/2022. Le fatture risultano state implicitamente accettate per decorrenza dei termini. Oggi mi contatta informalmente la funzionaria della PA destinataria che mi ha fatto notare l’errore commesso circa la numerazione delle due fatture trasmesse, ho risposto di essermi accorto della svista e di aver nel frattempo emesso la fattura numero 003/2023. Ora, secondo la funzionaria, sarebbe meglio che io emetta due note di credito per le fatture in questione e quindi le trasmettessi nuovamente con la numerazione corretta mentre invece, secondo me, l’errore è meramente formale senza conseguenza alcuna. Potrei conoscere il suo parere in proposito?
RISPOSTA
Pur essendo la numerazione delle sue fatture atipica, non esistono i presupposti per cui sia considerata errata. Infatti la numerazione, a norma dell’articolo 21, comma 2, lettera b) del DPR 633/1972, deve essere progressiva ed idonea a contraddistinguere la fattura in maniera univoca, ovviamente nell’ambito dello stesso anno. Emettere le fatture con una numerazione che contiene due cifre separate da un delimitatore è nella facoltà dell’emittente, e il significato che si intende attribuire ai valori inseriti dopo il carattere di delimitazione è relativo e non assoluto. In sostanza, emettere una fattura n. 1/2022 non vuol dire che la fattura è la numero 1 del 2022, perché la data di emissione è contenuta in un altro campo. Quindi, a mio avviso, può lasciare stare le cose come stanno in quanto non ha commesso alcun errore (giuridicamente parlando).
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome