L’evoluzione della tecnologia sta trasformando numerosi settori, e il campo legale è uno dei maggiormente impattati. La generative artificial intelligence (GenAI) sta emergendo come uno strumento cruciale, offrendo nuove possibilità ma anche presentando sfide etiche e pratiche. Esploriamo allora le diverse applicazioni della GenAI nel settore del LegalTech in Italia.
Panoramica su GenAI
La Generative Artificial Intelligence (GenAI) rappresenta una sottoclasse avanzata dell’intelligenza artificiale, distinta per la sua capacità di generare nuovi dati da set di dati esistenti. Questo va oltre la semplice analisi o classificazione delle informazioni. La GenAI può creare contenuti come testo, immagini e persino codice sorgente, aprendo nuove frontiere nell’automazione e nella personalizzazione.
Nel settore legale, la GenAI offre un potenziale senza precedenti. Può essere programmata per eseguire attività che vanno dalla semplice categorizzazione di documenti alla generazione di testo legale per contratti o atti. Tuttavia, la sua vera forza sta nella sua capacità di adattarsi e imparare dai dati con cui interagisce, migliorando continuamente la precisione e l’efficacia delle sue operazioni e l’utilizzabilità dei suoi output. In un rapporto pubblicato nel Marzo 2023, Goldman Sachs ha stimato che la GenAI potrebbe automatizzare il 44% delle attività svolte da legali negli Stati Uniti. Un fattore cruciale nel rapido progresso della GenAI è la presenza di interfacce accessibili che comprendono e rispondono con linguaggio naturale. Questa “trigger feature” ha reso l’AI non solo più efficace, ma anche più accessibile e praticabile per una moltitudine di utenti in tempi relativamente brevi.
Le questioni di trasparenza, affidabilità e etica sono al centro del dibattito corrente e richiedono attenzione specifica.
Campi di applicazione della GenAI nel LegalTech
La versatilità della GenAI è dimostrata dal costante emergere di nuovi campi di applicazione. Secondo una ricerca condotta da ILTA, l’associazione internazionale del LegalTech, che ha raccolto le informazioni di 532 studi legali rappresentando oltre 155.000 avvocati e circa 311.000 utenti totali, è evidente che determinati casi d’uso della GenAI sono ormai comuni e ricorrenti per più della metà dei rispondenti.
Copyright ILTA’s 2023 Technology Survey
Automazione dei Processi Legali (LPO – Legal Process Automation)
L’automazione è il principale settore in cui la GenAI sta emergendo come una forza trainante. In un ambiente legale spesso gravato da procedure manuali e documentazione, l’automazione può rappresentare un cambiamento rivoluzionario. La GenAI può essere impiegata per automatizzare compiti ripetitivi come la compilazione di moduli, l’organizzazione di documenti o la gestione di scadenze legali.
L’effetto è una riduzione notevole del tempo e dello sforzo necessari per svolgere queste attività, permettendo ai professionisti legali di concentrarsi su compiti più analitici e strategici. La GenAI può anche integrarsi con altri sistemi gestionali per creare flussi di lavoro più fluidi e efficienti.
Tuttavia, la spinta verso l’automazione presenta anche delle sfide, inclusa la resistenza al cambiamento da parte di alcune figure professionali e la necessità di adeguare le competenze esistenti. Ma con una pianificazione e implementazione accurata, i benefici potenziali in termini di efficienza e precisione possono essere significativi.
In questo senso garantire l’affidabilità dei sistemi IA è cruciale: è essenziale prevedere una fase necessaria di controllo umano per assicurare che le interpretazioni dell’algoritmo siano in linea con le leggi, i fatti reali e i regolamenti attuali.
Ricerca giuridica avanzata
Uno degli ambiti in cui la GenAI sta mostrando un potenziale notevole è nella ricerca giuridica. In un campo dove la precisione e la completezza delle informazioni sono di vitale importanza, la GenAI può accelerare e migliorare la qualità della ricerca. Gli strumenti basati su GenAI possono analizzare rapidamente vasti archivi di leggi, precedenti, articoli e altri documenti legali, identificando materiale rilevante con una precisione che supera i metodi tradizionali.
Oltre a fornire risultati più accurati, la GenAI può anche individuare connessioni e pattern che potrebbero sfuggire ad una ricerca manuale, grazie all’abilità di analizzare dati su larga scala. Ciò può portare a scoperte e intuizioni che non solo informano meglio la strategia legale, ma possono anche contribuire alla formulazione di nuove teorie e approcci nel diritto.
Nonostante questi vantaggi, è fondamentale affrontare questioni etiche e di conformità, come la privacy e l’accuratezza dei dati. Utilizzare la GenAI in questo contesto richiede un equilibrio tra efficienza tecnologica e responsabilità etica e legale. L’automazione senza una dovuta verifica può portare a errori gravi e potenzialmente costosi, come nel famoso caso Mata VS. Avianca in cui un avvocato ha incluso nel proprio atto difensivo dei riferimenti a precedenti giurisprudenziali che si sono rivelati inesistenti a seguito delle verifiche condotte dal giudice, per poi rivelare di aver usato ChatGPT per svolgere ricerche giurisprudenziali senza sapere che tale servizio di GenAI produce testi realistici ma non necessariamente a partire da dati reali.
Assistenza decisionale e previsioni
La GenAI è strumentale nel fornire supporto decisionale avanzato attraverso modelli predittivi. Questi modelli analizzano un vasto array di variabili, incluse decisioni legali precedenti e dettagli specifici del caso, per fornire previsioni sull’esito dei procedimenti giudiziari. Questo permette ai legali di affinare le loro strategie e di offrire consulenza più informata ai clienti.
Ma l’affidabilità di tali modelli dipende dalla qualità dei dati e dalla competenza con cui sono stati allenati. La supervisione umana è quindi necessaria per garantire che le previsioni siano sia accurate che etiche (ad esempio i suggerimenti di piani d’azione generati dall’IA possono evidenziare delle mancanze come asimmetria informativa o punti deboli che l’avvocato dovrebbe astenersi da sfruttare a proprio vantaggio).
Compliance e monitoraggio normativo
In un’epoca in cui le leggi e i regolamenti sono in continua evoluzione, la GenAI può svolgere un ruolo cruciale nel monitoraggio della compliance. Gli strumenti basati su GenAI possono analizzare continuamente una vasta gamma di fonti informative, dalle leggi approvate ai comunicati stampa delle autorità regolatorie, per fornire aggiornamenti in tempo reale su cambiamenti che potrebbero influenzare un’organizzazione o un caso legale.
Non solo, l’ IA può anche aiutare a valutare il livello di conformità esistente di un’entità, segnalando aree che richiedono attenzione immediata. Questo permette un approccio proattivo alla compliance, riducendo i rischi di sanzioni o di altri tipi di conseguenze legali.
Tuttavia, l’uso dell’IA in questo ambito deve essere attentamente gestito. La complessità delle leggi e l’importanza di interpretazioni accurate richiedono un’implementazione ponderata e, spesso, una supervisione umana per evitare errori o omissioni.
Interazione cliente-avvocato
La GenAI sta trasformando anche l’interazione tra clienti e avvocati. Chatbot avanzati basati su GenAI possono gestire interazioni preliminari, risolvendo dubbi comuni e orientando i clienti nella direzione giusta, prima dell’intervento diretto di un legale. Questo non solo rende il servizio più efficiente ma migliora anche l’esperienza del cliente.
Nonostante i benefici, c’è il rischio che l’automazione possa portare a consigli imprecisi o fuorvianti. Ecco perché è fondamentale un equilibrio tra automazione e intervento umano, per assicurare che il cliente riceva un servizio preciso e personalizzato.
Nuovi trend di mercato: cosa aspettarsi nel 2024
La GenAI è stata decisamente il focus principale della conferenza LegalGeek 2023 tenutasi a Londra la prima settimana di ottobre. Come ogni anno, ci sono state presentazioni di diversi nuovi prodotti e servizi LegalTech e speech sulle strategie adottate dalla Law Firm e dipartimenti legali in-house. Il fattore comune emerso dalla conferenza è l’attenzione sia degli Studi che delle società sugli strumenti che incorporano IA per ottenere vantaggio competitivo, al punto che la maggior parte dei prodotti presentati comprendeva almeno una feature incentrata sull’utilizzo di IA.
Durante l’evento di due giorni, uno dei momenti salienti è stato un panel dal titolo “Cutting through the Gen AI noise”. Qui, Hugo Cassidy di Pinsent Masons ha sottolineato come i clienti vogliano conoscere in dettaglio l’approccio della società alla GenAI, inclusi rischi e strategie, tanto da diventare una possibile distrazione da altri progetti. In sintesi, la conferenza ha messo in luce la necessità per le società legali di avere una strategia ben definita e comunicata per la GenAI, che sta diventando sempre più centrale nel settore.
Data la rapida evoluzione in atto nel settore LegalTech, è fondamentale osservare le prospettive per il prossimo anno. Giulia Paparella, Head of Customer Success a BRYTER, ha osservato: “Le grandi organizzazioni che si ritrovano ora con un ampio tech stack hanno realizzato che l’adozione e l’implementazione di queste soluzioni richiede una strategia coerente e risorse adeguate. Sembra che il 2024 sia l’anno della rivalutazione delle soluzioni disponibili, con l’obiettivo di identificare quelle in grado di soddisfare un maggiore spettro di esigenze e giustificare gli investimenti effettuati.” In questo contesto, l’importanza della GenAI non sorprende, date le sue promesse di efficienza e capacità di sopperire a carenze di risorse nel breve termine.
Tuttavia, la tecnologia non è l’unica risposta a tutte le questioni che affronta il settore legale, un punto sottolineato da Marco Mendola, Community & Customer Success Lead at Majoto: “La vera rivoluzione legal tech parte dalle persone. Prima di seguire nuovi trend e reagire d’impulso all’acquisto di nuove soluzioni, è bene fare un passo indietro e partire da alcune semplici domande: quale problema cerchiamo di risolvere? Cosa non funziona? Abbiamo necessariamente bisogno della tech per cominciare? Le relazioni personali e professionali vengono prima del tech.”
Queste osservazioni pongono l’enfasi su un approccio equilibrato tra tecnologia e necessità umane, delineando un percorso pragmatico per l’adozione di GenAI e altre tecnologie legal tech. Rimane chiaro che, mentre la GenAI ha un ruolo cruciale da svolgere, una strategia ben ponderata e l’attenzione alle relazioni umane restano altrettanto fondamentali.
Personalmente ritengo che i benefici che l’IA apporterà al nostro lavoro quotidiano sono molteplici e proprio come siamo tenuti ad aggiornarci quotidianamente sulle novità normative e giurisprudenziali, così è essenziale aggiornarsi sulle novità tecnologiche che possono impattare il nostro settore (e lo stanno già facendo). Padroneggiando l’utilizzo di tali tecnologie e comprendendone i rischi ed i limiti è possibile fare di più in meno tempo, sempre però garantendo il rispetto dei canoni deontologici ed etici della nostra professione.
Necessità di un framework etico e normativo
Data la rapida evoluzione della GenAI nel settore legale, diventa indispensabile discutere la necessità di un framework etico e normativo adeguato. Questo framework può servire come base di partenza per guidare la creazione di standard e per garantire un uso etico e responsabile della tecnologia. In questa direzione, diverse società tecnologiche hanno già adottato codici di condotta specifici per l’uso dell’IA. Inoltre, la bozza del Regolamento Europeo sull’IA favorisce e stimola l’adozione volontaria di tali codici, fornendo un ulteriore incentivo per la standardizzazione delle prassi.
In tale contesto, è opportuno che anche studi legali e organizzazioni professionali prendano seriamente in considerazione la possibilità di dotarsi di codici di condotta specifici per l’IA. Questo non solo rafforzerà la fiducia dei clienti, ma fornirà anche un quadro per mitigare i rischi associati all’uso di tecnologie avanzate come la GenAI.