DOMANDA
Ho emesso in data 30 aprile 2021 una fattura elettronica ad un comune, ma erroneamente non ho indicato il CUP. Le chiedo se dal suo punto di vista sia più opportuno emettere una nota di credito relativa la fattura emessa e dunque, successivamente, emetterne una ulteriore, oppure attendere nei 15 giorni il rifiuto da parte della PA e procedere all’integrazione di quella emessa in data 30 aprile 2021. Inoltre vorrei chiederle se nel secondo caso, quindi integrazione della fattura originaria del 30 aprile 2021, devo “riemetterla” indicando esattamente la stessa data e lo stesso progressivo (quindi “forzando” il sistema di fatturazione indicando nuovamente la data del 30.04.2021 ed il progressivo già impiegati nella precedente fattura quella poi rifiutata).
Stefano Ippolito
RISPOSTA
Ritengo che se Lei emettesse la nota di credito anche prima del riscontro della PA non dovrebbe esservi alcun problema, sia nel caso che le pervenisse un rifiuto, sia in caso che le pervenisse una accettazione espressa o tacita per decorrenza termini (15 giorni). In caso di riemissione della fattura le suggerisco di attribuirle un nuovo numero e una nuova data (ma se la riemettesse entro il 12 maggio la data potrebbe essere sempre quella del 30 aprile), considerato che la precedente fattura, sia pure stornata, è comunque un documento che va annotato e conservato.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome