Domanda
“Optare per il “regime premiale” significa comunicare all’Agenzia delle Entrate con cadenza trimestrale i dati di tutte le fatture di vendita e di acquisto registrate, oppure trasmettere ai clienti e ricevere dai fornitori le fatture elettroniche in formato XML tramite il sistema di interscambio già in uso con la pubblica amministrazione.”
Ora, non avendo il controllo delle fatture fornitori (impossibile obbligarli alla fatturazione elettronica) non resta che trasmettere con cadenza almeno trimestrale (spero ci sia questo almeno, così si trasmettono le poche fatture ad ogni ricevimento). Detto questo, la conservazione delle fatture ricevute come si può effettuare? E’ sufficiente la trasmissione dei dati (almeno) trimestrale?
Il servizio di helpdesk di SOGEI non considera la domanda in quanto non si ritiene il destinatario e rimanda ad AGID (?). Su nessun sito ho trovato chiarimenti a riguardo.
Per quanto riesco a capire sarei obbligato ad aderire a un servizio di conservazione dei PDF che ho ricevuto solo per quelle 4/5 fatture passive che avrò! E’ allora chiaro che il servizio offerto da SOGEI non ha nessun significato – è solo l’ennesimo spreco di denaro che potrebbe essere meglio impiegato per la digitalizzazione (ad esempio una interfaccia friendly…).
Pietro Molina
Risposta
La trasmissione dei dati delle fatture ricevute non assolve anche l’obbligo di conservazione che, peraltro, è obbligatoria solo se la fattura ricevuta è una fattura elettronica e il ricevente ha deciso di trattarla come tale. Infatti, come previsto dalla Circolare 18/E del 24 giugno 2014, l’Agenzia Entrate, al punto 1.5, ha chiarito che “Il destinatario della fattura elettronica può decidere o meno di “accettare” tale processo. In particolare, qualora non lo accetti ai fini fiscali, potrà materializzare il documento – garantendone la leggibilità – invece di stabilizzarne la prova informatica attraverso un processo di conservazione elettronica”.