L’emendamento appena approvato al decreto fiscale, dalla Commissione Finanza del Senato, e che alza la soglia di esenzione alla fatturazione elettronica potrebbe vanificarne la diffusione nel paese.
Oggi valgono circa un milione i soggetti che sono esentati dall’obbligo della fatturazione elettronica. Con l’aumento della soglia arriveremmo ad almeno 2 milioni se non di più, includendo le partite Iva in regime speciale.
- Quindi primo problema…Che senso può avere la fattura elettronica se circa metà del Paese non la usa?
- Il secondo rischio che vedo è quello di un incremento dell’inefficienza del sistema in generale, perché avremo il doppio binario per la gestione delle contabilità: parte in formato elettronico e parte no.
- Terzo elemento: potrebbe aversi addirittura un aumento dell’evasione proprio da parte di quei soggetti esentati perché liberati comunque dall’obbligo dello speso metro. Come verrebbero monitorate queste attività?
Per quanto riguarda invece i medici e i farmacisti, che pure ottengono l’esenzione con l’emendamento per andare incontro ai rilievi del Garante Privacy (prima solo i piccoli lavoratori agricoli), sono d’accordo che si debba puntare a una semplificazione.
Oggi sono soggetti che già effettuano la segnalazione telematica. Con la fattura elettronica avrebbero una duplicazione di molti dati da segnalare. A questo punto la scelta dovrebbe essere quella o di eliminare la segnalazione telematica o di esonerarli dalla fatturazione elettronica. Entrambe non servono.
Per quanto riguarda invece le società dilettantistiche sportive (pure esentate con il nuovo emendamento) non mi fascerei più di tanto la testa visto i numeriche le 60-70 mila unità totali nel paese non spostano sicuramente gli equilibri economici