DOMANDA
Buongiorno,
sono un vostro lettore vorrei inviare il seguente quesito. Sono nel regime forfettario e anche se non sono obbligato emetto e ricevo fatture elettroniche. Nel mese di ottobre ho emesso una fattura elettronica, la numero 63, con imposta di bollo perché di importo maggiore a 77,47 euro, mi sono accorto che ho commesso un errore e l’ho annullata con nota di credito numero 64. Ho provveduto ad emettere una nuova fattura corretta la n. 65. Adesso l’Agenzia delle Entrate mi ha applicato l’imposta di bollo su tutti e tre i documenti. È corretto? Oppure devo pagare solo sulla fattura numero 65?
Gabriele Lancia
RISPOSTA
Per le “fatture, note, conti e simili documenti, recanti addebitamenti o accreditamenti” la tariffa art.13 al DPR 642/1972 prevede l’assoggettamento al bollo sin dall’origine, se di importo superiore a € 77,47 e se non emesse in relazione a documenti assoggettati ad imposta sul valore aggiunto (che sono esenti in modo assoluto ai sensi della tabella Articolo 6). Il che esclude che l’Agenzia delle Entrate possa indagare sulle ragioni che hanno determinato l’errore sulla fattura originaria (e quindi sulla opportunità di emettere la nota di credito), che pertanto ai fini dell’imposta di bollo sono considerati come documenti distinti ed autonomi. Quindi, l’imposta di bollo è dovuta non in funzione della loro esistenza “logica” ma “fisica”.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome