La scheda

Registratore telematico e utenti multicassa, le indicazioni dell’AdE

Come gestire la presenza del registratore telematico se si è un utente multicassa. Prima dell’avvio dell’obbligo di scontrino elettronico, scattato il primo luglio 2019 per i contribuenti con volume d’affari superiore ai 400.000 euro, l’Agenzia delle entrate ha tracciato la via. Ecco le indicazioni

Pubblicato il 22 Lug 2019

Nicoletta Pisanu

Giornalista professionista, redazione AgendaDigitale.eu

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Come utilizzare il registratore telematico in caso di utenti multicassa o ex GDO – Grande distribuzione organizzata. Pochi mesi prima dell’entrata in vigore dell’obbligo di emissione dello scontrino elettronico per i soggetti IVA con volume d’affari superiore ai 400.000 euro (per tutti gli altri l’obbligo scatterà dal primo gennaio 2020), l’Agenzia delle entrate ha pubblicato alcuni chiarimenti per queste particolari categorie di utenti, in relazione all’utilizzo del registratore telematico. In particolare, la nota dell’Agenzia delle entrate sottolinea le possibilità a disposizione dei grandi negozi che necessitano di più punti cassa nello stesso locale.

Registratore telematico per utenti multicassa

Per gli utenti multicassa, l’Agenzia delle entrate ha previsto due modalità. La prima è relativa a chi desidera utilizzare più server-RT in un solo negozio: questa possibilità è consentita, in un solo punto vendita si possono usare due o più server, ma è necessario che a ognuno di questi a loro volta siano collegati tre punti cassa. L’ente chiarisce che in questa situazione, le quattro cifre iniziali della matricola del registatore telematico saranno uguali per tutti gli strumenti.

Tuttavia, è possibile anche che nel proprio negozio si scelga di utilizzare un solo Server-RT e uno o diversi registratori telematici con una propria autonomia.

Il caso della Grande distribuzione organizzata

Fino al 31 dicembre 2018, il soggetto in regime di Grande distribuzione organizzata poteva utilizzare il sistema dei misuratori fiscali. Fino a quella data, questi soggetti potevano servirsi del registratore telematico come misuratori fiscali, molti registratori telematici in questo ambito sono entrati in servizio il primo gennaio 2019, per cui i corrispettivi all’entrata in vigore dell’obbligo il primo luglio venivano già emessi in modalità digitale.

Le verifiche sul registratore telematico

L’Agenzia delle entrate specifica che anche per queste categorie di soggetti tenuti all’obbligo di utilizzare lo scontrino elettronico, è necessario svolgere periodiche verifiche sia sui registratori telematici che sui server, per evitare problemi che possono precludere il corretto adempimento degli oneri fiscali.

L’Agenzia precisa che l’operatore tecnico preposto alla verifica dell’impianto può mappare tra i punti cassa del negozio un punto aggiuntivo collegato al server nel caso quest’ultimo sia in un luogo diverso dal negozio.

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