DOMANDA
La nostra è una piccola società commerciale che fa B2B, quindi con una clientela composta esclusivamente da partite Iva e registra circa un 6/800 fatture attive e circa un 4/500 fatture passive in un anno.
Siamo in regime di contabilità ordinaria e la medesima è gestita internamente dalla nostra amministrazione.
Ci rivolgiamo quindi cortesemente al vostro parere di esperti, in quanto volevamo capire quali possono essere le limitazioni ed i possibili problemi qualora si decida di non ricorrere ad un intermediario nella gestione della fatturazione elettronica e se secondo voi è una scelta corretta.
Antonio Iannino
RISPOSTA
Il ricorso ad un intermediario per la gestione del rapporto col Sistema di Interscambio non è necessario in linea di principio. L’unica riflessione che siete tenuti a fare è che il servizio gratuito offerto dall’Agenzia delle Entrate non è stato ideato per soddisfare le esigenze di contribuenti di medio/grandi dimensioni.
A mio modesto avviso la gestione delle fatture elettroniche tramite pec non mi sembra il massimo in termini di efficienza, soprattutto perché la notifica degli esiti delle fatture emesse e la ricezione di quelle di acquisto genererebbero più di un migliaio di messaggi per ciascun anno che si confonderebbero con eventuali altri, tra cui potrebbero esserci anche notifiche, avvisi di accertamento, preavvisi di irregolarità, etc., e, più in generale, atti di rilevante interesse per la vita della vostra azienda, che io ritengo meritevoli di maggiore attenzione ed individuazione.
Questa è la mia opinione, ma nulla toglie che ciò che mi appare come criticità non lo sia anche per Voi.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile inviare le proprie domande a: esperto@agendadigitale.eu