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Fattura elettronica: come gestire l’intero ciclo con la massima attenzione alla privacy

Una tecnologia semplice e alla portata di ogni azienda permette di trasmettere e ricevere le fatture senza affidarsi ai service provider, creando un canale completamente riservato per il dialogo con il sistema di interscambio. L’intero ciclo è pertanto gestito con la massima attenzione alla privacy

Pubblicato il 31 Gen 2019

Massimo Battistella

Ceo e fondatore di StartDigit

Alessandro Benvegnu

sales director di StartDigit

fattura elettronica forfettari

Anche nell’ambito della fatturazione elettronica, la privacy occupa un posto di primo piano.

Nelle fatture elettroniche ci sono infatti molti dati sensibili per le imprese e per i professionisti: sconti, prezzi, brevetti, descrizione di brevetti o di prodotti protetti. E le stesse aziende, nel momento in cui hanno iniziato a dover fare i conti con l’obbligo scattato il primo gennaio, si sono poste il problema della riservatezza dei dati.

Tutte le questioni che adesso sono al centro del tavolo tecnico fra Garante Privacy e Agenzia delle Entrate, dopo che l’Authority presieduta da Antonello Soro ha evidenziato i rischi che derivano dall’applicazione delle norme sulla fatturazione elettronica in termini di trattamento massivo dei dati, sono note da tempo a chi lavora nel settore.

Trasformare i dati in business ma con un focus sulla privacy

Una delle cose fondamentali, per prendere decisioni di business, è l’attento ascolto del mercato. E, nel caso specifico della fatturazione elettronica, StartDigit partendo dai dubbi dei clienti ha consultato anche esperti di privacy. Un ulteriore ingrediente che abbiamo utilizzato per fare scelte strategiche è stata l’esperienza, dal momento che la nostra azienda che si occupa di digitalizzazione da oltre 20 anni. E possiede una tecnologia di smart data capture, che digitalizza qualsiasi documento (indipendentemente dal formato originario), con una serie di vantaggi: semplificazione procedure, no data entry e in genere attività a poco valore aggiunto.

Applicato alla fatturazione elettronica, consente di gestire digitalmente l’intero ciclo (partendo da ordine e ddt, documento di trasporto), e di trasformare i dati in business. Quando entriamo in un’azienda, parliamo sempre di due aspetti fondamentali: le aree in cui c’è più data entry e quelle in cui c’è più controllo sui documenti. Anche le imprese digitalizzate, di solito utilizzano un 60 -70% di fornitori, che il nostro prodotto può sempre affiancare. In pratica, possiamo digitalizzare aziende che partono da zero, o viceversa che sono avanti con la digitalizzazione ma vogliono massimizzarne i benefici.

Alla tecnologia appena descritta di smart data capture, abbiamo unito l’attenzione al tema della privacy. Risolvendolo attraverso un software che comunica direttamente con il Sistema di interscambio dell’Agenzia delle Entrate, senza che i dati passino attraverso alcun intermediario. In pratica, il software crea un canale completamente riservato per il dialogo fra azienda e SdI, sistema di interscambio. Quindi, non c’è profilazione, non è nemmeno possibile farla. Noi non riceviamo niente, è il cliente ad essere accreditato direttamente con il sistema dell’Agenzia delle Entrate.

Invoice smart assistant

Possiamo pertanto affermare che con il nostro prodotto, Invoice smart assistant (ISA), abbiamo anticipato uno dei temi che si stanno rivelando fondamentali in vista dell’obbligo scattato dal primo gennaio di quest’anno, quello della privacy appunto. Tutto quello che sta succedendo, è una conferma di quello che noi avevamo già deciso di fare dall’inizio di questo progetto.

Gli ostacoli non sono mancati, perché abbiamo dovuto fare da apripista con una soluzione che andava in direzione diversa rispetto alle tendenze del mercato a livello globale. E anche molti esperti ritenevano che solo le grandi aziende potessero accreditarsi e dialogare direttamente con lo Sdi. Noi siamo andati dritti per la nostra strada, e abbiamo messo a punto una procedura che è ormai consolidata. Può sembrare complicata, perché unisce una parte burocratica e una tecnologica, ma in realtà Startdigit l’ha resa semplice e alla portata di tutti.

Il software si inserisce nell’architettura del cliente, e diventa suo. Dialoga, previo accreditamento dell’azienda stessa, con il sistema di interscambio, invia e riceve le fatture in xml solo attraverso al canale esclusivo dell’azienda cliente. In questo modo, i dati delle fatture li conosce solo l’Agenzia delle entrate, E nessun altro. Il cliente ha un codice di accreditamento che è suo, non è di un intermediario che lo condivide con più aziende.

Il software si integra con la tecnologia di smart data capture, Pripper, sempre di StartDigit, che acquisisce documenti di qualsiasi tipo e li importa nel gestionale dell’azienda. È compatibile con qualsiasi gestionale, utilizza intelligenza artificiale. Invoice smart assistant è declinato per diverse utenze: si rivolge alle imprese, sia grandi sia di piccole dimensioni, consentendo come detto di trasmettere e ricevere le fatture senza affidarsi ai service provider. Ai commercialisti, che si accreditano con lo SdI e continuano a gestire i propri clienti senza bisogno di altri intermediari. A enti e associazioni di categoria, ai system integrator che vogliono implementare le proprie soluzioni di fatturazione elettronica.

Vogliamo anche evidenziare che non è mai troppo tardi scegliere di diventare indipendenti dagli intermediari e dai tuoi attuali provider, è possibile in qualsiasi momento – anche durante l’anno fiscale. Il passaggio è molto semplice e ce ne occupiamo interamente noi, bastano 3 step: l’installazione di I.S.A Fatture senza Intermediari, accreditamento ed aggiornamento canale preferenziale SDI. Senza complicazioni.

L’articolo è parte di un progetto di comunicazione editoriale che Agendadigitale.eu sta sviluppando con il partner Startdigit

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