DOMANDA
Avendo noi come azienda circa 150 fatture elettroniche di acquisto ogni mese, abbiamo concordato di utilizzare la data di fine mese per registrarle. La mia domanda è la seguente: siamo obbligati a seguire l’ordine cronologico di ricezione per la registrazione?
Abbiamo pareri contrastanti dei nostri commercialisti; alcuni sostengono che nonostante noi utilizziamo la data del fine per registrare, siamo comunque obbligati a seguire l’ordine cronologico, altri invece sostengono che utilizzando il fine mese, questa regola decada.
Alice Tavani
RISPOSTA
La sua domanda richiede una essenziale distinzione tra annotazioni sui registri IVA e registrazioni sul libro giornale.
Ai fini IVA l’articolo 25 del DPR 633/1972 prescrive che “Il contribuente deve annotare in un apposito registro le fatture e le bollette doganali relative ai beni e ai servizi acquistati o importati nell’esercizio dell’impresa, arte o professione … anteriormente alla liquidazione periodica nella quale è esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta e comunque entro il termine di presentazione della dichiarazione annuale relativa all’anno di ricezione della fattura e con riferimento al medesimo anno. Dalla registrazione devono risultare la data della fattura o bolletta, la ditta, denominazione o ragione sociale del cedente del bene o prestatore del servizio, ovvero il nome e cognome se non si tratta di imprese, società o enti, nonché l’ammontare imponibile e l’ammontare dell’imposta distinti secondo l’aliquota”. Quindi ai fini IVA non esiste un obbligo di indicazione nelle annotazione della data di registrazione del documento, è solo indicato il termine entro cui la detrazione può essere operata, per cui la registrazione cronologica non è obbligatoria.
Ai fini delle imposte dirette, l’articolo 22 del DPR 600/1973 (Tenuta e conservazione delle scritture contabili) richiama le norme del Codice Civile, il cui articolo 2216 prescrive che “Il libro giornale deve indicare giorno per giorno le operazioni relative all’esercizio dell’impresa”. Sotto un profilo squisitamente pratico la registrazione delle fatture tutte a fine mese non pone problemi sostanziali, perché i dati contabili risultano comunque corretti, ma non c’è dubbio che tale modus operandi non rappresenta certamente un sistema di “ordinata contabilità” prescritta dall’articolo 2219 del Codice Civile.
Non sono in condizione di esprimere quindi un giudizio prognostico circa la possibilità che la condotta da lei indicata sia suscettibile o meno di censura da parte dell’amministrazione finanziaria, ovvero quale possa essere la valutazione del Giudice in caso estremo e, ovviamente non auspicabile, di assoggettamento ad una procedura concorsuale. Mi permetto quindi di suggerirle di registrare le fatture di acquisto sul libro giornale “giorno per giorno”, come prescrive il Codice Civile, tenendo ovviamente conto del margine temporale (massimo 60 giorni) che la prassi concede come termine per l’aggiornamento delle scritture contabili.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile inviare le proprie domande a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome