esperto risponde

Libro giornale e libro inventari, come assolvere l’imposta di bollo

Analizziamo come si assolve il bollo sul libro giornale e sul libro inventari conservati ai sensi del DM del 17 giugno 2014

Pubblicato il 10 Feb 2023

Salvatore De Benedictis

dottore commercialista

fatturazione elettronica

DOMANDA

Il libro giornale tenuto e conservato in formato digitale è soggetto all’assolvimento di un’imposta di bollo pari a 16 euro ogni 2500 registrazioni o frazioni di esse per le società di capitali. Le 2500 registrazioni si intendono per anno di competenza oppure con riguardo anche a più anni? La risoluzione numero 85 del 2002 dell’Agenzia delle Entrate aveva chiarito che l’imposta di bollo va assolta sulle pagine effettivamente utilizzate in caso di stampa cartacea. È possibile applicare tale tesi anche in caso di stampa digitale e quindi pagare 16 euro per 2500 registrazioni anche se derivanti dalla sommatoria di registrazioni effettuate in diversi anni?

RISPOSTA

L’assolvimento del bollo sui libri assoggettati a conservazione sostitutiva a norma del D.M. 17/6/2014 avviene con lo stesso criterio utilizzato nella tradizionale stampa cartacea, con la sostituzione dei parametri di calcolo per il bollo. Quindi le 2500 registrazioni si intendono in valore assoluto e non in relazione a ciascun anno. Ossia se per l’anno 2021 ho 1000 registrazioni ed ho pagato l’imposta di bollo nella misura di 16 Euro, questo mi copre sino all’anno in cui supero le 2500 registrazioni, in cui pagherò di nuovo il bollo azzerando il relativo conteggio delle registrazioni ed iniziandolo di nuovo, e così via. L’agenzia delle Entrate, con la Risoluzione 161/E del 9 luglio 2007, ha chiarito che “…per registrazione deve intendersi ogni singolo accadimento contabile, a prescindere dalla righe di dettaglio Dunque, se si guarda al libro degli inventari per accadimento contabile deve intendersi la registrazione relativa a ciascun cespite, – nonché la registrazione della nota integrativa – mentre per il libro giornale il concetto di registrazione va riferito ad ogni singola operazione rilevata in partita doppia, a prescindere dalle righe di dettaglio interessate”. La spiegazione data dall’Agenzia delle Entrate non eccelle in quanto ad esaustività, però seguendola alla lettera, per “ciascun cespite” potrebbe intendersi ogni riga di inventario, mentre è chiaramente indicato la nota integrativa conti per una registrazione. Per quanto riguarda il libro giornale, per registrazione deve intendersi un articolo di partita doppia, indipendentemente dal numero di righe in esso contenute..

Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu

Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome

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