Esperto risponde

Il codice CIG errato o mancante causa di rifiuto della fatturaPA

Pubblicato il 27 Mag 2019

Salvatore De Benedictis

dottore commercialista

split payment

DOMANDA

Il nuovo responsabile dell’ufficio ragioneria è del parere che le fatture elettroniche sprovviste del codice CIG e/o riportanti un codice CIG errato sono da rifiutare a prescindere che, per il resto, la fattura sia corretta e dovuta.

Il precedente responsabile dell’ufficio ragioneria era del parere completamente opposto. Per quest’ultimo le fatture elettroniche corrette e dovute anche se sprovviste o riportanti un codice CIG errato non vanno assolutamente rifiutate e, anzi dopo un eventuale tentativo con la ditta per la correzione del codice, vanno comunque pagate entro la scadenza.

Ivan Bicego

RISPOSTA

Premesso che la indicazione del CIG è obbligatoria, attualmente la Legge non ha regolamentato le ipotesi in cui la P.A. può rifiutare la fattura elettronica ricevuta.

L’articolo 15-bis del D.L. 119/2018 ha inserito nell’articolo 1, comma 213, della Legge 244/2007, la lettera g-ter), con cui viene autorizzato Il Ministro della Economia e delle Finanze a regolamentare “le cause che possono consentire alle amministrazioni destinatarie delle fatture elettroniche di rifiutare le stesse, nonché le modalità  tecniche con le quali comunicare tale rifiuto al cedente/prestatore, anche al fine di evitare rigetti impropri e di armonizzare tali modalità  con le regole tecniche del processo di fatturazione elettronica tra privati.”

Ritengo che la corretta indicazione del CIG nella fattura, oltre ad una precisa disposizione di Legge,  risponda agli obiettivi di razionalizzazione e di efficienza che si è posto il legislatore con l’emanazione del D.M. 55/2013, per cui vi è più di una ragione per ritenere che la fattura elettronica priva del riferimento al CIG possa essere ritenuta non corretta. Ne consegue che, rebus sic stantibus, il rifiuto potrebbe essere considerato non solo coerente con l’impianto normativo, ma anche opportuno sotto il profilo pratico, perché una volta accettata la fattura (anche per decorrenza termini) vedo complessa e non sicura qualsiasi forma di regolarizzazione in contraddittorio col fornitore.

Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile inviare le proprie domande a: esperto@agendadigitale.eu

Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome

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