DOMANDA
Ho come cliente un’avvocata che emette fatture sia per privati che per il Tribunale dei minorenni. Alcune fatture elettroniche del 2017 sono state rifiutate dal Tribunale con motivazione “non presente il fascicolo”. La mia cliente ha pensato bene di portarmele in studio solo ora. Non le ho proprio contabilizzate.
Inoltre, io seguo per tutte le fatture un’unica numerazione: ossia pur avendo le fatture elettroniche una loro numerazione quando le inserisco tra quelle ai privati le rinumero. Faccio bene? Anche se poi per lo Spesometro le fatture elettroniche presentano la numerazione interna. Mi indichi la via giusta.
Grazie per la risposta.
Cordiali saluti
Roberta Scarano
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RISPOSTA
Il rifiuto da parte della Pubblica Amministrazione rende la fattura come non emessa. Nel suo caso, non avendola registrata, non è necessario operare alcun tipo di storno contabile o emissione di nota di credito.
D’altronde, ai fini IVA la eventuale fattura sarebbe assoggettata al regime dello split payment, mentre ai fini reddituali il relativo compenso si considererebbe imponibile col criterio di cassa. Da ciò che consegue che, indipendentemente dagli aspetti formali connessi alla eventuale registrazione delle fatture rifiutate, non vi sarebbe comunque alcun presupposto imponibile, né ai fini IVA né ai fini delle imposte sul reddito.
Le confermo che attribuire una numerazione progressiva unica alle fatture analogiche e alle fatture elettroniche è corretto.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile inviare le proprie domande a: esperto@agendadigitale.eu