DOMANDA
È possibile il 29 aprile 2023 emettere una fattura elettronica con data 30 marzo 2023? Le chiedo questo perché abbiamo emesso una fattura per dei lavori con un importo non corretto (ci è stato comunicato errato dai tecnici del cliente), e per una ragione di pratica la nuova fattura con l’importo corretto dovrebbe riportare la data del 30 marzo. Ci sono nel caso sanzioni o more da pagare?
RISPOSTA
Il SDI non effettua controlli sulla retrodatazione della fattura elettronica; quindi, Lei può emettere in data 29 aprile 2023 (o successiva) una fattura datata 30 marzo 2023. A meno che non sia stato effettuato il pagamento, non sembra esservi ragione – quanto meno per quello che mi è dato desumere dalla sua richiesta – che Lei emetta la fattura con data 30 marzo 2023 solo perché quella errata ha data 30 marzo 2023; le potrebbe emettere una nota di credito con data odierna, spiegando le ragioni dell’annullamento e indicando nel blocco 2.1.6 (DatiFattureCollegate) gli estremi del documento che si intende annullare e riemettere la fattura corretta con data attuale.
Qualora invece Lei fosse costretto ad emettere la fattura con data di emissione anteriore di oltre 12 giorni rispetto a quella di trasmissione al sistema di interscambio sarà soggetto alle sanzioni previste dall’articolo 6 del Decreto legislativo 471/1997. Per una analisi dettagliata può leggere
Omissioni e ritardi nella fatture elettroniche: sanzioni con “doppio binario” – Agenda Digitale
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome