La guida

Boom delle startup Legal Tech: le conseguenze per il mestiere di avvocato

L’introduzione dell’intelligenza artificiale nell’ambito forense, con la costituzione di numerose startup del comparto Legal Tech, sta avendo un impatto sulla professione di avvocato: vediamo quali sono le principali imprese e gli impatti sull’organizzazione degli studi legali

Pubblicato il 09 Ott 2020

Maurizio Carmignani

Founder & CEO - Management Consultant, Trainer & Startup Advisor

Giustizia digitale

La tecnologia ha determinato molte trasformazioni nella professione legale ma da qualche anno, l’introduzione dell’intelligenza artificiale, con la costituzione a tutti gli effetti di un comparto denominato Legal Tech nell’ambito del mondo delle Startup digitali, le cose sembrano siano destinate a stravolgere completamente l’organizzazione degli studi legali e la professione dell’avvocato così come sino ad oggi la abbiamo conosciuta. Vediamo in che modo.

La crescita delle startup Legal Tech

Per avere un’idea precisa, il comparto Legal Tech ha visto nascere nel mondo tra il 2010 e oggi, circa 4.000 Startup. Al momento si sono registrate 75 Exit che assommano circa 330 milioni di dollari. 46 sono avvenute negli Stati Uniti, 7 in UK, 5 in Germania, 4 in Canada, 3 in Danimarca. 394 Startup hanno ricevuto investimenti per un totale di circa 1 miliardo di dollari.

La grandissima parte delle Startup del comparto Legale Tech, pari a 3145 unità, non ha ricevuto investimenti. Delle circa 4.000 Startup, nate nel decennio, circa 1.600 sono germogliate negli Stati Uniti. In Europa il paese con più Startup è la Germania dove se ne contano 170, la città nel mondo dove ne sono nate di più è Londra che conta 271 iniziative.

Cosa sono le Legal Tech Companies

Le Legal Tech Companies sono essenzialmente Startup che forniscono:

  • servizi software e tecnologie per il settore legale (studi legali, dipartimenti legali e nuovi operatori di mercato)
  • servizi legali technology based per aziende e consumatori.

I tipi di servizi e prodotti che vengono sviluppati e offerti dalle Startup del comparto delle Legal Tech possono essere segmentati nelle seguenti categorie:

  • practice management and business support, strumenti tecnologici che aiutano gli studi legali nella gestione delle loro pratiche sono particolarmente utili per la gestione dei casi e il supporto alle imprese;
  • servizi e prodotti tecnologici che assistono gli avvocati nei servizi di base di uno studio legale;
  • corporate legal management tools che aiutano l’ufficio legale nella gestione dei processi legali interni e questioni legali esterne.

Le Startup che creano servizi e prodotti digitali per assistere, a volte sostituire, gli Avvocati, possiamo suddividerle ancora meglio attraverso il tipo di problema che risolvono o che aiutano a risolvere più velocemente:

  • La due diligence e la ricerca legale;
  • La capacità di analisi dei precedenti e dei dati in generale aumentando di fatto la capacità di generare soluzioni migliori fornendo approfondimenti velocemente;
  • Automatizzare parti del processo creativo dell’Avvocato, compresa la scrittura di atti, pareri o lettere.

Due diligence e ricerca legale

Soffermiamoci sulle Startup che hanno ricevuto maggiori consensi dagli investitori e dal mercato focalizzandosi su una delle attività che l’avvocato svolge con più frequenza per i clienti: in parole semplici, la conferma di fatti o cifre e la valutazione approfondita di una situazione giuridica che può avvenire solo attraverso l’analisi di una mole copiosa di documentazione. Questo processo è necessario all’avvocato per riuscire a indirizzare in modo appropriato i clienti sulle opzioni in campo e su quali azioni debbano essere intraprese.

Gli Avvocati devono quindi condurre un’indagine completa per ottenere risultati significativi ma possono commettere errori e imprecisioni quando effettuano controlli a campione della documentazione o quando si trovano a dover analizzare una mole enorme di documentazione in un lasso di tempo ristretto, come tipicamente accade nelle due diligence in operazione straordinarie come quelle di M&A. Senza avere la pretesa di riuscire a fornire l’elenco esaustivo delle migliori e più affermate Startup nell’ambito del Legal Tech, vi proponiamo di seguito quelle che a nostro avviso hanno avuto un impatto più rilevante e che avranno un ruolo da protagonista nella trasformazione della professione dell’Avvocato:

  • Kyra Systems:  Noah Waisberg, un ex avvocato di M&A, ha fondato la società di software Kira Systems nel 2011, proprio per cercare di risolvere i problemi relativamente all’attività di due diligence svolta nei momenti di maggiore pressione legati a operazioni di M&A. Kira Systems afferma che il suo software è in grado di eseguire una revisione più accurata dei contratti ricercando, evidenziando ed estraendo i contenuti rilevanti per l’analisi della documentazione. La Startup sostiene che il suo sistema può svolgere questa attività fino al 40% più velocemente rispetto al lavoro di un Avvocato quando lo si utilizza per la prima volta; successivamente può far ottenere un risparmio di tempo fino al 90%. Kira Systems ha raccolto circa 65 milioni di dollari di investimento in un round A a settembre del 2018.
  • Luminance: la tecnologia di base di Luminance, fondata nel 2015, permette la velocissima conoscenza di un documento e la possibilità di migliorarne la precisione e l’utilità grazie all’interazione tra gli Avvocati e l’algoritmo di apprendimento della piattaforma. Luminance è in grado di eseguire automaticamente attività quali il raggruppamento di documenti, il filtraggio, l’estrazione di dati, suggerimenti per paragrafi/dati simili, il confronto tra modelli di clausole/documenti e il rilevamento di anomalie. Nel febbraio 2019, Luminance ha raccolto 10 milioni di dollari nel corso di una serie di finanziamenti di serie B, portando così la raccolta complessiva a 23 milioni di dollari.
  • eBrevia: fondata nel 2012 da Ned Gannon e Adam Nguyen, quando lavoravano ancora come associati junior, hanno costruito questa Startup in collaborazione con la Columbia University con l’intenzione di abbreviare il processo di revisione dei documenti. eBrevia utilizza i propri algoritmi per estrarre i dati testuali rilevanti dai contratti e da altri documenti per supportare gli Avvocati nell’analisi della documentazione, utile soprattutto nella attività di due diligence. eBrevia afferma di poter analizzare più di 50 documenti in meno di un minuto, con il 10 per cento in più di efficacia rispetto a un processo di revisione manuale. eBrevia ha raccolto 4,3 milioni di dollari di investimenti e nel 2018 è stata acquisita da Donnelley Financial Solutions.
  • Everlaw: fondata nel 2010, Everlaw utilizza la sua funzione di codifica predittiva per creare modelli di previsione basati su almeno 300 documenti che prima erano classificati come rilevanti o irrilevanti dall’utente. L’IA esamina i contenuti e i metadati dei documenti, utilizzando tali informazioni per classificare altri documenti. Everlaw sostiene che i risultati del modello previsionale possono aiutare gli utenti a identificare facilmente quali documenti sono più rilevanti allo scopo della loro ricerca. Attraverso l’interazione tra l’utente e l’algoritmo di machine learning l’accuratezza dei risultati migliora sensibilmente. Everlaw nell’ultimo round, marzo 2020, ha raccolto 62 milioni di dollari. Complessivamente ha ricevuto investimenti per quasi cento milioni di dollari.
  • LawGeek: fondata nel 2014, LawGeex, che sostanzialmente si occupa del processo di revisione dei contratti, riesce a leggere convalidare la documentazione che rispetta gli standards che sono stati impostati. Nel caso i criteri non fossero rispettati nella documentazione presa in esame l’IA fornisce suggerimenti per modificarli e successivamente approvarli. LawGeex integra un algoritmo di apprendimento automatico, l’analisi dei testi, i parametri statistici e le conoscenze giuridiche degli avvocati. Inoltre, sostengono che grazie alla loro soluzione gli studi legali possono ridurre i costi del 90% e contrarre i tempi di revisione e approvazione dei contratti dell’80%. Questi numeri, per il momento, non sembrano essere suffragati da casi studio. LawGeex nell’ultimo round, marzo 2020, ha raccolto 20 milioni di dollari. Complessivamente ha ricevuto investimenti per 41,5 milioni di dollari.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati