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Scontrino parlante, come fare la conservazione



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Vediamo in che modo gestire la conservazione dei corrispettivi digitali con “scontrino parlante”

Pubblicato il 18 dic 2023

Salvatore De Benedictis

dottore commercialista



fattura elettronica europea
fattura elettronica europea

DOMANDA

Utilizzo un registratore di cassa per la generazione di scontrini “parlanti” (visite mediche per rinnovo patente), a fine giornata l’apparecchio invia i corrispettivi ad AdE e Sistema TS. La procedura per il suddetto invio è preceduta dalla generazione di un “rapporto” chiamato gergalmente “chiusura”. Quali sono gli obblighi dell’esercente relativi a questa “chiusura”? La devo conservare? Se sì, con quale modalità? Il fatto che gli scontrini siano “parlanti”, non mi agevola in nessun modo sulla conservazione? Grazie in anticipo per la risposta.

RISPOSTA
Il registratore telematico memorizza il dettaglio delle operazioni (c.d. giornale di fondo) e trasmette quotidianamente i totali delle operazioni effettuate mediante un file in formato xml. Nel suo caso, il registratore telematico dovrebbe (uso il condizionale perché non conosco il suo sistema) trasmettere periodicamente i dati anche al Sistema TS. Il GIORNALE DI FONDO è memorizzato nella c.d. memoria permanente di dettaglio del registratore telematico. Nel suo caso, quindi, lo scontrino “parlante” è memorizzato nel suo RT. Come previsto dalle “Specifiche tecniche per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri di cui all’art. 2, comma 1, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127” :

  • la memoria permanente di dettaglio, che ha funzione di giornale di fondo e contiene i dati analitici di ciascuna operazione effettuata, incluse anche le informazioni delle avvenute trasmissioni, è denominata “dispositivo-giornale di fondo elettronico” (DGFE);
  • ll DGFE assicura idonei livelli di garanzia fiscale e a tal fine è realizzato su idoneo mezzo fisico che garantisce l’inalterabilità dei dati registrati nelle normali condizioni di impiego, anche al di fuori del contesto del Registratore Telematico;
  • nella situazione di prossimo esaurimento della capacità della memoria permanente di riepilogo e di dettaglio (non oltre il 90% della capacità stessa), è fornita idonea segnalazione all’utilizzatore del Registratore Telematico;
  • al completamento della memoria permanente di riepilogo e di dettaglio il Registratore Telematico interrompe l’esecuzione delle funzioni a valenza fiscale, ma comunque consente la lettura e il trasferimento del contenuto della predetta memoria nel formato xml e secondo le informazioni contenute nel documento “Allegato – tracciato DGFE – Memoria fiscale”. Quindi la conservazione del giornale di fondo è una funzionalità “nativa” del registratore telematico, il cui firmware ne consente in maniera permanente la consultazione e le specifiche tecniche prevedono che “Una volta esaurite o sostituite, le memorie permanenti di riepilogo e di dettaglio devono essere conservate per il periodo previsto dall’articolo 2220 del codice civile”. Con cadenza giornaliera i registratori telematici provvedono alla trasmissione dei DATI RIEPILOGATIVI DELLE OPERAZIONI EFFETTUATE al sistema di interscambio, in un file in formato xml conforme allo standard previsto nelle relative regole tecniche. Nei modi termini di legge immagino che il suo RT trasmetta anche i aati al Sistema TS. Il comma 6-bis dell’articolo 1 del Decreto legislativo 127/2015 prevede che “Gli obblighi di conservazione previsti dall’articolo 3 del decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 17 giugno 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 146 del 26 giugno 2014, si intendono soddisfatti per tutte le fatture elettroniche nonché per tutti i documenti informatici trasmessi attraverso il Sistema di Interscambio di cui all’articolo 1, comma 211, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e memorizzati dall’Agenzia delle entrate.” Ne consegue che sin quando i dati relativi ai corrispettivi telematici saranno memorizzati dall’Agenzia delle Entrate il problema non si pone; ovviamente dovrebbe essere l’Agenzia – eventualmente – a comunicare se e quando i suddetti corrispettivi non saranno più “memorizzati”, ma anche in tale ipotesi, per quanto sopra detto, i dati restano comunque memorizzati nelle “memoria permanente” del registratore telematico. Quindi in pratica il problema della conservazione si porrà solo quando l’agenzia delle Entrate non cancellerà i dati e la memoria del suo RT sarà piena; in questo caso potrà rivolgersi al fornitore del RT o a qualsiasi professionista o software house specializzati per conservare “a norma” il contenuto del giornale di fondo memorizzato nel DGFE.

Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eumailto:esperto@agendadigitale.eu Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome

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