il commento

E-Fattura, quella pericolosa tentazione di una proroga per le piccole imprese

Pubblicato il 26 Lug 2018

Mara Mucci

già vicepresidente della commissione d’inchiesta sullo stato della digitalizzazione della PA nella XVII leg, informatica, resp. PA di Azione

mucci-150411105633

Pare che aleggi la proposta di stoppare l’obbligo di fatturazione elettronica per le imprese sotto i 100.000 euro. L’obbligo, per il B2B, scatterebbe infatti a inizio 2019.

A portare avanti l’istanza è un membro del Governo, il sottosegretario all’Economia Massimo Bitonci, sollecitato dal presidente di Ascom Confcommercio Padova, Patrizio Bertin.

Come dire, ci risiamo!

Si dice che le “piccole imprese trovano onerosa l’introduzione dell’obbligo”, ma io, che ne ho viste di tutti i colori, inizio a pensare che i timori siano “altri”.

Così come è stato per la proroga sulla fatturazione elettronica per la vendita di carburanti ai soggetti con partita Iva, si chiede il rinvio di un obbligo da tempo già definito. E risulta difficile pensare che le aziende non si siano già attrezzate con gli strumenti necessari. Risulta difficile soprattutto perché oggi la maggior parte del lavoro viene svolto dai commercialisti, che creano ed inviano le fatture all’agenzia delle entrate. Ed i commercialisti non fanno certo fatture cartacee! Per chi ancora non si è dotato degli strumenti gestionali necessari (immagino chi fa davvero poche fatture e tiene la contabilità in casa) sarà certo un passaggio che necessita del giusto tempo di familiarizzazione, ma non è questo un motivo sufficiente per chiedere uno slittamento dell’obbligo. A pensar male si sa, si fa peccato. E non voglio stiamo qui ad insinuare altre ragioni per l’affezione verso il vecchio e comodo sistema cartaceo.

E-fattura nei sub appalti pubblici, una proroga tira l’altra: ecco i rischi

Ma qui sovviene una riflessione.

La fatturazione elettronica è anche uno strumento di controllo dell’evasione fiscale. Le risorse per defiscalizzare sono sempre limitate, è il fatto di recuperarne dal nero atavico dovrebbe stare a cuore a tutti. Inoltre digitalizzando le fatture si possono, con buoni gestionali, anche avere informazioni aggiuntive sul proprio business. E non vorrei che anche questa iniziativa nasconda un limite di base, in questo caso politico,nel non comprendere, ancora una volta, che il digitale non è più un’opzione. È una necessità. Mettetevelo in testa politici che governate il paese!

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 2