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AI per studi legali e uffici compliance, i vantaggi e gli strumenti



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L’intelligenza artificiale sta cambiando il settore legal&compliance: vediamo in che modo e quali sono le principali piattaforme disponibili sul mercato per i professionisti di questo ambito

Pubblicato il 3 gen 2025

Giuseppe Di Sessa

Associate Partner P4I, Governance Risk & Compliance

Filippo Fedetto

Partner P4I, Governance Risk & Compliance



legal ai (1)

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il settore legale, introducendo innovazioni che stanno cambiando il modo in cui professionisti, studi legali e società di consulenza operano. Secondo il rapporto “Tech Legal Outlook 2024“, l’adozione dell’AI nel settore Legal & Compliance non è più una questione di “se” ma di “quando” e “come”.

Vediamo in che modo l’AI impatta sul settore e quali sono le piattaforme disponibili sul mercato dedicate ai professionisti legali.

Nel 2024, il mercato globale dei servizi legali ha raggiunto un valore di 1.026,44 miliardi di dollari (stima del Rapporto di Polaris Market Research), ma si basa ancora in larga misura sull’analisi umana per l’elaborazione di testi, e-mail e altri tipi di documenti necessari per condurre indagini appropriate. L’integrazione dell’AI sta cambiando questo scenario, offrendo nuove opportunità per l’analisi dei dati, la previsione degli esiti dei casi e l’automazione di compiti ripetitivi.

Tuttavia, l’adozione dell’AI nel settore legale non è priva di sfide: le questioni etiche, la necessità di garantire la riservatezza dei dati dei clienti e la resistenza al cambiamento da parte di alcuni professionisti sono ostacoli che devono essere affrontati. Nonostante ciò, il potenziale di trasformazione è innegabile: l’AI sta ridefinendo il concetto stesso di pratica legale, promettendo un futuro in cui la tecnologia e l’expertise umana si fondono per offrire servizi legali più efficienti, accessibili e precisi.

La situazione in Italia

Il settore legal tech in Italia sta attraversando una fase di rapida evoluzione, con un numero crescente di startup e aziende innovative che stanno ridefinendo il modo in cui vengono erogati i servizi legali. Secondo i dati dell’Italian Legal Tech Report 2024, il mercato italiano del legal tech ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni, raggiungendo un valore stimato di circa 35 milioni di euro nel 2022. Questo trend positivo è confermato dall’aumento del numero di nuove costituzioni di startup legal tech, con applicazioni che spaziano dall’automazione di processi ripetitivi alla previsione degli esiti dei contenziosi.

Tuttavia, permangono alcune sfide, tra cui la necessità di una maggiore integrazione tra tecnologia e competenze legali tradizionali, nonché l’esigenza di un quadro normativo che favorisca l’innovazione mantenendo al contempo elevati standard di sicurezza e privacy.

Come emerso durante il recente Skills 2024, il più importante summit sulla conoscenza e innovazione legale dell’anno, l’impatto dell’IA sul settore è destinato a ridefinire radicalmente il modo in cui vengono erogati i servizi legali e gestita la compliance.

I numeri parlano chiaro: gli investimenti in IA generativa nel settore enterprise hanno raggiunto i 16 miliardi di dollari nel 2023, con una proiezione di crescita che porterà questo valore a 150 miliardi entro il 2027, come evidenziato da Casey di Lex Fusion durante il suo intervento al summit. Una cifra impressionante, equivalente al fatturato aggregato delle prime 100 law firm americane, che testimonia la portata di questa rivoluzione tecnologica.

L’implementazione dell’IA influenzerà l’80% della spesa legale aziendale nei prossimi cinque anni. Un dato che deve far riflettere sulla necessità per gli studi legali e i dipartimenti di compliance di prepararsi adeguatamente a questa trasformazione.

La rivoluzione dell’IA nel settore legale sta già mostrando risultati tangibili in diverse aree. Il team di Deep Judge ha presentato casi d’uso impressionanti nell’ambito della document review e analysis, dove l’IA sta dimostrando capacità di estrazione automatica di clausole contrattuali con accuracy superiore al 90%. Un risultato che fino a pochi anni fa sembrava irraggiungibile.

Il team di Baker Hostetler ha invece illustrato come l’IA stia trasformando il knowledge management legale, introducendo capacità di ricerca semantica avanzata e categorizzazione automatica dei documenti che stanno cambiando il modo in cui gli studi legali gestiscono e utilizzano la loro base di conoscenza.

Queste conquiste e quelle a venire devono per forza di cose fare i conti con una serie di criticità tecniche legate all’implementazione nel settore legale di soluzioni di intelligenza artificiale generativa, legate alla complessità intrinseca del dominio giuridico. La natura stratificata e interconnessa del sistema normativo, caratterizzata da continui rimandi tra leggi, decreti e regolamenti, pone sfide significative per lo sviluppo di strumenti efficaci.

Il linguaggio giuridico, con le sue peculiarità sintattiche e semantiche, richiede modelli di elaborazione del linguaggio naturale estremamente sofisticati per garantire un’interpretazione accurata. Inoltre, il costante aggiornamento del quadro normativo impone la necessità di sistemi dinamici capaci di ricostruire e aggiornare le relazioni tra le diverse fonti del diritto, mantenendo la coerenza interpretativa nel tempo.

Le sfide tecniche, dalla qualità dei dati al rischio di allucinazioni, si intrecciano anche con quelle organizzative, come la resistenza al cambiamento e la necessità di formazione continua. Un tema, quest’ultimo, particolarmente sentito nel settore legale, tradizionalmente conservatore nell’adozione di nuove tecnologie.

I vantaggi

La chiave del successo, secondo quanto emerso dalla presentazione, risiede nell’adozione di un approccio graduale e strutturato, sottolineato l’importanza di identificare use case specifici e misurabili, partendo con pilot su scala ridotta prima di procedere a implementazioni più ampie. Dal punto di vista del ROI, i dati presentati da Goodwin sono estremamente incoraggianti: riduzioni dei tempi di elaborazione del 30-50%, miglioramento dell’accuratezza oltre il 90% e aumenti di produttività del 40-60%.

Numeri che giustificano ampiamente gli investimenti necessari per l’adozione di queste tecnologie. Ma la vera sfida per il futuro sarà quella di integrare sempre più profondamente l’IA nei workflow esistenti, sviluppando soluzioni specifiche per il settore legale e ponendo particolare attenzione all’explainable AI.

Come deve evolvere il professionista legale

In questo contesto, diventa cruciale l’evoluzione del ruolo del professionista legale, che dovrà sviluppare competenze ibride, combinando expertise legale e tecnologica. Per gli studi legali e i dipartimenti di compliance, il messaggio è chiaro: l’adozione dell’IA non è più una scelta ma una necessità strategica. Chi saprà cavalcare questa trasformazione, investendo in tecnologia, formazione e change management, si troverà in una posizione di vantaggio competitivo. Chi invece resisterà al cambiamento rischia di trovarsi rapidamente ai margini del mercato.

In conclusione, mentre il settore legal & compliance si trova nel mezzo di questa trasformazione epocale, diventa fondamentale per tutti gli attori del mercato – dagli studi legali alle aziende, dai professionisti ai fornitori di tecnologia – adottare un approccio proattivo e strategico all’innovazione. Solo così sarà possibile cogliere appieno le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale, mantenendo al contempo gli elevati standard di qualità e professionalità che il settore richiede.

L’ecosistema delle soluzioni tecnologiche basate sull’intelligenza artificiale per il settore legal & compliance presenta diverse piattaforme specializzate che rispondono a specifiche esigenze operative. Di seguito un’analisi di alcune soluzioni disponibili sul mercato:

Evisort ha sviluppato una piattaforma di gestione del ciclo di vita dei contratti che sfrutta un modello linguistico specializzato per il settore legale. La soluzione di Evisort utilizza l’IA per automatizzare l’analisi delle clausole contrattuali, consentendo alle organizzazioni di estrarre informazioni chiave dai propri documenti in modo rapido ed efficiente. Questo è particolarmente utile per le aziende che gestiscono grandi volumi di contratti, poiché riduce significativamente il tempo e le risorse necessarie per la revisione manuale. La piattaforma offre inoltre funzionalità di ricerca avanzata, reportistica personalizzata e dashboard interattive, facilitando la supervisione e la gestione dei rischi contrattuali.

CoCounsel, sviluppato da Casetext, è un assistente legale basato sull’IA progettato per supportare gli avvocati nelle attività quotidiane di ricerca legale, revisione documentale e compliance contrattuale. Utilizzando algoritmi avanzati di elaborazione del linguaggio naturale, CoCounsel è in grado di comprendere quesiti complessi e fornire risposte precise basate su una vasta banca dati di giurisprudenza e fonti normative. La soluzione facilita la redazione di memorie legali, suggerisce citazioni pertinenti e aiuta nella verifica della conformità normativa dei contratti, contribuendo a migliorare l’efficienza e l’accuratezza del lavoro legale.

Harvey AI offre una piattaforma innovativa che integra il Natural Language Processing (NLP) e Large Language Models per semplificare la ricerca legale e l’analisi dei contratti. Sviluppata in collaborazione con OpenAI, la tecnologia di Harvey AI permette agli utenti di interagire con il sistema utilizzando il linguaggio naturale, ponendo domande o richiedendo analisi specifiche. Ciò riduce drasticamente il tempo dedicato alle ricerche manuali, permettendo agli avvocati di concentrarsi su attività a maggior valore aggiunto. La piattaforma si distingue per la sua capacità di comprendere il contesto giuridico e fornire risposte pertinenti basate su fonti legali verificate, fornendo anche strumenti per l’analisi delle clausole contrattuali, evidenziando potenziali rischi e incongruenze, e contribuendo così a ottimizzare l’accuratezza nelle analisi contrattuali.

LinkSquares presenta uno strumento di intelligenza artificiale dedicato all’analisi dei contratti, specializzato nella creazione di riepiloghi automatici e nell’identificazione di clausole critiche. La piattaforma aiuta le aziende a comprendere meglio i propri impegni contrattuali, estraendo automaticamente termini chiave, date di scadenza e obblighi specifici. Questo permette una gestione proattiva delle scadenze e dei rinnovi, riducendo il rischio di non conformità. Inoltre, LinkSquares offre funzionalità di reporting che consentono una visione d’insieme del portafoglio contrattuale di un’organizzazione, facilitando la presa di decisioni strategiche.

Clearbrief si concentra sull’analisi dei testi legali, fornendo feedback sulla solidità delle argomentazioni basate su evidenze documentali. Lo strumento utilizza l’IA per verificare la coerenza tra le affermazioni contenute in un documento legale e le fonti di riferimento, come testimonianze o precedenti giurisprudenziali. Questo è particolarmente utile in contesti contenziosi, dove la precisione e l’affidabilità delle argomentazioni sono fondamentali. Clearbrief aiuta gli avvocati a strutturare le loro argomentazioni in modo efficace, identificando eventuali punti deboli e suggerendo miglioramenti per aumentare l’impatto persuasivo dei loro documenti legali.

Contractbook offre una piattaforma completa per la gestione del ciclo di vita dei contratti, integrando strumenti di automazione che facilitano ogni fase del processo contrattuale. Dalla redazione alla firma digitale, fino all’archiviazione e alla gestione post-firma, Contractbook permette alle aziende di digitalizzare i loro processi, riducendo l’utilizzo della carta e aumentando l’efficienza operativa. La piattaforma supporta la collaborazione tra team, consentendo modifiche in tempo reale e tracciando le versioni dei documenti. Inoltre, grazie all’integrazione con altre applicazioni aziendali, Contractbook permette una gestione fluida delle informazioni contrattuali all’interno dell’ecosistema digitale dell’organizzazione.

Lexroom ha sviluppato strumenti di intelligenza artificiale progettati per semplificare l’accesso e l’analisi della documentazione legale. La piattaforma permette agli utenti di effettuare ricerche approfondite in grandi database di testi normativi e giurisprudenziali, utilizzando query in linguaggio naturale. Inoltre, Lexroom facilita la redazione di bozze di pareri legali, suggerendo contenuti pertinenti e fornendo strutture predefinite che aiutano a mantenere la coerenza e la qualità dei documenti prodotti. Questo strumento è particolarmente utile per i professionisti che necessitano di un accesso rapido a informazioni legali aggiornate e di strumenti che supportino la loro attività di consulenza.

Aptus.AI si è specializzata nell’analisi di normative e testi legali, offrendo strumenti che permettono l’estrazione e l’analisi rapida di informazioni rilevanti. La piattaforma utilizza algoritmi di machine learning per identificare e classificare contenuti chiave all’interno di documenti complessi quali leggi, regolamenti, e documenti di compliance, facilitando la comprensione e la gestione delle implicazioni normative. Questo è particolarmente rilevante in settori altamente regolamentati, dove le aziende devono elaborare rapidamente grandi volumi di dati per garantire la conformità alle normative in continua evoluzione. Grazie al monitoraggio normativo in tempo reale e all’analisi automatizzata dei documenti, Aptus.AI aiuta le organizzazioni a ridurre il rischio di non conformità e a rimanere aggiornate sui cambiamenti legislativi.

LexHero fornisce soluzioni mirate all’automazione dei processi legali interni di studi legali e dipartimenti aziendali. Concentrandosi sull’ottimizzazione di attività ripetitive come la revisione documentale e la gestione amministrativa delle pratiche legali, LexHero aiuta i professionisti settore a migliorare l’efficienza operativa. La piattaforma offre strumenti per il workflow management, tracciando l’avanzamento delle pratiche e facilitando la collaborazione tra i membri del team. Inoltre, grazie all’integrazione con sistemi di gestione esistenti, LexHero contribuisce a creare un ecosistema digitale coerente e orientato all’efficienza.

Lo scenario

Tutte queste soluzioni rappresentano eccellenti esempi di come l’IA stia trasformando il settore legale, ma c’è ancora ampio spazio per ulteriori evoluzioni e miglioramenti. Le attuali limitazioni di questi strumenti stanno guidando lo sviluppo di soluzioni di nuova generazione che promettono di superare le sfide esistenti. In particolare, si stanno delineando approcci innovativi come l’implementazione di modelli linguistici specializzati pre-addestrati sulla documentazione legale, l’utilizzo di graph neural networks per mappare le complesse interconnessioni normative, e sistemi ibridi che combinano RAG con modelli di ragionamento causale per migliorare l’interpretazione contestuale.

Sul fronte dell’aggiornamento normativo, si stanno sviluppando architetture federate che integrano fonti multiple in tempo reale, mentre per la ricostruzione delle modifiche legislative si stanno sperimentando approcci basati su version control systems specializzati per il dominio legale. Queste innovazioni promettono di portare a una nuova generazione di strumenti AI più accurati e affidabili per il settore legale.

L’integrazione dell’intelligenza artificiale nel settore legale rappresenta una trasformazione significativa, offrendo strumenti che migliorano l’efficienza, riducono i costi operativi e aumentano la precisione nelle attività legali. Le soluzioni presentate dimostrano come l’IA possa essere applicata efficacemente a diversi aspetti del lavoro legale, dalla gestione dei contratti alla ricerca normativa, fino all’automazione dei processi interni. Tuttavia, è fondamentale sottolineare come questi strumenti debbano essere implementati all’interno di un processo che rimane essenzialmente human-based. L’intelligenza artificiale non deve essere vista come un sostituto del professionista legale, ma piuttosto come un potente amplificatore delle capacità umane, che consente di ottimizzare i tempi di lavoro, ridurre significativamente la possibilità di errori e minimizzare il tempo dedicato a operazioni ripetitive e a basso valore aggiunto.

Questo approccio permette ai professionisti di concentrarsi sugli aspetti più strategici e complessi della consulenza legale, dove il giudizio umano, l’esperienza e la capacità di interpretazione contestuale rimangono insostituibili. Per gli studi legali e le aziende che intendono rimanere competitivi in un mercato in rapida evoluzione, l’adozione di queste tecnologie rappresenta non solo un vantaggio strategico, ma anche una necessità per rispondere alle sfide del futuro digitale, sempre mantenendo al centro il valore aggiunto dell’expertise professionale umana.

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