La guida

Fondo nuove competenze, ecco come fare domanda online

Il Fondo nuove competenze rimborsa fino a duecentocinquanta ore di formazione per ogni lavoratore, se il datore rimodula l’orario di lavoro entro la fine di quest’anno: la misura vuole agevolare l’adozione di nuovi modelli organizzativi delle imprese e i processi di ricollocazione dei lavoratori

Pubblicato il 17 Dic 2020

Massimiliano Arlati

ArlatiGhislandi e AG Studi e Ricerche

Luca Barbieri

ArlatiGhislandi, AG Studi e Ricerche e Assoetica

Fondo nuove competenze

Il Fondo nuove competenze consente al datore di lavoro del settore privato il diritto a beneficiare di un contributo riconosciuto per la formazione dei lavoratori durante la rimodulazione dell’orario di lavoro. Il progetto formativo sarà volto a qualificare i lavoratori sul piano professionale, agevolando sia il processo di transizione a nuovi modelli organizzativi e produttivi dell’impresa che i processi di mobilità e ricollocazione di ciascun lavoratore partecipante.

Che cos’è il Fondo nuove competenze

Con determinazione 4 novembre 2020, n. 461, l’Anpal ha approvato l’avviso volto a dare attuazione al Fondo Nuove Competenze (FNC) istituito ai sensi dell’articolo 88, comma 1 del D.L. 19 maggio 2020, n. 34 al fine di:

  • “innalzare il livello del capitale umano nel mercato del lavoro”;
  • dare la possibilità ai lavoratori di acquisire nuove o maggiori competenze professionali, perché sia in tal modo agevolato il processo di adattamento alle nuove condizioni del mercato del lavoro;
  • sostenere l’impresa ad adeguarsi a modelli organizzativi e produttivi inediti e determinati dall’emergenza epidemiologica (articolo 1, comma 1 del D.I. 9 ottobre 2020).

La citata disposizione prevede che, al fine di raggiungere tali obiettivi, possa essere stipulato un accordo di rimodulazione dell’orario di lavoro, prevedendo appunto che parte della prestazione dei lavoratori coinvolti sia dedicata allo svolgimento di un progetto formativo. Previo accoglimento dell’istanza telematica e nei limiti delle risorse stanziate, lo svolgimento di tale progetto formativo è finanziato dal Fondo in misura pari all’importo della retribuzione e della contribuzione obbligatoria di previdenza e assistenza dovute in relazione a ciascun lavoratore partecipante per la durata dell’attività di formazione . Del suddetto accordo aziendale o territoriale il progetto formativo costituisce parte integrante; esso individua, oltre alle modalità di svolgimento del percorso di apprendimento e la relativa durata, gli obiettivi:

  • d’apprendimento in termini di competenze in relazione ai soggetti destinatari del progetto;
  • concordati con i soggetti erogatori dei servizi di formazione, deducendone gli oneri.

Come funziona l’accordo di rimodulazione dell’orario di lavoro

Il citato articolo 88, comma 1 del D.L. 19 maggio 2020, n. 34 e l’articolo 2 del D.I. 9 ottobre 2020 stabiliscono che, al fine di agevolare la realizzazione delle finalità di cui alle precedenti lettere a), b) e c) nel corso degli anni 2020 e 2021, il datore di lavoro del settore privato (e le associazioni datoriali) possa stipulare con le organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale un contratto collettivo di lavoro a livello aziendale (o territoriale) (CCL) al fine di rimodulare l’orario di lavoro alla luce delle mutate esigenze organizzative e produttive, favorendo al contempo la realizzazione di percorsi di qualificazione e ri-qualificazione professionale dei lavoratori, destinando parte dell’orario di lavoro allo svolgimento di progetti formativi.

Per effetto dell’articolo 3 del richiamato D.I. 9 ottobre 2020 il CCL deve essere stipulato entro il 31 dicembre 2020 e deve contemplare la realizzazione di un progetto formativo volto a sviluppare competenze professionali, individuando i lavoratori coinvolti e il numero di ore previste per lo svolgimento del progetto formativo, considerando il già menzionato limite massimo individuale pari a 250 ore. Fermo restando quanto sopra e in considerazione delle precisazioni offerte da ultimo dall’Agenzia, nell’accordo devono dunque essere formalmente dedotti i seguenti elementi:

  • indicazione delle innovazioni di natura organizzativa, tecnologica, di processo e di prodotto ovvero eventuali servizi innovativi realizzati in risposta allo stato di crisi determinato dall’emergenza sanitaria;
  • individuazione dei fabbisogni formativi derivanti dall’introduzione del processo d’innovazione di cui alla precedente lettera a);
  • previsione di un progetto formativo strutturato sulla base delle azioni d’intervento ritenute necessarie al fine di garantire l’adeguamento delle competenze dei lavoratori in un’ottica di qualificazione (o ri-qualificazione) professionale;
  • indicazione del numero di lavoratori coinvolti nel progetto formativo e il numero di ore di lavoro complessivamente previste per la realizzazione del progetto.

Con riguardo all’accordo di rimodulazione dell’orario, gli orientamenti espressi dall’Agenzia inducono a ritenere sussista una sorta d’incompatibilità tra i periodi d’integrazione salariale e l’intervento finanziario del Fondo. Tale incompatibilità, di cui però non si rinviene traccia nella norma istitutiva del Fondo, pare valere quando il programma di formazione debba svolgersi nella medesima settimana (ovvero in più ampio periodo) nel corso della quale è stata disposta la riduzione dell’orario di lavoro e richiesto l’intervento di un trattamento d’integrazione salariale per i lavoratori coinvolti. Nonostante né il richiamato articolo 88, comma 1 del D.L. 19 maggio 2020, n. 24 né il D.I. 22 ottobre 2020 dispongano alcunché in materia, l’Agenzia ha precisato a più riprese che un lavoratore non possa essere destinatario di interventi di sostegno al reddito e al contempo essere coinvolto in attività formativa volta allo sviluppo di competenze professionali finanziata dal Fondo.

Resta in ogni caso inteso che un accordo di rimodulazione dell’orario che riguardi lavoratori “diversi” dai lavoratori beneficiari di un trattamento d’integrazione salariale dà diritto a beneficiare dell’incentivo erogato dal Fondo. Fermo restando che l’accordo di rimodulazione dell’orario di lavoro deve essere sottoscritto dalle rappresentanze sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale ovvero dalle rappresentanze sindacali di queste operanti presso il datore di lavoro, il coinvolgimento di lavoratori appartenenti alla categoria di ‘dirigente’ deve essere disciplinato mediante apposito accordo stipulato con la rappresentanza che ha sottoscritto il contratto collettivo di lavoro applicabile a tale categoria di lavoratori

Il progetto formativo

Il progetto formativo (articolo 5 del D.I. 9 ottobre 2020), che è stabilito debba aver inizio entro il 31 dicembre 2020 e, pur potendo protrarsi anche nell’anno 2021, debba concludersi entro 90 giorni dalla data di approvazione della domanda di accesso al contributo, è definito in base al fabbisogno formativo rilevato dal datore di lavoro in termini di nuove o maggiori competenze professionali per i propri lavoratori e determinato:

  • dall’introduzione di innovazioni organizzative, tecnologiche, di processo, prodotto o servizio,
  • dal processo di adeguamento vòlto a qualificare (o ri-qualificare) il lavoratore in relazione ai fabbisogni individuati anche, eventualmente, al fine di conseguire una qualificazione di livello EQF 3 o 4.

Più precisamente, il progetto di sviluppo delle competenze professionali deve contenere una descrizione delle modalità di svolgimento dell’attività formativa, riportando espressamente i seguenti elementi:

  • individuazione delle competenze possedute da ciascun lavoratore e definizione del percorso formativo personalizzato, correlato al sistema di qualificazione di cui al Repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali (articolo 8 del D.Lgs. 16 gennaio 2013, n. 13);
  • modalità e termini di svolgimento delle attività formative ai fini di una compiuta valorizzazione delle competenze possedute dal lavoratore;
  • il soggetto erogatore della formazione;
  • modalità di attestazione delle competenze professionali acquisite dai lavoratori partecipanti al progetto.

Il progetto formativo è presentato in sede di stipulazione del CCL unitamente al soggetto prescelto per l’erogazione del servizio di formazione. Ha titolo ad offrire detto servizio:

  • un ente accreditato a livello nazionale e regionale;
  • un soggetto, anche privato, che per statuto o istituzionalmente ovvero sulla base di specifiche disposizioni legislative o regolamentari (anche regionali) svolga attività di formazione. Sono comprese in tale categoria: i) le università, sia statali che non statali, purché legalmente riconosciute, ii) gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, iii) i centri per l’istruzione per adulti (CPIA), iv) gli Istituti Tecnici Superiori, v) i centri di ricerca accreditati dal Ministero dell’Istruzione, anche in forma di reti di partenariato territoriali o settoriali.

Il ruolo di soggetto formatore può essere affidato al datore di lavoro istante a condizione che ciò sia espressamente previsto dal CCL e sempre che possa esserne dimostrata l’effettiva capacità formativa nonché il possesso dei requisiti i) tecnici, ii) fisici e iii) professionali.

Fondo nuove competenze, come fare domanda

Il contributo previsto dall’articolo 88, comma 1 del DL. 19 maggio 2020, n. 34 è riconosciuto al datore di lavoro privato che, abbia stipulato un apposito CCL di rimodulazione dell’orario di lavoro entro il 31 dicembre 2020. La domanda può essere trasmessa per il tramite di uno specifico applicativo al momento non ancora operante e al quale il richiedente potrà accedere solo se in possesso d’identità SPID. Sino a che detto applicativo non sarà in funzione, la domanda e i relativi allegati possono essere trasmessi mediante messaggio di posta elettronica certificata al seguente indirizzo, appositamente istituito: fondonuovecompetenze@pec.anpal.gov.it.

L’Anpal svolge la fase istruttoria secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande, verificando in particolare:

  • la sussistenza degli elementi essenziali stabiliti con riferimento al CCL e al progetto formativo ai sensi rispettivamente degli articoli 3 e 5 del D.I. 9 ottobre 2020. Per quanto concerne il progetto formativo, le Regioni e le Province autonome sono chiamate ad esprimere un parere circa la congruità dello stesso;
  • il requisito della regolarità contributiva da parte dell’istante (DURC).

L’eventuale rigetto della domanda non preclude la possibilità di presentazione di una nuova domanda.

A quanto ammonta il contributo del Fondo nuove competenze

Come anticipato, è previsto che gli oneri correlati alle ore di formazione – e composti sia dagli elementi della retribuzione altrimenti spettante durante il percorso formativo che dalla correlata contribuzione obbligatoria – siano posti a carico del Fondo nuove competenze, costituito presso l’Anpal, nel limite di 250 ore per ciascun lavoratore coinvolto. Dalla nozione di retribuzione, si considerano a tal fine esclusi l’incidenza dei ratei di mensilità aggiuntive, del trattamento di fine rapporto e dell’eventuale premio di produzione.

Il fondo rimborsa il costo delle ore di lavoro – ivi inclusi i contributi di previdenza e assistenza obbligatoria – destinate alla frequenza del corso di formazione e dedotte, per ciascun lavoratore, nell’apposito CCL stipulato. Il finanziamento è erogato dall’INPS su richiesta dell’Anpal:

  • la prima tranche nella misura del 70% del contributo erogabile;
  • la seconda tranche è erogata a saldo previa presentazione di un apposito modello di richiesta (allegato 3a o 3b). La richiesta deve essere presentata entro 40 giorni dalla conclusione del progetto formativo, allegando le attestazioni delle competenze acquisite dai lavoratori coinvolti (allegati 4 e 5 all’Avviso pubblico). Il saldo è in ogni caso subordinato allo svolgimento dell’attività di verifica circa la congruenza dei dati trasmessi.

Aspetti privacy del Fondo nuove competenze

Stando alle precisazioni contenute nell’avviso pubblico, Anpal effettuerà, in qualità di titolare del trattamento dei dati afferenti ai lavoratori coinvolti nel progetto formativo, il trattamento di tali dati:

  • unicamente con mezzi elettronici e comunque automatizzati;
  • per le sole finalità stabilite dall’Avviso stesso nel rispetto dei principi di correttezza, liceità, trasparenza e tutela della riservatezza e dei diritti.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3