DOMANDA
Nell’emettere fattura differita TD24 casualmente inviata con codice TD 26, le chiedo se rischio sanzioni o se devo procedere con la rettifica e quindi con l’emissione di una nota credito.
RISPOSTA
L’errore fa apparire l’operazione come cessione di beni ammortizzabili (il cui importo alimenterebbe uno specifico campo della dichiarazione IVA annuale, per l’anno d’imposta 2023 VE40), e poiché le fatture elettroniche costituiscono base per i controlli di ADE, da ciò potrebbe derivare una non conformità tra i dati delle Fe e la successiva dichiarazione annuale, che ritengo Lei compilerà correttamente, ossia non considerando l’operazione come cessione di beni ammortizzabili. Questo potrebbe far emergere un disallineamento che potrebbe provocare ulteriori controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. Riguardo la “sanzionabilità” della condotta, ritengo che, una volta tramessa correttamente la dichiarazione IVA annuale, l’errore dovrebbe considerarsi sanato e neutralizzato, ma non sono certo che l’agenzia delle Entrate seguirà lo stesso mio ragionamento, per cui non vedo controindicazioni nel rettificare l’operazione come da Lei stesso indicato.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome