DOMANDA
Ho acquistato presso una cartoleria del materiale richiedendo la fattura. Non avendo il negoziante la possibilità di emetterla al momento, mi ha detto che pagando con il POS l’avrei ricevuta a breve. Non mi ha però rilasciato nessuno scontrino dicendomi che da quando esiste l’invio della fattura elettronica, si opera in questo modo e che la ricevuta del POS “funge da scontrino”. È una procedura corretta?
RISPOSTA
La risposta che le hanno dato è parzialmente corretta. Non è il pagamento a mezzo POS che obbliga il commerciante al minuto ad emettere la fattura, bensì la richiesta fatta dell’acquirente, a norma dell’articolo 22 del DPR 633/1972. La ricevuta POS non funge da documento commerciale (chiamato ancora comunemente “scontrino”), tutt’al più, qualora contenesse le indicazioni previste dall’articolo 21, comma 4, lettera a) del DPR 633/1972 (ossia la indicazione della data, le generalità del cedente, del cessionario e dell’eventuale incaricato del trasporto, nonché la descrizione della natura, la qualità e della quantità dei beni ceduti o dei servizi prestati) potrebbe essere considerato documento idoneo per permettere la c.d. fatturazione differita, ossia la emissione della fattura con riferimento al predetto documento, entro il giorno 15 del mese successivo alla effettuazione della/e operazione/i. Se invece la ricevuta del POS (come ritengo) non dovesse contenere le predette informazioni, il commerciante al minuto dovrà emettere la fattura (definita “immediata”), se è stata da Lei richiesta non oltre il momento dell’acquisto, entro 12 giorni dalla data della operazione. La emissione della fattura immediata esonera il commerciante al minuto dalla emissione del documento commerciale
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome