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Fisconline, come gestire la delega a persone di fiducia: le nuove regole dell’Agenzia delle entrate

L’Agenzia delle entrate ha ampliato alle “persone di fiducia” la possibilità di accedere ai dati dell’area riservata dei contribuenti, a partire dal 23 maggio 2022: vediamo come funziona l’assegnazione della delega e la procedura per accedere

Pubblicato il 24 Mag 2022

Salvatore De Benedictis

dottore commercialista

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L’Agenzia delle Entrate estende alle persone “di fiducia” l’accesso ai dati contenuti nell’area riservata dei contribuenti. Con provvedimento n. 173217/2022 del 19 maggio 2022, con effetto dal 23 maggio 2022, l’Agenzia delle Entrate ha individuato vari profili di soggetti che potranno ricevere procura per l’accesso ai dati che si trovano nell’area riservata, prima accessibile solo con le credenziali del contribuente o dell’intermediario da lui delegato.

Questa nuove opportunità risolve il problema degli accessi ad Entratel / Fisconline, che spesso veniva affrontato da molti contribuenti semplicisticamente (ma irregolarmente) condividendo le credenziali di accesso col soggetto a cui si intendeva consentire la visione dei suoi dati fiscali. La soluzione ha il pregio di rendere trasparente il processo e di responsabilizzare il soggetto delegato. Vediamo quali sono le modalità di conferimento della delega.

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Le regole per il conferimento della delega

Il delegante può essere esclusivamente una persona fisica, e la circostanza (avvalorata anche dall’esame della modulistica) sembra escludere che la delega possa essere conferita da organismi collettivi (enti, associazioni, etc.) i quali dovranno continuare a rivolgersi agli intermediari.

La procedura oggetto del provvedimento può essere utilizzata per conferire procura a:

  • i rappresentanti, tutori e amministratori di sostegno, nominati dall’autorità giudiziaria al fine di operare a tutela o a sostegno di persone che si trovano nell’impossibilità – anche parziale o temporanea – di provvedere ai propri interessi, e i curatori speciali, nominati dall’autorità giudiziaria nei casi previsti dalla legge;
  • i rappresentanti, genitori, che esercitano la responsabilità genitoriale nei confronti di persone minorenni;
  • le persone di fiducia.

I servizi accessibili

I servizi accessibili tramite delega sono le dichiarazioni, anche precompilate, le funzioni di consultazioni e Ricerca, il Cassetto fiscale (ad eccezione della sezione in cui sono visibili le scelte “2, 5, 8 per mille”), la Fatturazione elettronica, la Stampa modelli F24, le ricevute dei pagamenti pagoPA, la lista degli invii telematici effettuati, la ricerca delle ricevute delle trasmissioni telematiche , la richiesta di reinvio delle ricevute, i documenti da prelevare, le consultazioni ipo-catastali, la Interrogazione del Registro delle Comunicazioni, le istanze, la richiesta il duplicato della Tessera Sanitaria o del tesserino di codice fiscale, le comunicazioni, gli avvisi di regolarità e irregolarità, le altre comunicazioni, i contatti, i servizi di utility e verifica, la funzione di controllo del PIN, lo stato di richiesta del certificato, il ripristino dell’Ambiente di autenticazione al servizio.

Quanto dura la delega

La durata della delega è valida solo per l’anno solare in cui è conferita; nel caso in cui il genitore abbia presentato in nome e per conto del figlio la dichiarazione dei redditi precompilata nell’anno precedente, l’accesso è possibile mediante utilizzo dello specifico servizio web disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle entrate, e se il figlio è ancora minorenne, l’accesso è autorizzato anche per l’anno corrente.

La modulistica è distinta in funzione delle tre categorie di soggetti sopra indicati, e deve essere trasmessa all’Agenzia delle Entrate mediante il servizio di on line “Consegna documenti e istanze”, oppure spedita, anche a mezzo PEC, ovvero consegnata brevi manu recandosi di persona presso qualsiasi Ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate.

Ogni persona può conferire la delega ad una sola persona, e ciascuna persona non può ricevere più di tre deleghe.

L’identificazione degli accessi

Il vecchio sistema delle credenziali di accesso con nome utente e password sta lasciando il posto a criteri di identificazione digitale, quali definiti dall’articolo 64 del C.A.D., ossia lo SPID (sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale di cittadini e imprese), con la CIE (carta di identità elettronica) e con la CNS (carta Nazionale dei servizi). E la procedura avviata dall’Agenzia delle Entrate consentirà l’accesso ai servizi esclusivamente con sistemi di identificazione digitale.

Lo SPID è un sistema di autenticazione che richiede l’intervento di un “intermediario” certificatore, cosiddetto “gestore di identità”, del quale il privato si avvale per accedere al servizio.

La procedura di accesso è molto semplice, si procede tramite una app che si installa sugli smartphones e la operatività avviene o tramite la trasmissione di codici OTP, inviati dal gestore al numero di telefono indicato dal richiedente il servizio, oppure anche tramite riconoscimento facciale qualora si disponga di smartphone con videocamera.

L’accesso tramite CIE carta di Identità Elettronica richiede la disponibilità – oltre che della carta in formato elettronico – un computer, uno smartphone o entrambi.

L’accesso tramite CNS – carta Nazionale dei servizi avviene tramite un dispositivo fisco (smart card o chiavetta) che contiene un “certificato digitale” di autenticazione personale.

Come si può ben notare, la identificazione richiede l’intervento di apparati digitali che possano offrire, in maniera fisica o logica, la possibilità di identificazione certa, ovvero contengano informazioni digitali il cui possesso è prova di identità certa.

Conclusione

Il servizio reso disponibile dall’Agenzia delle Entrate sarà certamente di grande aiuto alle persone anziane, disabili e, più in generale, a quanti potrebbero avere difficoltà di accesso ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate; infatti se da un lato è vero che la digitalizzazione offre garanzie di sicurezza e velocità, dall’altro non possiamo non considerare come la versatilità nei confronti dell’informatica non sia appannaggio di tutti i cittadini.

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