DOMANDA
Un cliente ha emesso una fattura in data 31 marzo 2024 ma l’ha inviata allo sdi il 10 aprile 2024: l’Iva da versare in questo caso rientra nel primo o nel secondo trimestre? Il gestionale considera l’Iva nel secondo trimestre in modo automatico: è corretto oppire l’Iva deve rientrare nel primo trimestre e quindi devo far coincidere la data di registrazione e di emissione?
La ditta è individuale e semplificata: se ha emesso la fattura di dicembre 2024 con data ricezione 8 gennaio 2025 l’Iva in questo caso rientra a dicembre?
RISPOSTA
Se il suo cliente ha emesso e trasmesso una fattura datata 31 marzo 2024 in data 10 aprile 2024, l’IVA è dovuta nel periodo di liquidazione che include il mese di marzo, quindi il primo trimestre 2024. Questo criterio vale anche per la fattura datata dicembre 2024 ma trasmessa al SDI nel mese di gennaio 2025, per cui l’IVA è dovuta con la liquidazione che include il mese di dicembre. Il principio generale che regola la nascita del debito per IVA è quello di effettuazione della operazione, ai sensi dell’articolo 6 del DPR 633/1972, e precisamente del
- quarto comma, secondo cui la emissione della fattura determina il momento di effettuazione della operazione
- quinto comma, che così dispone “L’imposta relativa alle cessioni di beni ed alle prestazioni di servizi diviene esigibile nel momento in cui le operazioni si considerano effettuate secondo le disposizioni dei commi precedenti”.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome