Il comma 58 dell’articolo 1, Legge 190/2014, prevede che “i soggetti in regime forfetario non addebitano l’Iva in rivalsa né esercitano il diritto alla detrazione dell’imposta assolta, dovuta o addebitata sugli acquisti nazionali, comunitari e sulle importazioni”. I predetti soggetti sono altresì esonerati dall’obbligo di emissione della fattura elettronica ai sensi del comma 3 dell’articolo 1 del Decreto legislativo 127/2015.
Il tema solleva però alcune domande dei nostri lettori. Per esempio di casi di fornitori che pure facendo addebitare l’Iva non fanno fattura elettronica, dicendo di essere in regime forfettario.
Ecco un esempio:
Regime forfettario e pagamento IVA in fattura
DOMANDA
Sto effettuando ristrutturazione straordinaria dell’alloggio. La ditta ha emesso tre fatture cartacee a titolo di acconto. Quando mi sono state consegnate tali fatture, ho domandato al geometra che segue i lavori come mai non fosse stata emessa fattura elettronica e, non molto sicuro di ciò che sta risponde mi dice: la ditta è in regime forfettario. Mi informo in merito e scopro che chi è a regime forfettario non deve indicare l’Iva in fattura (perché non la paga e non la scarica).
Mi chiedo quindi come mai me la stia facendo pagare. A parer mio è una tentata truffa. In più non indica l’articolo in fattura che rende noto la sua posizione fiscale ovvero di “forfettario”. Io ho effettuato i bonifici per detrazione indicando quel numero di fattura (fatta con un blocchetto fatture cartaceo). Come posso muovermi per evitare di essere ingannata? E se non fosse in regime forfettario non avrebbe l’obbligo di darmi fattura elettronica? Nella prima infatti mi ha inserito la marca da bollo. In quelle successive no. Ma in tutte e tre è stata indicata l’Iva.
Come mi consiglia di agire, visto che purtroppo devono ancora finire metà dei lavori in casa?. E cosa converrebbe fare visto che nei bonifici già fatti è stato indicato quel numero di fatture ? Avrò problemi con la detrazione? Loro possono “strappare” le fatture e rifarle incassandosi l’Iva da me versata?
Rossella Caridi
RISPOSTA
Quindi, delle due, l’una: o il suo fornitore è in regime forfetario, e non dovrebbe esporre l’Iva ed è esonerato dall’obbligo di fatturazione elettronica, oppure non è in regime forfetario, deve applicare l’IVA e deve emettere fattura elettronica.
Il provvedimento 89757 del 30 aprile 2018 del Direttore dell’Agenzia delle Entrate prevede che nella ipotesi di fattura elettronica emessa nei confronti di un privato non titolare di partita Iva, il cedente le consegni una copia analogica o digitale della fattura elettronica, e la informi che il documento è messo a disposizione nell’area riservata del sito web dell’Agenzia delle Entrate, accessibile mediante credenziali Entratel/fisconline.
Quindi potrebbe essersi verificato che la fattura elettronica sia stata emessa e lei non ne è al corrente. Le suggerisco innanzitutto di stipulare immediatamente – ove non l’avesse già fatto – apposita convenzione con l’Agenzia Entrate entro il prossimo 31 ottobre per usufruire del servizio di consultazione delle fatture elettroniche, così potrà verificare il comportamento tenuto dal suo fornitore e controllare se sia stata emessa o meno la fattura elettronica. In esito a tale indagine potrà decidere quali condotte tenere per la tutela dei suoi diritti.
(Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile inviare le proprie domande a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome)
Regime forfettario 2020
Nella bozza della Legge di bilancio 2020, approvata a ottobre 2019, emergerebbe la previsione di un ritorno a un regime analitico invece che forfettario per i piccoli soggetti IVA. I contribuenti quindi sembra che saranno tenuti alla contabilizzazione dei costi.