DOMANDA
Mi sono accorta di non aver registrato delle fatture fornitori al 31 dicembre. Ho già inviato la dichiarazione Iva compilando anche il quadro VP contenente la periodica del quarto trimestre 2020. Ho versato più del dovuto. Cosa mi conviene fare? Lascio così la periodica e faccio correttiva Iva nei termini? Quali sanzioni devo pagare?
Giulia Cappelli
RISPOSTA
Per le fatture di acquisto ricevute nell’anno 2020 il diritto alla detrazione può essere esercitato, al più tardi, entro il termine di presentazione della dichiarazione IVA annuale 2020, ossia attualmente il 30 aprile 2021. La procedura da seguire è quella suggerita dall’Agenzia delle Entrate con la Circolare 17/01/2018 n. 1, paragrafo 1.4: “Merita sottolineare che, ai fini della detrazione dell’imposta, una fattura di acquisto ricevuta nell’anno 2018 (e relativa, ad esempio, ad un acquisto di beni consegnati nel 2017) potrà essere annotata in contabilità, al più tardi, entro il 30 aprile 2019 (termine di presentazione della dichiarazione IVA relativa all’anno 2018); qualora la registrazione di tale documento avvenga nei primi quattro mesi del 2019, essa dovrà essere effettuata in un’apposita sezione del registro IVA degli acquisti relativo a tutte le fatture ricevute nel 2018, al fine di evidenziare che l’imposta – non computata nelle liquidazioni periodiche IVA relative al 2019 – concorre alla determinazione del saldo della dichiarazione annuale IVA relativa all’anno 2018.” Quindi la liquidazione periodica resta invariata e la presentazione della dichiarazione IVA correttiva nei termini non determina fattispecie sanzionabile.
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Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome