DOMANDA
È obbligatorio accettare le fatture in contabilità emesse da un concessionario di servizi (nel mio caso la TIM) il quale indica sulle fatture il CIG riferito al vecchio affidamento e quindi sbagliato e non al nuovo?
Rosa Maria Prete
RISPOSTA
L’obbligo di indicazione del CIG/CUP è normato dall’articolo 25, comma 2, del D.L. 66/2014, che così dispone:
“Al fine di assicurare l’effettiva tracciabilità dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, le fatture elettroniche emesse verso le stesse pubbliche amministrazioni riportano:
- il Codice identificativo di gara (CIG), tranne i casi di esclusione dall’obbligo di tracciabilità di cui alla legge 13 agosto 2010, n. 136;
- il Codice unico di Progetto (CUP), in caso di fatture relative a opere pubbliche, interventi di manutenzione straordinaria, interventi finanziati da contributi comunitari e ove previsto ai sensi dell’articolo 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3″.
Attualmente le PA non sono soggette a rispettare una casistica predefinita per il rifiuto delle fatture elettroniche, quindi Lei può rifiutare la fattura in quanto non conforme al precetto normativo. Evidenzio che l’articolo 15-bis del D.L. 119/2018 ha inserito nell’articolo 1, comma 213, della Legge 244/2007, la lettera g-ter), con cui viene autorizzato Il Ministro della Economia e delle Finanze a regolamentare “le cause che possono consentire alle amministrazioni destinatarie delle fatture elettroniche di rifiutare le stesse, nonché le modalità tecniche con le quali comunicare tale rifiuto al cedente/prestatore, anche al fine di evitare rigetti impropri e di armonizzare tali modalità con le regole tecniche del processo di fatturazione elettronica tra privati”.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile inviare le proprie domande a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome